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CITTADINI SCHIFATI DALLA POLITICA E DAI MOVIMENTI UTOPICI

 

Doveva essere il “Battesimo” pre elettorale per la “nuova” formazione politica di Forza Italia, con un Silvio Berlusconi motivato e determinato e i suoi manipoli di vecchi legionari (sempre gli stessi!), pronti ad affrontare la grande tenzone europea, speranzosi di “potercela fare”, ma ahimè l’arengo (per modo di dire) di piazza Marina a Casamicciola si è presentato completamente vuoto, e pensare che era domenica, alle ore 11,30, momento clou dei bei tempi “’e nna vvota!”

Gli sparuti gruppi politici e associativi hanno assistito sgomenti ad una scena mai vista a Casamicciola. Non c’era nessuno in piazza; né i fedeli della messa del Buon Consiglio, né i clienti abituali del bar Calise e nemmeno i soliti “barboni” che nei giorni festivi compaiono come meteore per chiedere qualche soldino ai benestanti, sempre più rari a farsi vedere nel deserto del centro storico cittadino.

La rappresentanza politica berlusconiana era delle migliori: il senatore Domenico De Siano, il consigliere regionale Anna Maria Di Scala, il sindaco di Casamicciola Giovan Battista Castagna e il sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale, pur tuttavia i nomi “altisonanti” non hanno fatto breccia nel cuore dei Casamicciolesi, che hanno ben altre gatte da pelare, con un paese a pezzi, senza lavoro, senza casa, senza scuole decenti, e una economia in recessione spaventosa.

Venire a chiedere voti qui, alla Casamicciola terremotata  e pure una firma di adesione per il Comune Unico è come portare la corda in casa dell’impiccato. E’ un vero miracolo se qualcuno non le ha buscate; e ciò è dovuto alla civiltà e all’estrema dignità di un popolo che sta soffrendo da due anni sotto lo sguardo indifferente dei politici di professione, con il “posto” sicuro e la “mangiatoia bassa”, si dice dalle nostre parti.

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Sguardi imbarazzati, parole sussurrate come cospiratori, attesa snervante: è questo il quadro offerto dai “calibri” di Forza Italia,  impegnati a indossare  il “giubbino” azzurro d’ordinanza, inventato dalla Premiata Ditta Pubblicitaria del Biscione per offrire l’ultimo spettacolo da Circo equestre di una politica che ha tirato le cuoia e aspetta soltanto di essere portata al cimitero! Ne sanno qualcosa quelli del partito democratico, della stessa Forza Italia e di tutte le svariate sigle e siglette scopate fuori dal parlamento italiano e in attesa di fare il bis a Strasburgo!

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Un campanello dall’allarme importante, indirizzato anche alla coalizione di Governo, che in questi ultimi tempi sta offrendo uno spettacolo indecente e miserevole sul modo di regolare i rapporti politici fra Lega e 5Stelle (non escluse le sortite demenziali del presidente della Camera, Fico) che potrebbe portare la maggioranza al capolinea.

Con questi chiari di luna sarà molto difficile avvicinare gli elettori alle urne di maggio. Ai mali italiani si aggiunge un’Europa sempre più lontana dal comune sentire dei “cittadini comunitari”, un potere quasi oligarchico che tratta  il popolo da suddito, una politica incomprensibile, ermetica, burocratica e niente affatto unitaria, che espone parecchi paesi “più deboli” ai pericoli della recessione economica e della bancarotta finanziaria.

I grandi divari fra ricchezza smisurata dei potenti e miseria di cittadini svantaggiati, determinerà un solco ancora più profondo fra la politica e gli elettori, con le conseguenze immaginabili sul piano della libertà e della democrazia.

