CULTURA & SOCIETA'

Giovane, innovativo e social: chi è il turista enogastronomico

Sono motivati e chiedono di conoscere un luogo attraverso il cibo tipico e il vino. Ecco chi sono iWine Travellers

Secondo una ricerca condotta dall’americana World Food Travel Association, sono soprattutto le giovani generazioni a spingersi alla ricerca di mete enogastronomiche, i Millennials in particolare; hanno una propensione alla spesa più alta e condividono le proprie esperienze food &wine sui maggiori social media, Instagram soprattutto. Motivati o generalisti che siano, i turisti enogastronomicioggi sono persone interessate anche agli aspetti culturali del vino e del cibo. E Ischia non si discosta da questo identikit, come spiega Leonardo Polito, presidente della Pro Loco Panza e ideatore della fortunatissima Andar per Cantine, iniziativa che prima di tutti ha dato vita al turismo enogastronomico dell’Isola: «Secondo la nostra esperienza i turisti che ci contattano cercano qualcosa di più che le nostre spiagge, il mare e le terme; vogliono conoscere l’Isola attraverso i suoi prodotti tipici e i suoi vini. Ma negli ultimi anni abbiamo notato l’arrivo di un turista enogastronomico di una qualità molto più alta rispetto alla media, soprattutto nella edizione passata di Andar per Cantine. A volte ci siamo presi qualche rimprovero da persone abituate a tour come quelli in Toscana, o lì dove la situazione organizzativa delle cantine è tutta un’altra storia. Diciamo che la visita alle cantine dei contadini non era proprio quello che si aspettavano ma opportunamente spiegata hanno amato anche questo aspetto dell’Isola. E siamo felici di aver dato vita ai tour enogastronomici che molti Tour Operator adesso ci chiedono e modellano sulla base delle loro richieste ma occorre fare molto di più».Dalle visite di gruppo ai Tour privati, quelli esclusivi, coccolati e viziati da Marianna Polverino, guida ambientale escursionista specializzata che unisce la visita di splendidi paesaggi alle realtà vitivinicole dell’Isola:«Mi trovo spesso in Costiera Amalfitana o a Capri con clienti stranieri che mi guardano perplessi quando parlo di Ischia e del suo vino, dei premi che continuamente riceviamo e della storia millenaria alle nostre spalle. Questo alimenta la loro curiosità e il richiamo del vino, le cantine e le origini geologiche portano finalmente sulla bocca dello straniero la parola Ischia (quando riesce a pronunciarla bene)».Sulla necessità di rivolgersi a personale specializzato e non improvvisato, siamo tutti d’accordo. Intervistati, i Wine Travellers hanno lamentato l’insufficienza di informazioni e servizi: «Sono convinta – continua Marianna –che la figura della guida specializzata e che vesto con passione deve servire proprio a tessere una rete che unisca realtà d’eccellenza piccole e grandi ma di qualità, al turista – viaggiatore che viene per esplorare ma non sa bene come muoversi. Questi si dividono spesso in due tipologie: quello che non è mai venuto a Ischia e non sa minimamente cosa loaspetta e quello che invece torna per scoprire ciò che ignorava si potesse fare la prima volta che è venuto, Queste due figure convergono in un’unica questione: la mancanza di una comunicazione efficace ed efficiente».

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