ARCHIVIO 3ARCHIVIO 5

Buonopane-Abruzzo, il diario di bordo della solidarietà

Chilometri su chilometri macinati tra autostrade, strade provinciali, percorsi di montagna. Strisce carrabili tra le macerie di pezzi d’Italia trasformati in polvere. Qui c’é tutto l’oblio della politica, le disattenzioni dello Stato che dimentica i propri cittadini e parla di solidarietà sotto ai riflettori. In questa parte dello Stivale c’è la sofferenza, il disagio, l’attesa. E proprio qui arriva il cuore di “Fuoristradisti in emergenza”. Quei volontari che viaggiano su quattro ruote motrici e consegnano porta a porta ogni singolo genere di conforto. Ischia ha mostrato il suo lato migliore. E’ Antonio Di Iorio, il giovane baranese, che per primo ha suonato la carica per portare aiuto alle popolazioni terremotate travolte dall’emergenza neve. Questo il diario di bordo dell’ultima missione.

DIARIO. «Siamo partiti come al solito nella notte tra venerdì e sabato alle 2,30 alla volta di Pozzuoli – comincia così il racconto – questa volta Alduccio e Giovanni non sono potuti venire, ci ha accompagnato Michele Scotto e Giuseppe Chiarolanza entrambi della Cicli Scotto, punto di riunione col resto dei “FUORISTRADISTI IN EMERGENZA”  l’area di servizio di Teano, dove abbiamo fatto una sorta di inventario sui beni raccolti tramite le mamme del gruppo “Oltre il cuore” di Buonopane in modo da eseguire una distribuzione equa . Da lì Cassino, Avezzano, L’ Aquila e a proseguire verso Santa Giusta. Le spedizioni non sono facili – sottolinea Di Iorio – pianifichi per giorni il giro con l’assistenza di un gancio locale, ma occhi aperti, molte sono persone che già hanno scorte e infatti così è successo, giunti a destinazione abbiano scorto beni ammassati sotto delle tende, sì, anche queste persone sono disagiate, ma cerchiamo sempre chi non ha nemmeno quello ed è nella disperazione più totale che ti ripaga il sorriso di chi non ha più nulla, cerchi di prepararti sulla missione, ma poi l’impatto è crudo e ostico e la gente sorride, a quel punto ti rendi conto che il dramma è talmente quotidiano che diventa normale per loro».

INCONTRO. «Incontriamo Luciana col marito Antonio – spiega il “fuori stradista isolano” – hanno perso tutto, lavoro, casa e parenti, ma arrivano ad aiutarci, erano le 8.00. Un giro immenso su e giù per le montagne, dove la disperazione che vediamo ci fa ammutolire anche i vhf coi quali ci teniamo in contatto. Su e giù per colli e macerie per portare qualcosa di conforto ai superstiti abbandonati dallo Stato e dai mass media. D’altronde, anche se vedeste quelle cose in tv, non darebbero lo stato reale della situazione. Alle 13.20 andiamo alla tendopoli, dove ci offrono il pranzo. Non sono il tipo da lasciare il piatto a metà, ma l’aria non mi piace, abbiamo sempre difficoltà create non so da cosa con le forze dell’ordine, non carabinieri, polizia, vigili del fuoco, ma altri esponenti i quali, in altre spedizioni, non hanno fatto altro che depredarci per fini esclusivamente personali.  Verso le 16.00 abbiamo svuotato i mezzi coi quali eravamo partiti, quintali e quintali di merce e vestiti resta solo nel cassone del Navara. Il necessario per una famiglia o poco più. Luciana ci invita a prendere un caffè, andiamo da lei, una roulotte a due posti antidiluviana, ci rendiamo conto che ci ha fatto scorrazzare un’intera giornata e lei sta più rovinata di altri, ma ha pensato prima al prossimo. Riforniamo un po’ anche lei, poi ci salutiamo e ci avviamo per tornare a casa a Ischia.

DRAMMA. «Lunedi il tragico epilogo: Antonio si è impiccato .Ci chiama Luciana, una delle poche persone che non ha avuto ancora né il container né l’unità abitativa, ieri, mercoledì, ho contattato un tecnico isolano per vedere che tipo di documentazione occorre per farle installare una casetta in legno, se sarà possibile donargliela tramite la diffusione mediatica del Golfo inizieremo una colletta. Il lavoro iniziato da me, grazie alle mamme di “Oltre il cuore”, per il momento si interrompe, ma riprenderò a novembre. Continuerà Michele Scotto (CICLI SCOTTO)e Antonio Chiarolanza col supporto di “FUORISTRADISTI IN EMERGENZA” e del gruppo Campania».

RINGRAZIAMENTI. «Vorrei ringraziare, a nome delle tante persone soccorse, alcuni collaboratori e finanziatori – conclude Antonio Di Iorio – L’associazione “OLTRE IL CUORE” , la comunità buonopanese per avermi fatto trovare sempre tutto pianificato, le persone dal cuore grande dell’intera isola, Agnese, Maite, Giusy, Carmela, Angelica, la famiglia Sorbo, l’autolavaggio le Ginestre, Dionigi Gaudioso, Alduccio e Giovanni, Salvi Monti per Medmarnavi, La famiglia Scotto per CICLISCOTTO, Michele e Luca di Specialtrans Multiservice, i miei parenti per aver supportato le mie assenze a lavoro Pasquale, Marco e Giovanni. Per chi volesse partecipare alle spedizioni, non occorrono per il momento fuoristrada, quindi potete venire con veicoli normalissimi. Potete contattarmi  al 3297715793 oppure su facebook ANTONIO DI IORIO, troverete l’immagine del logo FUORISTRADISTI IN EMERGENZA. Prossima partenza sabato 11 marzo. Grazie a tutti e aiutiamo Luciana».

Ads

Luigi Balestriere

Ads

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex