Alina Monti, la cantante ischitana nata a Leopoli «Della mia Ucraina ricordo la neve, in Fly ci sono libertà e pace»
È on line da pochi giorni e già ha raccolto consensi dal pubblico così come dalla critica. Di tratta del disco “Fly” di Alina Monti, nata a Leopoli, la città più a Est dell’Ucraina, al centro in questi giorni di cronache di guerra, a seguito dell’invasione russa cominciata il 24 febbraio scorso, ma vissuta a Ischia. Il brano della 25enne ischitana parla di uno stato di confusione mentale e allo stesso tempo della voglia di impegnarsi per raggiungere i propri obiettivi. È capitato a tutti di sentirsi confusi con sé stessi o con le proprie scelte di vita e di trovarsi in un limbo di pensieri negativi che peggiorano la situazione. La canzone si intitola ”Fly’, proprio perché come un uccello che si libra libero in cielo così nella vita bisognerebbe liberarsi dalle proprie catene mentali, trovare il coraggio e la forza di spiccare il volo e superare quei limiti che spesso noi stessi rinunciamo a superare.
Alina Monti nata nel 1997 proprio a Leopoli, città in queste ultime settimane diventata tristemente nota per i combattimenti e la resistenza del popolo Ucraino, è cresciuta sull’isola di Ischia. In un’intervista a sky tg 24 l’artista ha raccontato come la «madre si è trasferita in Italia e si è sposata con un ischitano; successivamente mi ha portato lì e sono contenta che il mio destino ha segnato questa via». Alina Monti, dopo l’incontro con Massimo Buonomo della VademaMusic diventato il suo agente, ha intrapreso la carriera da professionista con il produttore Stefano Di Meglio, grazie al quale ha iniziato a proporre il proprio talento, misurandosi in un genere musicale, l’elettropop, che per stile e contenuti ricorda quello della berlinese Clara Hill, una delle grandi rappresentanti del collettivo Jazzanova che ha segnato un’epoca nell’ambito della musica elettronica europea. Alina ha raccontato anche il suo rapporto con Leopoli. «Nonostante abbia vissuto lì solo fino a cinque anni – ha detto – ho tanti ricordi della mia infanzia, quello più vivo riguarda la neve: mi manca molto, mi mancano le mie giornate sullo slittino o anche a sciare. Con la neve avevo un rapporto speciale».