CRONACA

Morte di Sara, scatta la catena della solidarietà

Amici della giovane madre scomparsa dopo aver dato alla luce una bimba a Rizzoli si sono attivati per coinvolgere tutti coloro che vogliono fare donazioni utili

L’intera isola è ancora scossa dalla tragica scomparsa della giovane Sara Castigliola, proprio quando aveva appena dato alla luce una bimba, ma la solidarietà si è già messa in moto. Su alcune chat è infatti apparso il messaggio di un’amica, che invitava chi volesse a fare donazioni utili alla neonata rimasta senza mamma: «La famiglia ancora non ha chiesto nulla “ad estranei” – si leggeva nel messaggio – ma solo ad amici stretti. Riguardo alla situazione della mamma venuta a mancare qualche giorno fa al Rizzoli dopo il parto, ha lasciato una bimba in difficoltà, ovviamente. Se qualcuno dovesse avere cose da neonata da poter donare, sarebbero, mi dicono, bene accette. Così come latte e tutto quello che serve in questi casi». Tuttavia, una congiunta della povera Sara aveva poi voluto precisare che «noi come famiglia di Sara Castigliola siamo venuti a conoscenza di un messaggio di cui non sapevamo nulla e che sta girando su whatsapp e altri social in cui si chiede di effettuare una raccolta a beneficio della bambina per presunte difficoltà. Pur ringraziando per il gesto sicuramente frutto di buone intenzioni, precisiamo che la famiglia non ha chiesto nulla di tutto questo».

Precisazione che a sua volta aveva indotto la promotrice dell’iniziativa di solidarietà a specificare che quest’ultima era stata varata spontaneamente, vista l’amicizia che la legava a Sara, e che sta coinvolgendo tante persone che sono rimaste colpite dalla disgrazia e che sono desiderose di fare qualcosa di utile. Una annotazione che ha ricevuto il plauso della congiunta, la quale sui social ha spiegato: «Nel rispetto e nella nostra dignità e di tutti quelli che stanno collaborando per noi, ringraziamo di cuore tutti coloro che vogliono nel loro piccolo dare una mano precisando che non sono iniziative che sono partite dalla mia famiglia, bensì da coloro che hanno conosciuto mia sorella e da coloro cui la storia ha toccato. Ringraziamo la comunità di Ischia che sta facendo del suo meglio per farci sentire il loro calore anche da lontano. Ribadisco, le persone che si stanno impegnando in tutto ciò lo hanno fatto di loro spontanea volontà senza interpellare in alcun modo la famiglia, un’iniziativa partita dal loro cuore a cui siamo veramente grati». Precisando che il primo messaggio era stato probabilmente frainteso, la donna ha sottolineato che tutto ciò che i gruppi, le associazioni e tutti quelli che stanno interagendo con la famiglia lo stanno facendo per loro volontà: «Ne siamo eternamente grati, e apprezziamo il gesto senza alcun tipo di disprezzo o altro, anzi il messaggio è stato scritto con un grande senso umano e una grande benevolenza nei nostri confronti».

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