 

UN’ISOLA A PEZZI

 

Pretendere la partecipazione dei cittadini “terremotati” alle manifestazioni organizzate dai gruppi politici maggiormente rappresentati nell’isola d’Ischia, è vano esercizio retorico, e ciò va indirizzato al sindaco Castagna. al senatore De Siano, al sindaco Pascale, al consigliere regionale Di Scala e perfino ai factotum locali dei partiti di governo, accapigliati per beghe di potere e posti di supremazia che la dicono lunga su di un preteso disinteresse dei giovani rampanti al “carrierismo” che ha contraddistinto per lunghi anni i politici della seconda e terza repubblica. Casamicciola va a pezzi, con frane, smottamenti, turistici che cadono sugli scogli, scuole arrangiate in locali umidi e pericolosi (Stabile Sirabella e Le Zagare), ciarpame di tavolati sparsi sul pubblico parcheggio Anas, materiali edili e oggetti alla rinfusa sistemati sul pubblico marciapiede di via Tommaso Morgera, la fontana di piazza Marina smobilitata e ridotta ad una miserabile pattumiera;  il Terminal portuale “sbriciolato” e privo della scritta originaria del comune di Casamicciola Terme; la pineta del Castiglione semidistrutta dalla mancanza dei lavori di diradamento; lo stesso ex Capricho, adibito a sede provvisoria del Municipio, sezionato con schifosi pannelli e trasformato in un mercato delle robe vecchie e, dulcis in fundo, quel merdaio del Monte della Misericordia ancora aperto al pubblico, con un parcheggio nelle pozzanghere di acqua sporca e un mercatino-monnezza che l’Asl 21 si ostina a non chiudere, esponendosi a gravi responsabilità di ordine penale! E sembra che basti. Inutile addentrarci nelle centinaia di situazioni schifose che costellano il vivere quotidiano degli altri comuni, compresi  anche quelli non terremotati. A Forio le buche stradali (dopo pochi mesi dai lavori di manutenzione) sono diventate voragini; non parliamo dal servizio di trasferenza rifiuti svolto sulla Borbonica, con i camion parcheggiati abusivamente su carreggiata inidonea e pericolosa. Peggio al “Capoluogo” Ischia con quell’ira di dio che si protrae da cinque anni nell”invaso” della siena ex Scalfati. Quando interverrà la magistratura su questo “caso internazionale”, visto che ci sono  di mezzo i cofinanziamenti europei?

E mi venite a chiedere voti? Le formazioni politiche, gli amministratori locali, i rappresentanti ischitani al senato e alla regione (non parliamo di quello europeo che non conta un cazzo!) dovrebbero vergognarsi per quello “stipendio” mangiato a tradimento alle spalle dei contribuenti italiani.

La sonora bastonatura per tutti,  che si prepara alle europee di maggio, si preannuncia memorabile. Sarebbe auspicabile che ciò avvenga anche a Casamicciola, che va organizzandosi per rinnovare un’amministrazione fallimentare su tutta la linea. Il terremoto ce ne ha messo del suo, ma non può essere invocato come una “scusante” nel marasma economico-finanziario del Comune e con due partecipate rette da liquidatori.

La politica è lontana dai cittadini, come i cittadini –per autodifesa- sono lontani dalla politica. La schifano letteralmente, senza nemmeno curarsi di recuperare la tessera elettorale finita sotto le macerie o chiederne un duplicato al…mercato delle pulci!

 

L’UTOPIA DI UNIFICARE I COMUNI

 

Spendiamo anche una parola per il Comune Unico, come quei biglietti dell’autobus ”tutto compreso”. L’irriducibilità degli ideatori passerà alla storia delle nostre contrade, perché all’utopia non ci sono confini! Referendum avversi, prese di posizione negative, raccolte di firme raccapriccianti, popolo isolano ostile all’80%, autorità regionali assenti su tutta la linea, padri fondatori dell’Acui in fuga e ci sono ancora in circolazione i “Filosofi” dell’accentramento a Ischia del potere isolano, come ai “Bei Tempi” del fascismo, quando i Comuni furono ridotti a “Sezioni”. Ma fatemi il piacere! Gli Ischitani non sono fessi. Caro sindaco Ferrandino (non me ne volere),  passerai tu, passeranno gli altri, passeranno i nuovi Spinelli, Rossi, Colorni,

e, naturalmente, passerò anch’io, ma mettetevi l’animo in pace: l’assassinio della storia dei Comuni dell’isola d’Ischia NON PASSERA’!

 

Gino Barbieri

 

 

 

 

 

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