Alla Molara strade in tilt, colpa delle auto in sosta selvaggia

Automobilisti parcheggiano le vetture a ridosso dell’ingresso di via Schiappone rendendo difficoltoso l’ingresso nella strada residenziale. Come al solito in strada regna l’inciviltà

Traffico rallentato alla Molara. La colpa? Sicuramente delle troppe auto che si muovono sulle strade dell’isola, questa ormai è una piaga ben conosciuta. Ma una parte di responsabilità ce l’hanno anche coloro che aggiungendo disagio a disagio parcheggiano le auto lì dove proprio non dovrebbero. E non parliamo delle numerose autovetture che dai Pilastri fino a Barano e oltre rimangono in sosta sul ciglio della strada, riducendo, e non di poco, la larghezza delle strade percorribili. Questo è un problema che si risolve soltanto convincendo le persone a rinunciare alle proprie autovetture o creando ulteriori aree di sosta, una filosofia non proprio in linea con un’isola che fa dell’ospitalità e la volontà di essere quanto più green possibile, il principale obiettivo per attirare l’interesse degli ospiti che scelgono di passare il proprio tempo libero sull’isola.

Ad aggiungere disagio sono quegli automobilisti che parcheggiano in aree che danno molti problemi agli altri proprietari di vetture che si trovano così costretti a fare i conti con difficoltà oggettive in manovre altrimenti semplicissime. Succede ad esempio alla Molara e precisamente nei pressi dell’imbocco di via Schiappone, la strada che conduce verso il santuario di Montevergine. Alcune auto parcheggiate a ridosso dell’ingresso causando grave difficoltà a chi entra o esce dalla stretta strada a percorrere la strada. E pensare che la presenza di un dissuasore, posizionato proprio per eliminare il problema, non scoraggia chi puntualmente continua a parcheggiare l’auto dove non dovrebbe.

L’amministrazione il suo ruolo l’ha ricoperto, rimane un inciviltà di fondo che costringe decine e decine di automobilisti a destreggiarsi in manovre davvero pericolose. Soluzioni? Oltre ad appellarsi al senso civico dei singoli non rimane che chiedere alla Polizia Municipale una maggiore attenzione per fronteggiare questa deriva, che rallenta la circolazione ed esaspera gli animi.

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