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Pasquetta e l’isola fantasma, un clima “spettrale”

Strade, spiagge e aree verdi deserte, mai visto di lunedì in albis. Un silenzio surreale, quello di ieri, interrotto soltanto dal rumore degli elicotteri. Ha funzionato il dispositivo di prevenzione delle forze dell’ordine: soltanto una quindicina le sanzioni elevate

In un periodo di clausura forzata a causa del Covid-19, quella che ci siamo messi alle spalle è stata di certo la giornata più difficile per Ischia e la sua gente. Per chi a Pasquetta era abituato a lavorare e chi a spassarsela, senza distinzione alcuna. L’isola nel lunedì in albis è sempre stata caratterizzata da un caos infernale e da una vera e propria invasione anche di turisti mordi e fuggi.

Lo scorso anno in cinque giorni cinquantamila arrivi, quest’anno nemmeno a parlarne. In una giornata di sole come quella di ieri spiagge, boschi, ristoranti, piazze, bar, luoghi di ritrovo, parchi pubblici e le zone più “in” sarebbero state letteralmente prese d’assalto. Invece nulla, un silenzio spettrale e immagini a dir poco surreali che si sono succedute sul web e sui social per l’intera giornata. E che, in particolare quando riprese dai droni, hanno lasciato una sensazione di ancora maggiore sgomento. A romperlo, quel silenzio capace quasi di essere assordante, ogni tanto il rumore di un elicottero che sorvolava i cieli ischitani alla ricerca di qualche assembramento. Che non c’è stato, che non c’era, che non poteva esserci. Perché francamente crediamo che anche ai più refrattari a rispettare le regole ieri non sarebbe venuta voglia di addentrarsi tra strade deserte e vivere la sensazione di passeggiare o banchettare in una città fantasma. Ad Ischia il ponte pasquale rappresenta da sempre l’inizio della stagione turistica, ieri ha semplicemente rappresentato l’inizio – o se vogliamo l’inevitabile appendice – di un incubo che forse ci porteremo avanti ancora a lungo. E chissà con quali conseguenze.

Nella serata di ieri non sono arrivati comunicati ufficiali da parte delle forze dell’ordine. Dalle informazioni in nostro possesso, meritevoli in ogni caso di conferme definitive, ci sarebbero state soltanto alcune sanzioni amministrative, una quindicina di cittadini contravvenzionati dai carabinieri tra Pasqua e Pasquetta per non aver fornito una valida giustificazione sul perché si trovassero in strada in giornate in cui il lockdown era totale anche per quanto riguarda le attività commerciali. Non abbiamo notizie di scampagnate fuori porta, e tutto sommato – come già spiegato – questo potevamo aspettarcelo. Certo hanno influito e non poco anche i controlli serrati effettuati dalle forze dell’ordine, che sotto l’aspetto della prevenzione hanno contribuito e non poco a scoraggiare le velleità. La dirigente del commissariato di polizia, Maria Antonietta Ferrara, ha espresso particolare apprezzamento per il senso di responsabilità mostrato dai cittadini isolani. Oggi la vita riprende, ma guai a parlare di normalità. Per quella ci vuole tempo. Ma una cosa è certa: forse non tutti lo ammetteranno, ma questa Pasquetta così surreale resterà a lungo scolpita nella memoria di tutti noi. Speriamo di non rivivere mai più una giornata del genere.

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Rossy

Purtroppo è così che deve essere. A nessuno piace questa situazione ma ci dobbiamo stare alle regole se vogliamo vivere. È un sacrificio per tutti ma si deve fare senza fiatare altrimenti non se ne uscirà mai.

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