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AL MARE CON LA POLITICA DEL RISPARMIO: ISCHTANI E VACANZIERI FELICI DI OCCUPARE LE SPIAGGE LIBERE

 

DI MICHELE LUBRANO

In tempo di continua crisi economica, anche Ischia ne patisce gli effetti, negativi naturalmente, per cui va giustamente di moda la politica del risparmio. Sull’isola non si va per il sottile. Boutique alla moda e stabilimenti balneari sono le attività che maggiormente segnano il passo. Solo i ristorante vanno forte e sono fuori dal coro. Ischitani e turisti si fanno i conti in tasca per vivere la stagione balneare in corso con la dovuta parsimonia. Niente spese pazze e nemmeno svaghi da far soffrire il proprio portafogli. Chi va al mare, ha voglia di spiaggia libera. Non tutti lo fanno, ma buona parte degli ischitani e molti villeggianti, da Ischia a Sant’Angelo evitano la sedia a sdraio, ombrellone e cabina-spogliatoio a pagamento presso stabilimenti balneari organizzati, per utilizzare invece gli spazi di spiagge libere che per fortuna i comuni isolani assicurano alla collettività, mantenendoli lontani dai continui assalti dei privati, pronti ad impossessarsene previo concessione dell’Ente pubblico (il Comune d’ Ischia ha respinto con decisione, nel recente passato, le insistenze dell’Hotel Miramare e Castello per la spiaggia libera del Muro Rotto ). I tratti di spiaggia libera sull’isola sono tanti, per altro anche abbastanza curati dai Comuni che ne detengono la proprietà. Ischia ad esempio, dalla spiaggia di San Pietro a Cartaromana, lungo il Lido e la Mandra, conta 13 spazi liberi sufficientemente capienti per un gran numero di bagnanti. Casamicciola annovera solo 3 spazi, Lacco Ameno 5, Forio 7, Sant’Angelo 2, Barano 4. Questi bagnanti al risparmio, chiamiamoli così, attrezzati di tutto punto, con sedia, ombrellone, materassino elioterapico, palette e secchielli per i bambini occupano con soddisfazione le spiagge libere dell’isola facendo registrare nelle proprie tasche un risparmio complessivo per decine di migliaia di euro al giorno. Il che, se incide negativamente sull’incasso dei titolari degli stabilimenti balneari organizzati, e quindi sull’economia del settore, fa felice di contro chi adotta la linea dello “spendere meno” per far quadrare i propri conti. In ogni modo, al di là di conti e riconti, resta ferma la determinazione degli ischitani, secondo cui è di assoluta priorità la difesa delle spiagge libere intorno all’isola. Bisogna riconosce che nel merito, i Savio, padre figlio, in fatto di lotta per la difesa delle spiagge libere, rappresentano una vera garanzia. Non mollano la presa. E fanno benissimo quando scendono in piazza per difendere e rivendicare diritti a cui i cittadini mai rinunciano.

michelelubrano@yahoo.it

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