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Amaro Brandi: «la minoranza? A Ischia manca dal 2006»

L’ex sindaco e decano della politica isolana analizza la campagna elettorale che vede Enzo Ferrandino praticamente con la vittoria già assicurata. E non dimentica: «L’ultima opposizione è quella che mi mandò a casa, da allora ognuno ha preferito il ventre ampio e caldo della maggioranza»

Un’elezione che ha già il nome del vincitore: Enzo Ferrandino, la mancanza di opposizione ed alternativa. Questi alcuni degli argomenti affrontati con Peppe Brandi, politico di lungo corso ischitano e sindaco fino al 2006. «L’ultima volta che a Ischia c’è stata un’opposizione è stato nel 2006 quando mi mandarono a casa», esordisce. E continua l’analisi: «Da allora, poi, l’opposizione non ha più svolto il suo ruolo di controllo e pungolo alla maggioranza. Quasi tutti hanno preferito rintanarsi nel ventre ampio e caldo della maggioranza stessa», sottolinea.  Un’analisi, quella dell’ex sindaco, lucida e non priva di amarezza. «Peccato che Ischia sia e sarà senza opposizione. Anche perché viene meno un presidio di democrazia nell’ambito di una competizione elettorale. E non solo. Viene meno il confronto su programmi, idee e sulle persone (ovviamente in chiave politica)». E coì Brandi analizza i motivi che hanno portato a quanto stiamo raccontando in questi giorni. «La mancata presentazione di liste in alternativa a Enzo Ferrandino – spiega – quindi, è il frutto di un percorso partito nel 2007. È la prima volta che nella storia Repubblicana del Comune di Ischia accade una cosa de genere, bisogna prenderne atto. Il ruolo dell’opposizione è difficile e faticoso. Bisogna lavorare sul lungo periodo ed i risultati non sono immediati».

Ma Peppe Brandi è comunque fiducioso. «Adesso bisogna lavorare per esprimere con forza le proprie idee. Enzo Ferrandino ha lavorato bene e ha sparigliato il campo politico. Anche io faccio il tifo per lui e lo sostengo supportando la candidatura di mio nipote». Peppe Brandi pur apprezzando il lavoro politico ed amministrativo svolto dal sindaco di Ischia «Come vecchio politico», dice «resto di stucco». Ma non tutto è perduto. «Adesso bisogna andare a votare e scegliere i migliori rappresentanti per Ischia. Enzo dovrà portare avanti con la sua forza e garbatezza la sua azione politica». Quanto sta succedendo a Ischia è quanto successo anche in Italia. «Non dimentichiamo – continua l’analisi di Brandi – che a livello centrale c’è una maggioranza praticamente unica e di fatto non c’è opposizione. Infondo ciò che accade a livello centrale è il riverbero della politica locale. A Ischia succede quanto sta accadendo da qualche tempo a Roma da quando tutti i partiti sostengono il Governo Draghi». L’analisi dell’ex sindaco chiosa con un appello e consiglio al sindaco di Ischia Enzo Ferrandino: «Non avere paura di volare alto con il passo dell’aquila. Devi essere forte di una maggioranza bulgara per far brillare fantasia, pragmatismo e ingegno politico e per far fare un salto di qualità alla nostra Ischia».

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