CRONACAPRIMO PIANO

«Fitto casa a Ischia», ma si tratta di un “pacco”

Su web e social spunta un immobile da locare nel borgo antico di Ischia Ponte nel periodo estivo, con l’annuncio pubblicato da un profilo palesemente falso. La proprietaria della casa si accorge del raggiro e lancia l’allarme evitando di versare somme a titolo di acconto. Il decalogo per evitare di rimanere vittime di truffe

A guardarlo si presenta pure bene, ma in casi del genere in fondo questa rappresenta una prassi consolidata. Si fa chiamare Raffaele Ursono, ma in realtà chissà qual è la sua identità. La sua “professione” (e tra un attimo capirete perché debitamente tra virgolette) è quella di fittare case in fitto per il periodo estivo. Già, case, perché ci risulta davvero difficile immaginare che quello che abbia messo in atto fingendosi proprietario di un’immobile ubicato sulla nostra isola possa rappresentare un caso sporadico o la classica goccia nell’oceano: è verosimile pensare che il soggetto in questione abbia messo su una di quelle “catene criminose” che spesso in primavera fanno piangere lacrime amare a coloro che cercano l’occasione con una casa da fittare a buon mercato per un periodo di villeggiatura nel periodo estivo. Nella speranza che muoversi con debito anticipo possa tornare utile ad evitare l’immancabile salasso. Ma torniamo al nostro uomo, che ha diffuso un messaggio facendolo girare sui social ed avendo la perspicacia di veicolarlo anche su una serie di gruppi particolarmente seguiti da persone non residenti a Ischia ma particolarmente affezionate all’isola. L’uomo di fatto sta diffondendo da diversi giorni una serie di foto che ritraggono in più punti interni ed esterni un appartamento ubicato nell’incantevole borgo antico di Ischia Ponte: il sedicente Ursono se ne dichiara proprietario e manifesta la sua disponibilità a fittarlo, rimandando gli interessati ad un numero di telefono cellulare da contattare attraverso whatsapp. Qui si dice disponibile a fornire ulteriori informazioni ma naturalmente – è facilmente intuibile, trattandosi di un film già visto – anche a chiedere un acconto per poter bloccare l’immobile prima di concludere la trattativa con terzi.

L’imprudenza del truffatore di turno è stata quella di far girare le foto dell’abitazione anche su profili molto frequentati da cittadini ischitani e questo a un certo punto ha messo in guardia la vera proprietaria che ha riconosciuto casa sua nelle foto e sia letteralmente sbalzata quando si è reso conto che qualcuno voleva mettere in fitto ciò che non gli apparteneva neanche lontanamente. Si tratta di Roberta Waschimps che stavolta gli strumenti social li ha utilizzati nella maniera migliore ossia per mettere in guardia gli internauti da una possibile truffa. Ecco cosa ha scritto testualmente: “Attenzione, c’è uno che affitta casa a Ischia Ponte, invita le persone a mandargli acconto in cambio di video della mia casa di cui ovviamente non ha l’autorizzazione! Chiede 250/300€ di acconto e per agosto 3700€. Ha questa foto sul profilo (quella che vedete in pagina, ndr) , rubata da qualcun altro certamente e invita a chiamarlo su un cellulare chi sa di chi. Non mandate acconti per nessun motivo. il nome rubato ad altri è Raffaele Ursono e la foto è questa. Se ci chiama sul profilo di whatsapp ha quell orologio verde”. Insomma, per fortuna la vera proprietaria dell’immobile in questione ha avuto la prontezza di riflessi di mettere tutti in stato di allerta, ma non è certo la prima volta che Ischia è teatro di truffe del genere negli ultimi anni, ed è ovviamente comprensibile visto che parliamo di una località turistica abbastanza rinomata e ricercata soprattutto nel periodo di alta stagione ma non solo.

Molti infatti sono stati gli episodi che da queste parti sono assurti agli onori della cronaca e che hanno rappresentato veri e propri raggiri perpetrati a danno di ignari ma spesso anche poco avveduti turisti. Molti ricorderanno ancora la disavventura, giusto per citare qualche esempio, patita da una comitiva di ragazzi che ovviamente sul web aveva fittato presso un B&B ischitano, salvo accorgersi una volta giunti a Ischia che si trattava di una truffa dal momento che l’alloggio che gli era stato indicato era in realtà una privata abitazione. Il caso di specie rimbalzò agli onori della cronaca anche per il nobile gesto degli agenti del commissariato di polizia di Ischia che dopo aver letto il dispiacere negli occhi dei ragazzi (che, raggirati, sarebbero stati costretti a fare ritorno in città) si misero all’opera trovando loro un posto libero in un hotel dove ospitarli. Di recente la Polizia Postale e delle Comunicazioni ha ha deciso di avviare una campagna “per aiutare i meno esperti a riconoscere e stare alla larga dai tentativi di raggiro più diffusi, individuando i profili più comuni dei truffatori e i consigli per smascherarli”. In particolare, sono state evidenziate le situazioni di contrattazione a cui fare attenzione e sono stati sottolineati i consigli per non farsi ingannare.

Il consiglio principale è quello di diffidare da chi propone affitti sui social, su siti di annunci di seconda mano o portali immobiliari e poi chiede di trasferire la trattativa su un altro portale, come ad esempio Airbnb. Il rischio è che venga condiviso un link ad un sito fasullo. Ma anche le e-mail con il logo della piattaforma devono destare sospetto, questo perché “non è detto che siano autentiche ed è sempre bene non aprire i link allegati, ma accedere al servizio richiesto digitando direttamente la Url nella barra degli indirizzi del browser”. Bisogna poi ricordare che le prenotazioni si concludono solo dal sito o dall’app: se l’e-mail include la richiesta di un bonifico bancario, si tratta di una truffa. Bisogna poi insospettirsi se le comunicazioni avvengono via e-mail oppure tramite WhatsApp, qualcosa non torna. È bene diffidare da chi propone di lasciare il portale per accordarsi privatamente con la promessa di uno sconto: è il preludio ad una richiesta di bonifico. Se si esce dalla piattaforma ufficiale, l’utente non sarà tutelato dalle garanzie della stessa. Bisogna quindi restare nella chat dell’applicazione e segnalare i comportamenti sospetti al servizio clienti. Quando si prenota tramite la piattaforma Airbnb, non bisogna fidarsi di chi propone di inviare una caparra. Questo perché i pagamenti devono avvenire esclusivamente attraverso carta di credito sul sito. Airbnb trattiene l’intera somma dalla carta e la inoltra all’host solo 24 ore dopo l’avvenuto check-in, dando il tempo di arrivare a destinazione e verificare che la casa sia esattamente come pubblicizzata.

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