ARCHIVIO 3ARCHIVIO 5POLITICA

«Affossati dalla politica»: commercio ko, l’ira di Bottiglieri

L’ anno solare si è chiuso con la tua figura  istituzionale che si è trovata ad essere all’improvviso l’ombelico del mondo della politica ischitana, facendo registrare in ogni caso una significativa anomalia. Personaggi e interpreti di un piccolo stravolgimento sono stati altri, eppure sotto i riflettori sei finito tu. Secondo te cosa può aver determinato i recenti accadimenti?

«Inutile nascondersi dietro a un dito, è evidente che deve aver influito anche la partenza  un po’ sui generis di questa amministrazione. Uno “start” che ha visto una giunta politica messa improvvisamente da parte per lasciare spazio ad un esecutivo di stampo tecnico, una virata questa che ha generato malcontento all’interno delle liste e di quanti avevano fatto parte della macchina da guerra  che ha vinto poi le elezioni: e che, tra l’altro, aveva grandi aspettative che sono poi invece state disattese. Oggi purtroppo, a distanza di mesi dalla vittoria elettorale, ne paghiamo inevitabilmente le conseguenze soprattutto  a causa della palese insoddisfazione di  chi è rimasto dietro o fuori dai giochi e pensava di raccogliere qualcosa di diverso in termini di visibilità e di gestione, risultati che purtroppo non sono arrivati. L’unico ruolo  assegnato è stato il mio è questo ha attratto la negatività di chi si sente evidentemente insoddisfatto».

Cosa risponde Ottorino Mattera al “j’accuse” che  è stato formulato da chi ha lasciato il gruppo Orizzonte Comune, cioè di  aver pensato a tutelare solo se stesso e non anche i componenti della sua lista?

«Per rispondere credo sia doveroso fare un passo indietro. Insieme a Luca Spignese e Antonio Piricielli abbiamo costituito questo gruppo. Il nostro assessore che abbiamo scelto precedentemente era una persona esterna alla politica attiva. Lo spirito di Orizzonte Comune è diametralmente opposto, quindi, alle accuse che ci sono state rivolte in quanto ci siamo  aperti  alla società civile, a persone che potessero darci una mano e siamo riusciti ad ottenere un ottimo risultato di lista nonché eccellenti risultati personali. I primi tre della lista di Orizzonte Comune hanno totalizzato, non a caso, oltre  mille voti di preferenza. Ora però, dopo la partenza stentata della giunta tecnica,  ci si accusa  di essere dei “solisti” o persone che non guardano chi sta dietro. In realtà sappiamo benissimo che le cose non stanno così. A noi toccava e comunque toccherà un assessore che dovrebbe essere Luca (Spignese, ndr) se tutto viene confermato dal momento che le posizioni del gruppo prevedevano di occupare la casella di presidente ed un posto in giunta. La nostra squadra, quindi, avrebbe dovuto  sentirsi onorata di rappresentare la seconda carica dell’amministrazione piuttosto che guardarla come fosse una diminutio. La norma regolamentare prevede la presenza del presidente del consiglio e, quindi, di conseguenza una volta che Luca Montagna ha rinunciato all’incarico di cui era stato inizialmente investito, è toccato a me. Non accettare sarebbe stato un controsenso perché in ogni caso avrebbe favorito qualcun altro, politicamente sarebbe stato un suicidio. Se poi quando ci sarà la giunta politica, il mio ruolo da presidente del Consiglio potrebbe rappresentare  un ostacolo alle esigenze della lista non avrò difficoltà a fare un  passo indietro  in quanto sono comunque un uomo di squadra».

Mi pare di capire, dalle tue parole, che a prescindere da chi possa avere avuto ragione, la genesi di tutti mali parte proprio dalla decisione di varare una giunta tecnica. Ragionandoci a mente fredda, questa era davvero secondo te l’unica strada percorribile? 

Ads

«Il sindaco Enzo Ferrandino sa bene quale è il mio parare in merito così come pure gli altri componenti della maggioranza. Personalmente avrei preferito che il primo cittadino ci riunisse ad un tavolo e ci dicesse: “Guardate, ho bisogno di nominare la giunta politica entro dieci giorni, trovate una soluzione condivisa altrimenti sarò  costretto ad operare una scelta di natura tecnica”. Questo invece non è avvenuto».

