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Ospedale Procida, è arrivato il giorno della verità

di Francesco Castaldi

PROCIDA – L’isola di Arturo prosegue la sua battaglia in difesa del pronto soccorso del “Gaetanina Scotto di Perrottolo”. Un presidio sanitario, quello che si trova lungo via Alcide De Gasperi, che nel recente passato ha salvato molte vite umane. L’assessore Rossella Lauro e il consigliere Lucia Mameli, a tal proposito, ci hanno raccontato la vicenda di un infartuato che qualche notte fa, non potendo essere trasportato in terraferma a causa del maltempo, è stato salvato dal personale medico della struttura ospedaliera procidana. Inutile sottolineare che l’uomo, pur potendo partire alla volta della vicina Pozzuoli, con ogni probabilità sarebbe spirato durante il tragitto dall’isola verso l’ospedale “La Schiana”.

Nelle scorse ore – ve lo abbiamo riferito nel corso dell’edizione di ieri del nostro quotidiano – molti sono stati i messaggi di solidarietà inviati alla comunità procidana da parte di persone comuni, giornalisti e prelati, tra cui l’arcivescovo di Napoli, il cardinal Crescenzio Sepe, che ha auspicato «una urgente e più ponderata considerazione nell’applicare anche a Procida tutte le deroghe previste dalla legge». Ed è proprio in una deroga – peraltro già prevista dal decreto Lorenzin per le piccole isole – che confidano tutti gli undicimila abitanti dell’isola di Graziella. Per raggiungere questo scopo, l’amministrazione guidata dal sindaco Dino Ambrosino ha presentato un emendamento al presidente Vincenzo De Luca, che si è assunto l’onere di sottoporlo all’attenzione del dicastero di viale Giorgio Ribotta.

Il primo cittadino di Procida, inoltre, ha richiesto al presidente della giunta regionale della Campania e al prefetto di Napoli Gerarda Maria Pantalone la convocazione di un tavolo tecnico urgente, mediante il quale sia possibile approfondire e tentare di risolvere quanto prima l’affaire riguardante il “Gaetanina Scotto di Perrottolo”, struttura sanitaria indispensabile per la tutela della salute della comunità isolana e per quella delle centinaia di turisti che, soprattutto durante la bella stagione, decidono di recarsi sull’isola – in cui soggiornò e dalla quale trasse ispirazione anche la scrittrice Elsa Morante – per trascorrervi un periodo di meritato riposo lontano dal lavoro e, in particolare, dal caos che sempre più spesso caratterizza anche le principali metropoli del nostro paese.

E intanto, in attesa che vengano divulgati nella giornata di oggi i dettagli del nuovo piano ospedaliero regionale (che taglierà anche l’unità di terapia intensiva coronarica dell’ospedale “Anna Rizzoli” di Lacco Ameno), vanno avanti le iniziative poste in essere dal neonato comitato di cittadinanza attiva il cui gruppo Facebook (che vanta già oltre cinquemila iscritti) sta promuovendo una petizione da inoltrare all’indirizzo di posta elettronica della Presidenza della Repubblica, nella speranza che la problematica dell’ospedale – che è rimbalzata sulle principali testate giornalistiche italiane – possa giungere anche alle orecchie del presidente Sergio Mattarella. Una campagna di sensibilizzazione, quella partita dai social attraverso l’hashtag #lospedalenonsitocca, che denota il grande spirito di procidani doc e acquisiti nell’affrontare una lotta che speriamo possa concludersi nel migliore dei modi possibili.

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