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Alimenti Ue tra i rifiuti di Fondobosso, è giallo

I Verdi di Ischia hanno individuato dei sacchi dell’immondizia ricolmi di cibo, tra cui anche molte confezioni marchiate FEAD, alimenti che l’Unione Europea destina come aiuto agli indigenti. Chi e perché ha gettato quei preziosi prodotti?

Uno schiaffo alla miseria. Uno sfregio a quelle famiglie che proprio non riescono ad arrivare alla fine del mese e che hanno persino difficoltà a mettere il piatto in tavola. Nella serata di mercoledì sono stati ritrovati a Fondobosso due grossi sacchi dell’immondizia. All’interno non rifiuti, ma generi alimentari, consumabili e non scaduti, destinati alle persone con difficoltà economiche. Pasta, passate di pomodoro, latte, riso, spezie.

Alcuni con confezioni classiche, come è possibile trovarli al supermercato, altri invece con il marchio della UE, del fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD). “In caserma – ha dichiarato Mariarosaria Urraro dei Verdi che ha scoperto le buste – abbiamo donato 25 pacchi di pasta marchiata Aiuto FEAD Comunità Europea a due responsabili della Caritas diocesana di Ischia. Purtroppo sono andati persi 7 pacchi di pasta FEAD e altri 4 di altri marchi, oltre a diverse confezioni di spezie e aromi. Ci sono rimasti 11 pacchi di pasta e una confezione di scaglie di cioccolato per pasticceria che doneremo a una mensa per i poveri di Ischia o Napoli. Il nostro rammarico è che del cibo buono, acquistato anche con i soldi dei contribuenti, sia stato gettato come un rifiuto, mentre ci sono tante persone al mondo che patiscono la fame. È davvero uno schiaffo alla miseria”.

Cosa ci facevano degli alimenti gettati a Fondobosso, trattati come generici rifiuti? Perché non erano sulle tavole di chi sull’isola ha bisogno di assistenza, persino alimentare? Cosa e chi ha spinto a liberarsi di quel prezioso carico di cibo gettandolo in strada come fosse un rifiuto da far arrivare in discarica e non nelle dispense delle famiglie che hanno bisogno di assistenza persino per mangiare? Una serie di interrogativi cui sono chiamati a rispondere le forze dell’ordine è stato consegnato da parte di Mariarosaria Urraro, del partito del sole che ride, il contenuto dei sacchi neri per dare modo anche ai Carabinieri di constatare quanto accaduto. Alimenti che, una volta raccolta la denuncia, verranno consegnati alle associazioni di Casamicciola che da sempre si occupano di dare una mano alle famiglie bisognose dell’isola, che nonostante le apparenze, non si contano.

Anche a Ischia le famiglie che non riescono persino a mangiare sono numerosissime. Quella che all’apparenza può sembrare un’isola felice e ricca nasconde sacche di disagio davvero profonde. Un fenomeno che si annida nelle zone più periferiche dell’isola, ma anche a pochi passi dal centro dove l’altra faccia di un’isola abituata all’opulenza dell’ospitalità deve fare i conti con indigenza e povertà assoluta. Tentano di porre un freno a questa emergenza alcuni importanti presidi anti-povertà, in prima linea la Caritas, ma anche altre importanti attività nate dal buon cuore di chi nel tempo libero si occupa di dare una mano a chi si trova in difficoltà economiche tali da non potersi permettere nemmeno di mangiare. Tentano di arginare questo fenomeno di emarginazione la Mensa del Sorriso di Casamicciola, dove ogni sera vengono serviti piatti caldi per i bisognosi e anche la Catena Alimentare della compianta Nunzia Mattera che ancora, alimentata anche dal ricordo della sua fondatrice, continua ad aiutare decine di famiglie bisognose.

Davvero un paradosso. Ci sono i supermercati dove viene destinato un carrello della spesa al buon cuore di chi vuole donare qualcosa, anche solo un pacco di pasta. Ci sono volontari che si danno da fare per combattere la povertà isolana con il proprio impegno, distribuendo cibo e cucinando per chi non ha possibilità nemmeno di sfamarsi. E poi, in strada si trova cibo pronto da essere consumato, trattato come un generico rifiuto.

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Rossy

Ben detto, all’apparenza Ischia può sembrare un’isola felice, solo all’apparenza purtroppo. Chi avrà fatto una cosa simile? Il mistero verrà risolto? Mah, chi lo sa. Forse la persona veramente era intenzionata ad aiutare il prossimo ma agendo così non mi pare proprio. Prodotti alimentari non vengono messi in un sacco nero della spazzatura e buttati per strada. Spero solo che la persona in questione un giorno non debba cercare aiuto per mettere il piatto in tavola, solo allora potrebbe capire cosa si prova.

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