Ads

Andavano fatte quindi consultazioni collegiali e non singole?

«Secondo me sì, benché io rispetti comunque la scelta del sindaco che avrà avuto sicuramente le sue giuste motivazioni. Oggettivamente, se però si fosse gestita la situazione diversamente, avremmo ottenuto probabilmente altri risultati. Nell’immediato e ovviamente anche nei primi mesi del nostro percorso amministrativo».

I bookmakers quotano bassissimo, e dunque danno per scontato, il fatto che dietro la costituzione di questo nuovo gruppo consiliare ci sia l’ex sindaco Giosi Ferrandino. Qual è la tua opinione?

«Onestamente, proprio non me la sento di riconoscere a Giosi la paternità di un’operazione che secondo me non lo avrebbe avvantaggiato ma finirebbe soltanto con l’impoverirlo in termini di cartello e alleanze».

Quale invece potrebbe essere la strategia adeguata, se c’è ovviamente una strategia?

«Penso che sia  stata intempestiva ed inopportuna soprattutto perché Enzo era vicino alla proclamazione della giunta politica e stavamo incamminandoci verso una soluzione, grazie alle tante riunioni di maggioranza alle quali abbiamo partecipato».

Che frenata dà all’amministrazione quanto accaduto?

«Penso che ci troviamo davanti ad una frenata che potrebbe anche essere “sine die”. Nel senso che conoscendo un po’ Enzo credo che cercherà di capire se quanto successo avvenuto sia stata l’unica “scossa” in seno alla maggioranza o se ci siano  possibilità di ulteriori movimenti e giochi politici che vedrebbero protagonisti altri gruppi che magari potrebbero organizzarsi diversamente per contrapporsi numericamente a Vivere Ischia. Una situazione di stallo che lo porrà inesorabilmente nella condizione di aspettare, capire cosa succedere e poi muoversi. Credo che non solo il sottoscritto avrebbe preferito un copione diverso…».

Che effetto fa finire sul banco degli imputati per una questione come quella legata al mercato comunale di cui non ti occupi più da oltre 5 anni?

«Se ricordo bene, l’ultimo mio interessamento al mercato comunale risale alla primavera del 2012, quando ci fu il bando per mettere ordine al suo interno. Da quel momento in poi, onestamente, non ho più seguito questa materia che è stata oggetto di deleghe conferite ad altri assessori e consiglieri comunali. Oggi mi vedo senza motivo bersaglio delle attenzioni da parte di qualcuno che evidentemente vede il mio nome legato anche alla vostra testata e cerca inevitabilmente di tenermi sul pezzo ogni volta che succede qualcosa. Ormai anche se pioverà o si scatenerà una mareggiata mi aspetto di leggere che sia colpa mia».

In un passato più o meno recente il tuo nome è stato associato ad un episodio che, laddove corrispondesse a verità francamente sarebbe discutibile. Mi riferisco alla vicenda,  a cui tra l’altro si fa fatica a credere, dell’accesso  alla piscina comunale per i disabili.

«Questa è  stata davvero un’accusa infamante. Quando riaprimmo la piscina, anche con grossi ritardi, ci fu un frazionamento delle associazioni sportive che fecero richiesta di utilizzare la struttura. Premesso che quelle di cui parli sono questioni delegate ai funzionari e nelle quali la politica c’entra ben poco, noi cerchiamo di accontentare sempre tutti, c’è da dire che i disabili usufruiscono di un regolamento a parte che  prevede il loro ingresso  gratuito sempre previa però  formazione di un tesserino  personale. In piscina si svolgono attività sostanzialmente per normodotati e tutto quello che si fa per persone diversamente abili  ha una procedura diversa che per ovvi motivi supera quelle ordinarie.  Con una semplice richiesta, quindi, il disabile viene messo nelle condizioni di poter entrare in piscina. Ci è sembrato che qualcuno abbia voluto speculare sul disabile, di cui non faccio nomi, mettendolo avanti alle necessità dell’associazione che voleva avere ottenere determinati spazi. Per fortuna non è stato così, ma è rimasta in piedi questa accusa infamante su di me, che respingo con decisione e che francamente non mi appartiene considerato che invece, da quel che mi risulta, quest’anno va tutto a gonfie vele. E poi…».

