CULTURA & SOCIETA'

Al PIDA soluzioni ‘omeopatiche’ per Casamicciola: “Serve una ricostruzione calmierata”

Oggi pomeriggio Marco Imperadori illustrerà futuri possibili (e non utopistici) per l’isola: appuntamento dalle 15 al chiostro di San Francesco, a Forio. Si parlerà anche delle città europee del futuro. Domani il gran finale  

Futuri possibili per Ischia. Oltre le calamità, guardando con rinnovata fiducia alla bellezza del territorio e alla sua resilienza. Sarà affidata a Marco Imperadori, titolare presso il Politecnico di Milano della cattedra di Progettazione e Innovazione Tecnologica presso la Facoltà di Ingegneria Edile-Architettura, a tracciare alcune delle possibili linee guida per il futuro dell’isola.

E sarà, il suo, uno degli interventi di punta della seconda giornata di lavori del Premio Internazionale Ischia di Architettura (PIDA): appuntamento oggi pomeriggio, dalle 15 alle 19, all’interno del chiostro di San Francesco, ex Municipio di Forio, quartier generale di un’edizione straordinaria attraversata da un tema conduttore importante, il futuro delle città europee.

“Svelerò strategie reali e fattibili di ricostruzione con sistemi anti-sismici in acciaio o legno e con densità di ricostruzione calmierata, in particolare nella zona rossa di Casamicciola”, anticipa Imperadori. Soluzioni considerate ‘omeopatiche’, rispetto alla terapia d’urto dell’archistar Fuksas.

Ieri, intanto, dopo i saluti di Giovannangelo De Angelis – che ha aperto i lavori sostenendo l’importanza di un dialogo serio sul futuro delle nostre città, che coinvolga stakeholder e politica – il sindaco di Forio, Stani Verde, ha applaudito al Pida e alla sua funzione critica e costruttiva per il territorio. “Alcuni dei temi di questi giorni sono di fondamentale importanza perché quando parliamo di ecosostenibilità, di cambiamenti climatici, sappiamo che a Ischia dobbiamo coniugare queste cose e questi aspetti con la tutela dell’assetto territoriale”, ha detto. Lorenzo Capobianco, presidente dell’Ordine degli Architetti di Napoli, ha riflettuto sulla trasformazione di Ischia, ringraziano il lavoro delle associazioni sul territorio e in particolare il lavoro “impagabile e preziosissimo” del PIDA. Molto applaudito l’intervento di Stefano Bartolini, professore di economia presso l’università di Siena, che ha parlato del rapporto tra città e felicità: “Se per rendere una città sostenibile, dovessimo renderla più infelice, avremmo un grosso freno alla sostenibilità”.

Importanti le presenze di architetti, pianificatori e pensatori del paesaggio in una tre giorni che oggi entra nel vivo con un panel moderato da Paola Pierotti, direttrice PPAN, al quale interverranno  Bruno Discepolo, assessore all’Urbanistica della Regione Campania (che presenterà il nuovo, discusso piano della ricostruzione) e Carlo De Luca, presidente IN/ARCH Campania, insieme con Luca D’Ambra, che porterà la posizione di Federalberghi Ischia.

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In programma, tra gli altri, gli interventi  degli Maria Pilar Vettori e Emilio Faroldi, che presenteranno un masterplan strategico per Salsomaggiore Terme, e di Matteo Ruta, che parlerà di architettura e comunicazione. Si preannuncia intrigante il dialogo tra Edoardo Miceli e Fernando Guerra, premiato ieri con il Pida Fotografia (da non perdere la mostra antologica allestita al chiostro, e visitabile fino al 20 settembre).

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Tra i super ospiti che saliranno sul palco oggi, il light designer Filippo Cannata – che parlerà di luce del benessere, e ivia Peraldo Matton, dal 2001 direttrice di Elle Decor Italia, magazine internazionale di design e tendenze, arredamento e stili di vita, architettura e arte, a cui sarà consegnato oggi pomeriggio il PIDA Giornalismo. E poi, largo al PIDA Alberghi e SPA: per comprendere come cambia il mondo della ricettività, tema evidentemente caro all’isola. 

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