CRONACAPRIMO PIANO

Ci mancherai atto secondo

Non c’erano dubbi, ma adesso è ufficiale: anche per il 2021 la Festa a Mare agli Scogli di Sant’Anna non si farà, il covid è ancora un “nemico” terribile per una manifestazione che fa dell’assembramento la sua vocazione. Nessun evento collaterale, si pensa alla realizzazione di un’unica barca allegorica tra tutte le associazioni

Siamo sinceri, qualcuno il pensierino ce lo aveva fatto. Confidando magari che il covid potesse regredire in maniera più celere, che la campagna vaccinale avesse contribuito almeno a relegare in un angolino il “nemico invisibile”, che il vento insomma potesse cambiare. Speranze però che – nonostante numeri sempre più lusinghieri dal punto di vista del contagio – sono divenute sempre più flebili giorno dopo giorno fino ad arrivare ad una conclusione non ufficializzata perché magari fondamentalmente non c’è neppure bisogno di farlo. Può apparire scontato, o forse no, ma il ritorno alla normalità per Ischia è ancora lontano e lo si evince dal fatto che nel 2021 per il secondo anno consecutivo non si svolgerà la Festa a Mare agli Scogli di Sant’Anna.

Secondo qualche “spiffero”, nel palazzo municipale di via Iasolino ci hanno anche pensato, hanno pure ipotizzato il piano B e magari pure quello C, ma la verità è che non c’erano, non ci sono e nell’immediato non ci saranno i presupposti per riuscire a realizzare l’evento simbolo della nostra comunità, un appuntamento celebrato e conosciuto in tutto il mondo. Era una missione impossibile, quella di Enzo Ferrandino & company e tale si è rivelata. Una montagna impossibile da scalare, un ostacolo insormontabile, basato su una considerazione abbastanza semplice ed elementare. Sant’Anna, se ci pensiamo, è proprio l’opposto di quanto si possa pensare di organizzare in tempi di covid. Una festa di popolo che raduna decine di migliaia di persone sul piazzale e pontile Aragonese, sugli scogli della Baia di Cartaromana, nello specchio acqueo che circonda il Castello Aragonese. Insomma, più assembramento di così c’è forse solo il San Paolo ai tempi di Diego Armando Maradona.

Nelle stanze dei bottoni si è discusso anche di valide alternative, che però pian piano sono state tutte accantonate. Si era ipotizzato inizialmente di proporre soltanto uno spettacolo di fuochi pirotecnici, ma questo avrebbe potuto richiamare in ogni caso un numero di persone superiore a quanto consentito dalle normative vigenti. E’ stata poi esclusa anche l’ipotesi di organizzare qualche evento a margine, legato a momenti di spettacolo o altro. E anche stavolta le valutazioni sono stati di due ordini di motivi: la prima, legata sempre alla necessità di dover poi contenere il numero di presenti, la seconda che presumibilmente il fascino della Festa non sarebbe in ogni caso celebrato come si conviene. E poi c’è anche un altro aspetto da tenere in debita considerazione. Sia pure con una formula diversa, Sant’Anna meriterebbe l’abito della festa e in questo caso bisognerebbe comunque fare i conti con due ostacoli da non sottovalutare: il primo riguarda le casse del Comune che non godono di ottima salute e che certo non possono permettersi il lusso di investire chissà quali capitali per una manifestazione che risulterebbe in ogni modo “elitaria”, il secondo è che dalla Regione Campania quest’anno certo non arriverebbe il solito (più o meno corposo fa poca differenza) contributo dal momento che eventi e spettacoli sono tuttora “off limits”.

Tuttavia, una cosa è certa. In un modo o nell’altro, Sant’Anna 2021 non può cadere nell’oblio così come accaduto lo scorso anno. Un segno bisogna pur lasciarlo, avranno pensato il sindaco Enzo Ferrandino e il suo vice, Luigi Di Vaia, negli ultimi anni autentica “anima” della Festa. E dopo una lunga e sofferta meditazione, l’idea che sarebbe balenata è di quelle tutto sommato interessanti, anche perché potrebbe servire a cementare rapporti tra uomini e soggetti in prospettiva futura. Dal Comune d’Ischia pare ci sia la volontà di chiamare alle armi una serie di associazioni che negli ultimi anni hanno realizzato le barche allegoriche, protagoniste e simboli assoluti della kermesse. L’obiettivo sarebbe quello di realizzare una sola imbarcazione, col contributo collettivo. Un’opera che resterebbe in bella mostra in mare nella zona di Ischia Ponte o anche a terra e potrebbe essere ammirata da residenti e turisti. Che magari, osservandola, potrebbero provare un pizzico di nostalgia ma anche cominciare a immaginare che nel 2022 – pandemia permettendo, naturalmente – torneremo tutti a riversarci nella baia più bella del mondo. Senza più timore di una parola, assembramento, che della Festa di Sant’Anna è sempre stata un marchio di fabbrica.

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Rossy

Ci mancherai festa di Sant’Anna e i morti ci mancheranno? Sembra che tutto sia finito perché si è ritornati alla normalità. Siamo rimasti in pochi a seguire le regole. La speranza è quella che si torni liberi come prima ma con prudenza e pazienza. Solo allora si potrà procedere all’accensione dei fuochi d’artificio festeggiando tutti insieme.

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