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Al Vatoliere l’unica Chiesa dedicata al grande Patrono Vescovo

Molto formativo Triduo di preparazione nei festeggiamenti in onore di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori al Vatoliere (unica Parrocchia dedicata a questo Santo), frazione di Barano d’Ischia posta su un suggestivo ampio cratere chiamato “cosso” e che nei registri parrocchiali è nominata anche Crateliere. Il triduo è cominciato, come ogni anno, il 28 luglio scorso sino alla solennità del 1° agosto e alla reposizione della Statua del Santo napoletano giovedì 2 agosto. Ad annunciare la Parola di Dio don Andrea Ciervo (compagno di studi del bravo Parroco don Marco D’Orio), proveniente proprio dalla diocesi di Sant’Agata de’ Goti ove Sant’Alfonso Maria de’ Liguori fu Vescovo dal 1762 al 1775, carica alla quale fu nominato da Papa Clemente XIII contro la sua volontà e che poi fu costretto a lasciare per problemi di salute, perché soffriva di una forma di artrite che gli incurvò la spina dorsale. Fu proclamato dottore della Chiesa (doctor zelantissimus) nel 1871 dal Beato Papa Pio IX. Di nobile famiglia Alfonso Maria de’ Liguori era nato a Napoli il 27 settembre 1696, primo di otto figli di Giuseppe Liguori e della brindisina Anna Maria Cavalieri. D’ingegno acuto a soli dodici anni s’iscrisse all’Università di Napoli e quattro anni dopo conseguì il dottorato in diritto civile e canonico, dopo aver anche sostenuto un esame col grande filosofo e storico Giambattista Vico. Una dura sconfitta nella sua carriera professionale di legale fece maturare in lui la consacrazione al Sacerdozio che avvenne il 17 dicembre 1726, all’età di trent’anni, nonostante la contrarietà del padre. Durante il terremoto a Foggia si recò in Capitanata ed a 36 anni lasciò definitivamente Napoli ritirandosi a Scala (in provincia di Salerno) e poi a Liberi (Caserta) ove fondò l’ordine dei Redentoristi. Geniale compositore, Sant’Alfonso è l’autore del celebre canto natalizio “Tu scendi dalle stelle”. Famosi sono gli eventi della sua miracolosa bilocazione a Roma per assistere Papa Clemente XIV che stava morendo. Alla fine si trsferì nella casa dei Redentoristi a Pagani ove morì il 1° agosto 1787 e l’urna contenente le sue Reliquie sono state sulla nostra isola da 19 al 29 maggio 2013 in occasione del 50° anniversario di fondazione della rettorìa della Chiesa di S. Alfonso al Vatoliere (1963-2013) ed il 25° di ordinazione sacerdotale del Parroco don Aniello Pascale. La Chiesa fu dedicata a S. Alfonso secondo la bella volontà del generoso e pio donatore del terreno che si chiamava appunto Alfonso Marna. La solennità al Santo è stata arricchita dall’intervento del grande Vescovo d’Ischia Pietro, che ha rinnovato la Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria e che vi ha celebrato la S. Messa alle ore 19 del 1° agosto, ricordando, tra le opere di teologia, apologetica, dogmatica e ascetica del Santo, il notissimo volume “Le glorie di Maria”, che fanno di S. Alfonso Maria de’ Liguori napoletano il San Luigi Maria de Montfort francese, Santi ispiratori della Chiesa mariana per eccellenza.

*Pasquale Baldino – Responsabile diocesano Cenacoli Mariani, docente Liceo, poeta (e-mail: prof.pasqualebaldino@libero.it)

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