CULTURA & SOCIETA'

All’Istituto “C. Mennella” la presentazione del progetto Ulisse del Rotary Club Ischia

L’incontro, organizzato come una sorta di orientamento scolastico post-diploma per gli studenti, ha visto la presenza di relatori che hanno parlato degli ITS e delle loro offerte formative

Continuano gli eventi organizzati dall’Istituto “Cristofaro Mennella” in favore dei più giovani. E questa volta si è cercato di porre l’attenzione sul loro futuro lavorativo in tempi di estrema incertezza come quelli che stiamo vivendo. Dipanare l’intricata questione del post-diploma non è semplice, ma i ragazzi, le scuole, il mondo dell’associazionismo e del lavoro devono fare la loro parte ed è per questo che è sorta l’esigenza di dare vita a un incontro di orientamento voluto fortemente dal Rotary Club Isola d’Ischia e dall’Istituto “Cristofaro Mennella”, in particolare dalla preside Giuseppina Di Guida.

E così, alla presenza di alcune classi, hanno preso la parola molti relatori che hanno posto l’accento su come il Rotary Club possa aiutare i più giovani con il cosiddetto progetto Ulisse. Ma di cosa si tratta? Come si può leggere sul sito del progetto stesso, parliamo sostanzialmente di un programma che intende mettere le risorse dei rotariani a sistema con quelle di Atenei, Enti, Associazioni di categoria e Strutture in Italia e all’estero in grado di offrire ai giovani la possibilità di perfezionare la loro formazione tecnico-professionale attraverso tirocini, praticantati, stage, master, borse di studio e offerte di lavoro in Italia e all’estero. La mission è quindi quella di aiutare i ragazzi nel percorso della loro formazione scolastica e professionale creando, ove possibile, le condizioni per la loro permanenza o per il loro rientro in Campania. L’incontro, tenutosi nell’auditorium dell’Istituto Mennella in via Michele Mazzella, ha visto diversi interventi tutti diretti dal moderatore Vincenzo Acunto del Rotary Club Isola d’Ischia che ha voluto cominciare tracciando qualche linea storica dell’associazione: «Il Rotary Distretto 2101 è un’organizzazione di service che esiste su quest’isola dal 1988. In questi 34 anni si sono verificati tanti cambiamenti e un fenomeno che ho avuto modo di osservare è quello dei giovani che dopo la scuola lasciano Ischia per cercare fortuna altrove. Il progetto Ulisse, al netto delle difficoltà, cerca di contrastare questa realtà e ha lo scopo di riportare a casa i tanti ragazzi che sono dovuti andare via, mettendo a loro disposizione strumenti validi per il proprio futuro lavorativo».

Presente anche Vincenzo D’Elia, assistente del governatore del Rotary Club Napoli nord. Il dibattito è poi proseguito con Celestino Vuoso, presidente Rotary Club Isola d’Ischia che ha parlato degli ITS (Istituti Tecnici Superiori) e del loro ruolo: «In Italia questi istituti non vengono valorizzati a dovere, mentre potrebbero essere una formidabile realtà per formare i più giovani, dando loro la possibilità di inserirsi nel mondo lavorativo. In tutta Italia ci sono aziende che chiedono agli ITS personale formato, principalmente giovani diplomati o laureati. Io credo che si debba fortemente investire su questi istituti se vogliamo dare ai ragazzi un futuro certo e concreto nel nostro paese». Ha poi preso la parola Michelangelo Ambrosio, Responsabile del progetto Ulisse del Distretto 2101 del Rotary International: «In dieci anni abbiamo perso quasi 500 mila italiani e tra questi, circa 250 mila giovani. A questo annoso problema se ne aggiunge un altro dal momento che assistiamo a un declino sempre più accentuato a livello demografico. La popolazione italiana, infatti, sta diminuendo e il saldo tra nati e morti è negativo da oltre 25 anni con il risultato che calano i giovani e aumentano gli anziani. Questo quadro determinerà negli anni a seguire degli squilibri economici e finanziari, dato che proporzionalmente diminuiscono i lavoratori e aumentano i pensionati.

