Affittanze abusive, quelli che “uccidono” l’isola: tre denunciati a Forio

Tutto sommato è andata bene. A voler cercare il pelo nell’uovo, come raccontiamo in altra parte del giornale, il divieto assoluto di recarsi sulle spiagge di Ischia, Forio, Barano e Casamicciola – che era stato imposto dai sindaci con altrettante ordinanze, non è stato pienamente rispettato. Ne raccontiamo in altra parte del giornale e qualcuno potrà obiettare che non è roba da poco, anche perché le condizioni in cui si sono ridotti tanti giovani e giovanissimi vengono raccontate in maniera eloquente da una madre anche nel nostro editoriale in prima pagina.

Le forze dell’ordine, costrette a fare i conti col presidio di un territorio che nella settimana più calda dell’anno vede anche triplicarsi (se non oltre) la propria popolazione stanziali, non possono certamente essere ovunque eppure mai come quest’anno hanno dato dimostrazione di possedere pure il dono dell’ubiquità. Certo, se noi genitori cominciassimo a tenere maggiormente d’occhio i nostri figli, educandoli meglio e non aspettando sempre che ci siano forme di “repressione” per evitare che non facciano danno, beh non sarebbe male ma questo è un altro discorso. Intanto possiamo registrare un Ferragosto che tutto sommato è filato via liscio e senza che si registrassero episodi di cronaca violenta e cruenta come quelli dei giorni precedenti, anche se naturalmente il bilancio delle forze dell’ordine è particolarmente ricco.

Partiamo dall’attività svolta dai carabinieri della Compagnia di Ischie e della altre stazioni dislocate sul territorio isolane. Sono stati eseguiti una serie di controlli legati al fenomeno delle affittanze in nero, che già negli anni scorsi ha sortito effetti considerevoli contribuendo anche a tenere lontana dall’isola un bel po’ di “ospiti indesiderati”. Gli uomini guidati dal cap. Angeli Pio Mitrione hanno effettuato dei veri e propri blitz a Forio, in località Chiaia e San Francesco, due zone particolarmente “sensibili” ad agosto perché popolate da un turismo non proprio di qualità, per usare un eufemismo. Aree dove molti monolocali vengono fittati abusivamente e questo i militari dell’Arma lo sospettavano e non a caso sono andati a colpo sicuro.

Quattro privati (si tratta di una 47enne, un 68enne, un 36enne e un 55enne, tutti residenti nel Comune del Torrione) sono stati denunciati per aver omesso di comunicare all’autorità di pubblica sicurezza le generalità delle persone a cui avevano fittato una serie di appartamenti. Ma a sorprendere e fare ancor più notizie sono i dati che hanno raccolto i tutori dell’ordine: su settanta ospiti identificati, ben ventidue erano i pregiudicati. Insomma, ecco spiegato perché certi soggetti continuano a fittare le abitazioni e purtroppo noi ischitani siamo così masochisti da svendere l’isola e l’immagine turistica della stessa portandoci in casa soggetti che certo non sbarcheranno mai con le migliori intenzioni né regaleranno chissà qualche “colpo d’occhio”.

Un fenomeno che proprio non si riesce a debellare ma che conferma una volta di più – ove mai ce ne fosse bisogno, che il primo nemico di questa terra siamo proprio noi isolani. In ogni caso, tornando alla cronaca, tre sono i soggetti denunciati in stato di libertà per adesso, anche se l’elenco potrebbe allargarsi perché i carabinieri hanno controllato gli ospiti di circa trenta appartamenti e per ovvi motivi gli accertamenti sono ancora in corso. Insomma, questa è una piaga che – dopo essere stata brillantemente arginata negli ultimi anni grazie ai continui controlli (molte sono le famiglie o i soggetti che hanno preferito dirottarsi altrove per le loro vacanze, e sia chiaro che nessuno sentirà la loro mancanza) – va assolutamente debellata se si vuole continuare a sperare di tornare ad avere un turismo di un certo target anche ad agosto.

Ma ovviamente l’attività dei carabinieri in questi giorni caldi ha toccato anche altri settori. I militari, ad esempio, hanno denunciato per commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione un 35enne senegalese sorpreso al porto d’Ischia ad esporre in vendita quindici borse con marchi falsi: gli articoli naturalmente sono stati posti sotto sequestro mentre all’extracomunitario è stato notificato l’ordine di allontanamento dal Comune di Ischia. Tanto spazio hanno trovato naturalmente i controlli per la sicurezza sulle strade che hanno portato alla denuncia per guida in stato di ebbrezza di un 25enne ischitano sorpreso a guidare la sua auto con un tasso alcolemico superiore a quello previsto dalle normative vigenti e cioè pari a 1.24 g/l.

Ma sotto questo aspetto si può dire che i danni siano stati limitati, visti i numeri recenti di cui ci siamo occupati anche sul nostro giornale. Un fenomeno che invece non accenna a diminuire è quello relativo all’abitudine di mettersi al volante pur se guidando il cellulare. Non è un caso che gli uomini del capitano Mitrione abbiano addirittura elevato quindici verbali per questo tipo di infrazione che, è il caso di ricordarlo, prevede oltre alla sanzione pecuniaria, anche la sottrazione di cinque punti dalla patente. Sono stati inoltre sequestrati tre scooter perché non immatricolati e non assicurati. Infine al Prefetto di Napoli sono stati segnalati – come da prassi – quattro assuntori di droga, trovati in possesso complessivamente di 1.8 grammi di hashish, beccati durante i controlli effettuati agli sbarchi nei porti di Ischia e Forio.

Per quanto riguarda l’attività svolta dalla Polizia di Stato, beh in questi giorni la presenza degli uomini guidati dal vicequestore Alberto Mannelli sul territorio è stata massiccia, non soltanto a terra (anche con l’ausilio di unità cinofila) ma pure in mare. Secondo quanto si apprende, dalla Questura di Napoli i dati ufficiali del bilancio ferragostano della Ps saranno resi noti soltanto alla fine di quello che si preannuncia come un altro fine settimana di passione. Ma nella notte tra il 13 e il 14 agosto i poliziotti hanno ritirato ben sei patenti per guida in stato di ebbrezza, con tanto di denuncia penale per i soggetti fermati. Insomma, se il buongiorno si vede dal mattino, l’impressione è che ci sarà da raccontare.

Foto Franco Trani