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Alla riscoperta del termalismo con la Mostra ‘Aqva d’Ischia’. Giappone il paese ospite

Dal 7 al 9 maggio una tre giorni (a ingresso libero) ricca di esposizioni, spunti, workshop, letture e sollecitazioni su una delle risorse più antiche e sottostimate del territorio. Il taglio del nastro al Parco termale Negombo alla presenza di istituzioni e di una delegazione nipponica. Coinvolte nel progetto tutte le scuole superiori isolane

Il patrimonio culturale fondato sulle sorgenti e le acque termali dell’isola d’Ischia è rappresentato dalla straordinaria compresenza di natura, storia, paesaggio, tradizione, architettura, virtù e pratiche curative delle acque. Parchi e stabilimenti costituiscono parte integrante del nostro territorio e della nostra economia, da lunghi decenni luoghi privilegiati dove trovare il benessere fisico e quello mentale. Il termalismo come straordinaria forma di terapia fin dagli antichi romani. L’acqua, d’altro canto, è un elemento fondamentale per la nostra salute e il nostro equilibrio, componente principale del nostro corpo e della natura. E l’isola d’Ischia è ricca di sorgenti termali, ognuna con le proprie peculiarità ma tutte ugualmente benefiche. Un patrimonio di conoscenze, dunque, da riscoprire, valorizzare e offrire al mondo.

La Mostra internazionale “Aqva d’Ischia”, giunta alla seconda edizione e inaugurata lunedì pomeriggio al parco Negombo di Lacco Ameno, consente al visitatore di compiere un viaggio a 360 gradi alla scoperta di questa straordinaria risorsa del sottosuolo su cui si sviluppa il termalismo. Un progetto promosso dalla Proloco Lacco, coordinato da Catrin Cigliano, sostenuto dal Comune di Lacco Ameno (insieme a tanti sponsor privati) ma soprattutto realizzato e illustrato in video e pannelli da quattro scuole secondarie del nostro territorio: il Liceo Statale Ischia, l’ITS “Enrico Mattei”, l’IPS “Vincenzo Telese”, l’IIS “Cristofaro Mennella”.

Al taglio del nastro tanti ospiti istituzionali (dal sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale al presidente di Federalberghi Ischia Luca d’Ambra al Presidente dell’Associazione Termalisti Isola d’Ischia Giuseppe Di Costanzo), ma soprattutto centinaia di studenti isolani che hanno passato gli ultimi mesi appassionandosi a un percorso didattico di ricerca, studio e approfondimento per la preparazione di un Mostra che vuole soprattutto lanciare un messaggio di (ri)scoperta e (ri)valorizzazione delle acque ischitane. Se per più di un secolo siamo stati leader europei per il termalismo terapeutico, quindi fanghi e bagni termali, adesso è giunta l’ora di declinare queste pratiche in chiave di benessere e wellness, offrendo un’esperienza emotiva e culturale completa per ogni clientela: dalle attività del mattino, con il risveglio muscolare, alla proposta enogastronomica e cura dell’alimentazione, fino alla conoscenza scientifica e archeologica.
Dal 7 al 9 maggio una tre giorni (a ingresso libero) ricca di novità, spunti, workshop (uno a cura di Valerio Galasso, Direttore scientifico delle Terme della Regina Isabella, l’altro coordinato dall’AMP “Regno di Nettuno”) letture (presente uno stand di pubblicazioni Imagaenaria sul tema) e sollecitazioni, soprattutto a quegli operatori a cui spetta formulare proposte turistiche in grado di offrire bellezza e opportunità della terra ischitana a tutto tondo.

«Per questa seconda edizione – spiega Catrin Cigliano – abbiamo previsto più sezioni, a partire da quella storica curata dalla prof.ssa Annunziata Berrino, docente di Storia contemporanea all’Università Federico Secondo di Napoli. E poi una sulla geologia, curata dallo geologo Mario Di Meglio e focalizzata sulla natura vulcanica di due dei luoghi più conosciuti della nostra isola: il porto di Ischia e il Castello Aragonese. Una mostra più ricca, bella, completa con una sezione tutta dedicata al paese ospite dell’edizione 2019: il Giappone.»

Un mercato turistico, quello del Paese del Sol Levante, che, se affrontato senza pregiudizi, può dare tante soddisfazioni soprattutto a quelle aree italiane rimaste più ancorate alle radici, che meglio sono riuscite a preservare un patrimonio storico-culturale, oltre che paesaggistico. Un capitale prezioso come il termalismo, ad esempio, conta moltissimi estimatori in Giappone e può dare ottimi risultati se gli operatori riusciranno a presentarlo con entusiasmo e proposte di qualità. Il paese asiatico, al secondo posto nella classifica mondiale con maggiore affluenza turistica termale, è