Noi del Rotary Club Ischia abbiamo sentito l’esigenza di fare qualcosa ed è per questo che è nato il progetto Ulisse che prevede delle convenzioni con gli Atenei della Regione Campania, offrendo ai ragazzi la possibilità di prendere parte a tirocini curriculari, tirocini personalizzati, master, stage e borse di studio. Inoltre, intendiamo avviare iniziative a sostegno degli ITS campani. Questi istituti sono la più efficace organizzazione per l’inserimento nel mondo del lavoro. Nati nel 2010, sono scuole di alta tecnologia strettamente legate al sistema produttivo che preparano i quadri intermedi specializzati necessari alle aziende di un determinato territorio. Purtroppo in Italia gli iscritti agli ITS sono ancora pochi, in media 18 mila all’anno, mentre in Francia sono 200 mila gli iscritti e in Germania addirittura 800 mila. Gli ITS, a mio modo di vedere, sono una grande fucina di quadri intermedi per il tessuto industriale e garantiscono ampie possibilità di impiego in tempi brevi. Tuttavia queste realtà vanno pubblicizzate e comunicate ai giovani ed è per questo che uno dei nostri compiti è quello di realizzare corsi di orientamento nelle scuole superiori per illustrare agli studenti le possibilità attualmente disponibili». Anche Mario Sironi, dell’Istituto V. Telese di Ischia ha detto la proprio sulla scarsa conoscenza degli ITS, soprattutto al Sud: «L’offerta formativa degli Istituti Tecnici Superiori è ancora poco nota in Campania, mentre in altre regioni come Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte tali realtà sono maggiormente sviluppate. Da noi non si riesce ancora a risolvere il problema del rapporto tra formazione e richieste del mercato del lavoro. Credo che il ragionamento sia complesso e che necessiti di un grande tavolo di lavoro tra le scuole, le associazioni del territorio, le imprese e la politica.

I giovani hanno voglia di lavorare e di formarsi professionalmente, ma spesso mancano dei collegamenti diretti tra domanda e offerta di lavoro. In questo contesto, gli ITS, seppur in maniera parziale, possono essere uno strumento atto a dare delle risposte alle esigenze dei diplomati perché rappresentano uno step formativo necessario per entrare nel mondo del lavoro. Spero davvero che questi istituti siano valorizzati a dovere a Ischia e che si riesca a creare una giusta amalgama tra istruzione, formazione e mondo del lavoro». Alfonsina Verrilli della Fondazione ITS BACT- Istituto Tecnico Superiore per Tecnologie Innovative per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo ha successivamente illustrato agli studenti presenti nell’auditorium le peculiarità del proprio ITS, caratterizzato da attività formative condotte prevalentemente da esperti provenienti dal mondo del lavoro, e che consistono in un percorso biennale di istruzione e formazione tecnica superiore che rilascia titoli di stato ministeriali corrispondenti al V Livello EQF (titolo ITS). Il percorso di 1800 ore (900 per ciascuna delle due annualità) prevede il trasferimento di know how e competenze attraverso lezioni teoriche, lezioni pratiche ed esperienze di stage, in Italia o all’Estero. L’incontro si è avviato alla conclusione con le considerazioni finali del prof. Giuseppe Varletta e dell’armatore Salvatore Lauro che hanno parlato della bontà dell’ITS Mare: L’ITS Mobilità Sostenibile-Trasporti Marittimi. Parliamo di un istituto nato diversi anni fa su iniziativa di soci pubblici e privati, per volontà della Regione Campania, con riconoscimento del Miur e della Prefettura di Napoli. In particolare, Lauro ha voluto ricordare che tra i soci fondatori dell’ITS in questione figurano Volaviamare e l’Istituto “Cristofaro Mennella” di Ischia, anche se un ruolo fondamentale venne ricoperto all’epoca dal comune di Torre Annunziata. Salvatore Lauro ha voluto poi spronare i ragazzi presenti nell’auditorium a credere nelle loro capacità e a pensare a cosa fare nell’immediato futuro: «So che le incertezze sociali sono tante e che alla vostra età ci sono anche altri aspetti da curare, ma il mio consiglio personale è quello di cominciare a gettare un occhio su quello che sarà il vostro futuro in ambito lavorativo. Avete il tempo dalla vostra parte, ma iniziate a porvi delle domande su quello che intendete fare. Sappiate che avete accanto la scuola, le vostre famiglie, le associazioni territoriali e, come avete appreso quest’oggi, anche il Rotary. Quest’organizzazione, come è stato detto, è dalla vostra parte con progetti che vi aiuteranno a formarvi, a entrare nel mondo del lavoro e a crescere sotto vari punti di vista».

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