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Acqua e liquami, l’assurda condizione di via Piano

di Sara Mattera

 

Che le strade di Ischia siano malridotte e che la nostra isola non sia dotata di un sistema fognario adeguato è ormai una storia risaputa che, purtroppo, si ripresenta ogni anno, soprattutto, con l’arrivo della stagione invernale quando le strade, allagandosi vistosamente,  anche con un minimo di pioggia, creano disagi ai cittadini e fanno scatenare numerose polemiche verso le Amministrazioni Comunali che sembrano essere incapaci di risolvere la situazione. Da via Arenella a Via Mortito, dallo Schiappone alle strade di Forio. Cambiano i Comuni, insomma, ma non la storia di pessima o mancata manutenzione delle strade e dei sistemi fognari.  Questa volta, ad essere stata oggetto di denuncia è Via Piano, in località Testaccio, nel Comune di Barano dove, ogni volta che piove, la strada non solo si allaga, ma si trasforma, in breve tempo, in un lago di liquami. Nella zona, infatti, vi sono alcuni tombini che con un minimo di pioggia si riempiono fino all’impossibile e finiscono col far fuoriuscire all’esterno tutti i rifiuti contenuti nelle fogne baranesi, creando così una situazione di enorme disagio per i residenti del posto, costretti a vivere tra il puzzo insostenibile e le conseguenze che la pioggia porta con sé. A segnalare questa situazione è Michele D’Antonio, ex carabiniere in pensione, ma sempre molto attento alle problematiche che interessano il nostro territorio e la cui attezione, in queste ore, è stata richiamata proprio da una residente di Via Piano stanca di dover vivere sopportando i disagi della zona. Ciò che però ha fatto scattare l’ira della signora Pasqualina- questo il nome della cittadina in questione- è stato il modo in cui l’amministrazione Comunale l’ha trattata. La signora, infatti, ieri mattina, si è recata presso la sede del Comune di Barano per parlare con chi di competenza e portare, ancora una volta, alla sua attenzione la deplorevole situazione di Via Piano, ma tutto ciò che ha ricevuto in risposta è stato un atteggiamento maleducato e decisamente poco adatto a chi dovrebbe, invece, ascoltare e venire incontro alle esigenze dei cittadini. “Questa mattina, mi sono recata al Comune di Barano per l’ennesima volta. Non mi volevano neanche ricevere, però io ho insistito, dato che non era la prima volta che mi rimandavano a casa con una scusa. Quando ho parlato con chi c’era in quel momento nell’ufficio per spiegargli la situazione, mi ha semplicemente risposto che non avrei proprio dovuto abitarci in quella zona. Come se, insomma, abitare lì fosse un problema solo mio e quindi loro non potevano farci nulla. Mi sono sentita trattata senza rispetto, anche perché io vivo in quella casa da ben 19 anni ed è l’unica abitazione comoda e adatta alle esigenze mie e della mia famiglia. Non so più cosa fare. La situazione è ingestibile. Ogni volta che piove non posso né uscire né entrare in casa mia e sono costretta ormai a tenere delle placche di ferro fuori la porta per evitare che l’acqua entri in casa. Ma non solo io ho questi disagi. L’altra mattina, ad esempio, quando pioveva, una decina di persone che abitano nella zona come me, non è potuta andare a lavoro perché si è allagato tutto e non potevano uscire di casa. La situazione, ormai, va peggiorando di anno in anno e nessuno del Comune sembra importarsene”. Questo quello che ci ha raccontato  la stessa signora Pasqualina che si è soffermata, poi, a raccontarci quello che anche i giovani del posto sono costretti a sopportare. Nella zona, infatti, vi è anche il campo sportivo, dove quotidianamente bambini e ragazzi vi si recano per giocare all’aria aperta e praticare sport. Peccato che stare all’aria aperta, in questo caso, significhi stare a stretto contatto o quasi con i liquami che fuoriescono da alcune vasche, adibite al raccogliemento del materiale fognario e che, ovviamente, però, proprio come i tombini, finiscono per far straripare all’esterno tutto il loro contenuto. E non solo in caso di pioggia! Infatti, sembra che l’amministrazione da diverso tempo si sia completamente dimenticata di attuare la manutenzione di tali impianti  così, ormai, perfino i bambini sono costretti a giocare in condizioni igenico-sanitarie di certo non delle migliori. “Vicino al campo sportivo ci sono delle vasche che sono scoperte e quando viene a piovere, fuoriesce tutto all’esterno. Pure i bambini, sono costretti a giocare sentendo la puzza e a stretto contatto con i liquami. Vi sembra una cosa bella? Cosa dobbiamo fare per farci ascoltare? Qualche anno fa, avevano fatto la manutenzione della zona e non abbiamo più avuto questi problemi. Invece, adesso, è da tanto tempo che il Comune non interviene e quelli che ne pagano le conseguenze siamo noi abitanti del posto!”. Una denuncia accorata, quella della signora Pasqualina che, come tanti altri residenti della zona, è costretta, insomma, a subire numerosi disagi a causa, ancora una volta, di un amministrazione che non solo continua ad ignorare il problema, ma sembra non  volere neanche ascoltare più di tanto le richieste dei cittadini. In queste ore, comunque, Michele d’Antonio, dopo la denuncia da parte della nostra concittadina, ha sottoscritto una nota al Comune di Barano, per far presente, nero su bianco, il problema. Chissà, però, se almeno questa volta, qualcuno si deciderà a risolvere la questione.  Come ha detto D’Antonio, sembra proprio che a volte, oltre ad essere necessaria la bonifica del territorio, la classe dirigente abbia bisogno di dover bonificare pure qualcos altro!!

 

 

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