AMARCORD I concerti, l’orchestra e il “golfo mistico”
Mi piace in genere arrivare ai concerti un po’ prima dell’inizio perché mi piace assistere a quelle che vengono definite come evoluzioni dell’orchestra nel cosiddetto “golfo mistico”. Anche al San Carlo, quando era possibile, mi comportavo così. Mi piace seguire le assonanze e le dissonanze apparentemente senza senso del’orchestra. ed anche ieri sera, primo gennaio 2025, al concerto di capodanno della banda procidana mi sono comportato così. All’inizio c’era pochissima gente ed io ero diviso tra le dissonanze degli strumenti ed i miei pensieri. E mi chiedevo se non era il caso di ringraziare e gratificare ancora di più questi giovani suonatori per l’alto compito culturale, forse senza nemmeno rendersene conto, che essi esercitano sulla nostra comunità. In Italia il popolo ha conosciuto la grande musica attraverso le bande. Ricordo da ragazzo nelle piazze procidane le celebri bande pugliesi suonare l’Aida, La traviata, il Rigoletto e via dicendo; ricordo uomini di fatica, contadini, pescatori, accennare nei giorni successivi i motivi più significativi di queste opere. Eppure in Italia questo tipo di musica non è molto diffuso. E dire che il nostro è il paese della musica. Se si prova a camminare per le strade delle capitali europee, Vienna, Praga, Amsterdam ed altre di sera o all’mbrunire, come è occorso al sottoscritto,capita di sentire venir fuori dalle finestre le note di un quartetto di Scubert o le notedi un violino di Mendelson suonate dai componenti di un’intera famiglia. Dalle nostre parti queste cose te le sogni. Poi il concerto è iniziato. Devo essere sincero: mi è piaciuto moltissimo! Mi sono riconciliato con la vita e la buona musica. Stupenda l’esecuzione della “Danza dei cavalieri” di Prokofiieff. Cosa tecnicamente abbastanza difficoltosa. A seguire dei valzer di Shostakovic tra cui il famoso ed accattivante “No 2”. Il galoppo dalla Gioconda di Ponchielli e l’immancabile per Capodanno “Danubio blu”.
Le note scorrevano liete e lievi insieme. Il tempo è trascorso senza accorgersene. L’esecuzione , come bis, del Can -can, ha portato il pubblico in delirio. E tu pensavi: bella cosa la musica! Grazie, maestro Trio, dirigenti della banda per l0impegno disinteressato che ci mettete. E lo fate , ormai, da tanti anni con tanta passione e con sacrifici personali. Siete dei benemeriti nei riguardi della società procidana e non solo. Ho visto aggirarsi per la sala dei bambini molto piccoli. Ho chiesto ad una mamma il perché della loro presenza. Risposta: ” Spero che mio figlio cominci ad amare la musica perché la Banda ha un reparto per bambini molto piccoli”. Ebbè, che volete’. se uno o due solamente di questi piccoli si avvia ad amare la musica è già un successo. Ragazzi che suonate, vi voglio bene! Viaggiate sempre sulle note musicali, fatene anche un’indigestione. La musica, la buona musica, è una delle poche cose pulite e che vale la pena di vivere, in questo nostro mondo non sempre troppo per bene. Ad maiora!