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caratterizzato da un alto tasso di eruzioni vulcaniche. Condizioni favorevoli per lo sviluppo di una ricca tradizione di bagni pubblici che affonda le sue radici nel bisogno d’igiene della popolazione nipponica. Parliamo ovviamente degli onsen, l’equivalente delle nostre stazioni termali. Sono ben ventisettemila le fonti di acqua calda del Sol Levante, immerse nella natura, curate con rispetto e dedizione. Un incanto da vivere in ogni stagione dell’anno, a patto di conoscere le regole che caratterizzano il galateo termale giapponese (rigorosa separazione tra maschi e femmine, nudità assoluta, niente tatuaggi). Ne hanno parlato alla folta platea di lunedì pomeriggio sia gli studenti del Liceo, sia il dott. Federico Boccellato insieme alla dott.ssa Maiko Zenki, responsabile dell’Ufficio Turismo presso l’Ambasciata del Giappone a Roma.

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«Il mercato turistico giapponese – ha dichiarato Vincenzo Morgera, Presidente della Proloco Lacco Ameno – è quasi del tutto sconosciuto sull’isola d’Ischia. Ecco perché ci auguriamo che il nostro territorio, le sue bellezze e la grande ricchezza anche culturale venga conosciuta nel Paese del Sol Levante. Speriamo che proprio attraverso il confronto con queste società così diversi da noi possiamo prenderci degli spunti per migliorare le nostre lacune nel settore termale. Ritorniamo allo spirito originario della nostra iniziativa: “Aqva d’Ischia” vuole essere un’opportunità, un invito alle amministrazioni comunali e agli imprenditori a rivalutare una risorsa dalle potenzialità straordinarie come il termalismo. Un mondo che siamo orgogliosi di mostrare in questi giorni alla delegazione giapponese, insieme ad altre eccellenze dell’isola d’Ischia: i Giardini La Mortella, Sant’Angelo, il Museo Pithecusae, i nostri straordinari paesaggi e l’enogastronomia.»
E proprio per l’enogastronomia sono scesi in campo gli studenti dell’IPS ‘Vincenzo Telese’ di Ischia con un Power Point sull’arte culinaria giapponese. «In realtà tutti gli indirizzi del nostro istituto sono stati coinvolti per questa seconda edizione della mostra» ha spiegato la prof.ssa Carmen De Simone. «Dall’Indirizzo turistico e Accoglienza alle classi di Pasticceria fino alla Sala e Bar. Inoltre abbiamo una risorsa interna ‘speciale’: l’alunna Alice Florio di madrelingua giapponese che insieme a sua madre ci aiuterà a comunicare meglio con la delegazione ospite della Mostra. Coordinati dal professore di pasticceria Armando Ambrosio, i nostri studenti hanno preparato una Torta Charlotte con panna e frutti di bosco, una Torta Caprese e altri dolci della nostra tradizione. E’ la nostra prima partecipazione a questo progetto, i ragazzi si sono dimostrati subito entusiasti, hanno dato il massimo sempre per il forte senso di accoglienza che contraddistingue il nostro istituto».

Prima del taglio del nastro sono stati molteplici gli interventi delle scuole coinvolte sul paese ospite di questa seconda edizione. Gli studenti del “Mattei” di Casamicciola, coordinati dai docenti Maria Di Meglio, Camilla Conte, Virginia d’Oranio, Francesco Faglia , Giuseppe D Scala e Salvatore Ascanio e Paola Battipaglia, hanno fornito un ampio ritratto del Giappone sotto l’aspetto economico, commerciale e produttivo, oltre a un interessante focus sull’architettura e le costruzioni giapponesi antisismiche, illustrando caratteristiche, modalità, tecniche e cultura di costruzione e ricostruzione in un paese fortemente tellurico.
Dal Liceo Classico ancora un intervento sulla letteratura giapponese, mentre agli studenti del Cristofaro Mennella è toccato parlare delle innovazioni tecnologiche in ambito navale e del turismo giapponese nel duplice aspetto di incoming e outgoing. Il turista giapponese  – lo conferma anche la delegata Maiko Zenki – è quello che viene in Italia con la disponibilità di spesa più elevata. Cerca l’arte, la cultura, lo shopping, l’enogastronomia e il relax delle terme. Predilige un livello di servizio alto, ama il calore e la spontaneità degli italiani, si lamenta dei trasporti (ritardi e disservizi) ed è timoroso di subire truffe o addebiti ingiustificati.

Ancora agli studenti isolani, nei giorni della Mostra, è affidato il compito di comunicare ai visitatori italiani e internazionali le caratteristiche del termalismo nazionale e locale con la specificità, unica al mondo, dell’isola d’Ischia e delle sue fantastiche sorgenti. Aqva d’Ischia 2019 è visitabile al Parco Negombo di Lacco Ameno dalle ore 9 alle 13 (per le scuole), dalle 15 alle 18.30 (per il pubblico). Ad accogliere i visitatori anche le opere dell’artista Felice Meo. Una farfalla in volo e due ippocampi, sintesi perfetta del cielo, del mare e della terra del nostro paese.

Foto Franco Trani

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