CRONACAPRIMO PIANO

Adesso anche il comune vuole il Pio Monte

La giunta casamicciolese vota una delibera con cui candida alla Città Metropolitana un progetto da 63 milioni di euro, quello di fatto già presentato dall’ente morale napoletano: se arrivassero i fondi potrebbe essere proprio l’ente ad accaparrarsi clamorosamente la proprietà del cespite in luogo di qualche cordata

Forse è una pazza idea (per fare il verso ad una delle canzoni che resero celebri Patty Pravo) o forse no. Da Napoli i vertici dell’ente morale lo hanno dichiarato a chiare lettere e lo ribadirono tempo fa anche nel corso di una conferenza stampa che si svolse presso l’Hotel Gran Paradiso di Casamicciola: il Pio Monte della Misericordia di Casamicciola sarà ceduto e diventerà un resort di lusso, una struttura in grado di cambiare il volto della cittadina termale e verosimilmente dell’intera isola. D’altronde parliamo di un investimento che sulla carta dovrebbe essere di almeno cinquanta milioni di euro, qualche spicciolo in più e sicuramente non in meno. Ma allora, vi domanderete, dov’è la pazza idea? Che non c’è soltanto la “misteriosa” (almeno per adesso non venuta allo scoperto) cordata tedesca interessata all’acquisto di un cespite fin qui icona del degrado, ma all’elenco dei potenziali acquirenti si aggiunge – udite udite – anche… il Comune di Casamicciola Terme. Avete capito bene, parliamo proprio dell’ente locale che ovviamente certo non tirerebbe fuori dalle sue finanze una somma così spropositata: anche se volesse, peraltro, neppure potrebbe ma l’operazione è un po’ più tecnica e se vogliamo anche suggestiva.

L’idea, ambiziosa o meno lasciamo a voi il giudizio, parte da una delibera della giunta municipale, la n. 32 dello scorso 28 febbraio, avente ad oggetto “Proposte progettuali dei Comuni delle zone omogenee della Città Metropolitana a valere sulla misura Piani Urbani Integrati. Investimento 2.2 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), approvazione in linea tecnica del progetto definitivo Rigenerazione Urbana e Restauro del Complesso Monumentale Pio Monte della Misericordia”. Nella testo della nota licenziata dall’esecutivo si legge peraltro che “è intenzione di questa amministrazione candidare a finanziamento il progetto integrato” di cui vi abbiamo appena esposto e che è costituito da due interventi che sono stati redatti dall’ufficio tecnico comunale. Si legge ancora che “nell’ambito del predetto progetto integrato questo ente con l’ente Pio Monte ha deciso di presentare alla manifestazione di interesse il proggetto definitivo oggetto di delibera di consiglio comunale n. 15/2021. L’utilizzo dello stesso da parte del Comune sarà vincolato all’effettiva ammissione a finanziamento da parte della Città Metropolitana. Resta inteso che una volta accertato il finanziamento si stipulerà opportuna convenzione tra le parti per definire gli accordi programmatici”. Volendo semplificare al massimo il concetto e leggendo tra le righe, si evince in maniera abbastanza chiara che il Comune di Casamicciola Terme si riserva – laddove il progetto in questione dovesse essere finanziato – di rilevare lui stesso il Pio Monte e trasformarlo in quel resort di lusso e avveniristico contenuto nell’affascinante progetto dell’architetto Pica Ciamarra. Riservandosi poi la facoltà di cederlo in gestione temporanea a soggetti terzi attraverso le forme ritenute più opportune e vantaggiose per l’ente e in ogni caso consentite dalle norme vigenti.

Nella delibera di giunta sono riportate tutte le voci relative ai costi progettuali che quando si va a tracciare il totale arrivano all’importo tutt’altro che irrilevante di euro 63.514.898,52. Un vero e proprio “tesoro”, non certo bruscolini, ecco perché parliamo di un’iniziativa sicuramente coraggiosa ma sulla cui fattibilità è ovviamente impossibile pronunciarsi e soprattutto aprire scommesse. Nella parte finale della delibera si riporta ancora che in caso di ammissione a finanziamento da parte della Città Metropolitana si stipulerà la già citata convenzione tra le parti e poi si aggiunge “di darsi atto che l’opera da realizzarsi, in oggetto, sarà inserita nel programma triennale delle Opere Pubbliche 2022/2024 del Comune di Casamicciola Terme; di dare mandato al responsabile di predisporre tutti gli atti consequenziali al presente deliberato; di dare atto che la presente non comporta impegni di spesa e che il progetto verrà realizzato solo in caso di ammissione a finanziamento”.

Ora, è chiaro che ai lettori più attenti sorgerà immediatamente un interrogativo. Ma cosa accadrà se nel frattempo la trattativa tra l’ente morale con sede a Napoli in via dei Tribunali e la cordata di cui più volte abbiamo parlato andasse in porto? E se soprattutto – dopo che si fosse configurato uno scenario del genere – il progetto dovesse realmente essere finanziato? Nessun problema: se dalla Città Metropolitana dovessero arrivare i fondi prima che si chiuda alcuna vendita, allora di fatto il Comune termale potrà rilevare la proprietà del Pio Monte. Se viceversa la vendita a un privato si chiudesse prima e il progetto fosse comunque finanziato dall’ex Capricho rinuncerebbero non esistendo più i presupposti per poter portare a compimento l’operazione. Non sarà il sogno di una notte di mezza estate, visto che anche la primavera è ancora lontana, ma intanto una cosa è certa: anche il Comune di Casamicciola strizza l’occhio al Pio Monte. E questo, davvero, fino a qualche tempo non lo avrebbe detto nessuno.

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