E poi?

«Non mi risulta che l’anno scorso questa persona,per la quale io nutro un profondo rispetto, abbia fatto una richiesta specifica per la piscina ed oggi invece svolge regolarmente le sue attività. Quando parlo di attività in piscina per normodatati volevo, comunque,  intendere che ogni disabilità ha la sua storia e prevede la presenza non solo di un bagnino ma anche di un tutor che abbia la possibilità di assistere quella persona per quella specifica disabilità.  Ecco perché questo  discorso molto articolato   non può passare per le sole  associazioni che  gestiscono le attività per i  normodotati. Solo chi ha una forte propensione anche sul discorso per l’handicap può avere  in sé il tipo di personale adatto a rispondere alle esigenze dei diversamente abili».

Chiarito questo aspetto, torniamo alla politica. Per tutti il 9 gennaio, data simbolica, potrebbe rappresentare un momento spartiacque per la politica isolana in grado di accelerare ulteriori nuovi processi. Volendola mettere come una partita di poker, chi è che rischia di più?

«Ovviamente, la stabilità dell’amministrazione nella sua completezza. Avrei preferito che si trovasse una soluzione politica prima, perché con il dialogo si arriva sempre a validi compromessi. Oggi credo che soltanto in base al risultato potremo dire chi rischia di più. È chiaro che nel momento in cui dovesse entrare in consiglio comunale Maurizio De Luise è il gruppo di Luca montagna che potrebbe subire  qualche deflessione politica, in quanto  benché stiamo parlando di persone che hanno avuto un buon risultato elettorale, con la perdita di Valeria De Siano potrebbe esserci un nuovo assetto politico all’interno della maggioranza».

Con questi nuovi ed eventuali assetti, quanto potrebbe rischiare l’amministrazione stessa?

«L’amministrazione sicuramente diventerebbe più vulnerabile, perché modificare  un assetto ti porta a degli stravolgimenti che renderebbero tutto più complesso. Penso, per tornare sempre allo stesso tasto, alla composizione della giunta, che sarebbe più difficile per ovvi motivi. In effetti l’operazione avvenuta di recente e che ha visto protagonista anche la lista Orizzonte Comune, sulla carta non ha portato grandi preoccupazioni, perché è rimasta circoscritta nell’ambito della maggioranza. Ma credo che quando sarà il momento di procedere alle nomine degli assessori, il sindaco dovrà comunque tener conto dei risultati ottenuti dai gruppi alle ultime elezioni perché nei momenti in cui questa transumanza dei singoli  da una parte all’altra viene letta in chiave di affermare una maggiore o minore esigenza dei consiglieri piuttosto che dei gruppi politici, significa che porterà alla formazione di altri gruppo politici sempre più forti ma alla fine mortificherà  il risultato di chi in lista ha portato i voti. Quindi sarebbe cosa buona e giusta tener conto dei risultati di lista affinchè gli equilibri delle singole unità non vengano dispersi dal passaggio di singoli consiglieri da una parte all’altra. Credo di essere stato abbastanza chiaro… ».

Prima facevi riferimento all’assenza di una collegialità da parte del sindaco quando si è trattato di attuare delle scelte  di Giunta. Quanto manca ancora, secondo te, ad Enzo per fare quel salto di qualità e capire che un sindaco ha bisogno di parlare ad un’orchestra e non al singolo suonatore?

«Penso che lui avendo fatto parte come me delle amministrazioni che ci hanno preceduto abbia dato per scontato che non era necessario e utile riunirsi. Devo supporre che abbia ritenuto che sarebbe stato deleterio, ma la prova contraria  a tale ipotesi comunque non l’abbiamo, tant’è che a breve ci riuniremo proprio per cercare di trovare la quadratura del cerchio».

Domani mattina incontri Carmen criscuolo al bar cosa le dici?

«Ci saluteremmo cordialmente ma in verità avrei ben poco da dirle: sono sincero,  avrei preferito che si confrontasse con tutta la platea facente parte del gruppo in cui è stata eletta e spiegasse soprattutto a coloro di cui ha usufruito a proprio beneficio in termini di consenso, i motivi per cui si è allontanata. Motivi che, francamente, non abbiamo ancora compreso del tutto».

 

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex