LE OPINIONI

“August blues”

Agosto per molte persone può essere particolarmente difficile da vivere. Virgina Woolf scriveva: “Sì, ma tornare a casa da una vacanza è certo la più maledetta delle cose. Mai mi sono sentita così senza scopo, così depressa. Non riesco a leggere, a scrivere o a pensare. Non c’è crescendo, qui: non c’è culmine. Comodità, sì: ma il caffè non è buono come mi aspettavo. E il mio cervello è spento, non ha letteralmente la forza di sollevare la penna”. Non so a voi, ma questo è quello che mi sta succedendo. I pensieri aumentano, aumentano l’ansia e le preoccupazioni in vista di Settembre, e aumenta quella spiacevole sensazione legata a queste ultime settimane d’estate. Settembre è sempre più vicino e con esso la riapertura delle scuole, degli uffici e il ritorno dei molti impegni e doveri che erano stati messi da parte all’inizio dell’estate.

Secondo Stephen Ferrando, direttore di psichiatria al WestchesterMedical Center, questa atmosfera malinconica che avvolge solitamente il mese di agosto somiglia a quella che si viene a creare con il sopraggiungere del “sunday blues”, cioè la tristezza della domenica sera che segna la fine del weekend e anticipa l’inizio di una nuova intensa settimana. La differenza sostanziale tra il “sunday blues” e l'”augustblues” sta nel fatto che quest’ultimo dura per tutto il mese di agosto e disturba le vacanze di chi non può fare a meno di pensare a tutte le incombenze che dovrà affrontare una volta tornato dalla spiaggia e rientrato in città. Secondo Ferrando, una delle cause che provocano questa malinconia estiva è l’avvertimento di un senso di colpa o insoddisfazione per non essere riusciti a “dare il massimo” durante l’estate, così come impongono alcuni stereotipi legati alle attività “estreme” da fare in questa stagione.

Dato che, non comprendevo la mia tristezza, ho cercato di capire come le persone che mi circondavano stessero vivendo queste ultime settimane e la cosa interessante (oltre agli insulti ricevuti dai miei amici, quando gli chiedevo di soffermarsi sul fatto che le vacanze volgessero al termine) è stata che questo tipo di “malessere” accomuna tutti, tanto quelli che amano l’estate quanto quelli che la odiano: i primi saranno tristi per la fine della loro stagione preferita e si prefigureranno un altrettanto triste ritorno alla routine e al “dovere”, i secondi saranno nervosi perché non vedranno l’ora che la calura e il susseguirsi di cieli sempre uguali passi. Verso la fine dell’estate molte persone sperimentano uno stato permanente di ansia, ipocondria, perdita di sonno o ipersonnia; molte tendono a mangiare di più. Alcuni individui soffrono di sensi di colpa legati al fatto di aver trascorso un lungo periodo di tempo senza lavorare e avvertono la penosa sensazione di non aver compiuto il loro dovere; altri invece si lamentano del fatto che non sono riusciti ad ottenere dalle ferie quello che avevano programmato.

La fine dell’estate è anche il periodo delle idee e dei buoni propositi: “quest’anno mi metto in forma, mi iscrivo in palestra, riprendo gli studi, frequento dei corsi, cambio lavoro…” e chi più ne ha più ne metta. Sia che ci siamo goduti le ferie sia che non ne abbiamo avuto la possibilità, la fine dell’Estate rappresenta sempre un momento particolare che rischia di scuotere un po’ il nostro equilibrio psico-fisico. Qualsiasi sia la vostra situazione abbiate dei buoni propositi: fate delle liste delle cose che vi piacerebbe realizzare e pensate a piani d’azione per farle; ricordate di porvi obiettivi realizzabili e scomponeteli in passi più piccoli da poter fare giorno per giorno e, perché no, iniziate subito a metterli in atto!

Un’altra cosa utile è quella di individuare i momenti della giornata più duri e cercare di “riempirli” con attività che per voi sono piacevoli; anche un’attività fisica che rispetti la vostra condizione fisica può essere d’aiuto a superare questa fase. Se sentite di averne bisogno, prendete piccole pause per riposarvi e per prepararvi al nuovo ciclo che sta per cominciare. Non sentitevi in colpa se avete bisogno di riprendere gradualmente, pianificate, prendetevi del tempo per godere ancora un po’ delle belle giornate e preparatevi come meglio preferite all’inizio delle stagioni più fredde. Ricordate infine, che anche la mindfulness e la meditazione possono aiutarvi molto in questo periodo; se volete saperne di più, chiedetemi pure.

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Liberamente” è curata da Ilaria Castagna, psicologa, laureata presso l’Università degli Studi de L’Aquila, specializzanda presso la Scuola di Psicoterapia Cognitiva Comportamentale di Caserta A.T. Beck

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Tel: 3456260689 Email: castagna.ilaria@yahoo.com

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