Di Guglielmo Taliercio
PROCIDA – Ieri mattina, nella sala consiliare “V. Parascandola” si è tenuto il primo incontro ufficiale tra il Sindaco Dino Ambrosino, accompagnato dal vice sindaco Titta Lubrano e dall’assessore ai lavori pubblici Rossella Lauro, e la stampa locale «Mezzi che rappresentano un canale importante di mediazione con i cittadini» così come sottolineato dallo stesso sindaco.
Tema dell’incontro, e non poteva essere altrimenti considerato i tempi che corrono, la situazione finanziaria dell’Ente, con particolare riferimento all’incontro avuto con i magistrati della Corte dei Conti e le proposte formulate dall’Amministrazione. Proprio entrando nello specifico «L’attuale piano di riequilibrio – dice il Sindaco – approvato nel 2013, prevedeva il pagamento di circa 7milioni di euro entro il 2019, attraverso l’espletamento di varie azioni che, salvo la parte riguardante il personale comunale, non ha avuto, sin qui, alcun riscontro, così come rilevato in più occasioni dalla stessa Corte dei Conti. La nostra proposta è di ripianare i 7milioni di euro, nel periodo 2016-2019, attraverso le seguenti operazioni: 1milione di euro attraverso accantonamenti già effettuati; 1,5milioni di debiti fuori bilancio con spesa corrente; 3milioni di euro con la vendita di terreni e fabbricati; 1,5milioni di euro con la vendita delle quote del Marina di Procida». Naturale che, su quest’ultimo punto, sia stato chiesto al Sindaco spiegazioni su quale sia la situazione: «Nei giorni scorsi, non senza sacrificio per le casse comunali, abbiamo formulato un atto deliberativo nel quale si prevede di destinare 176mila euro per rientrare in possesso del 25% delle quote del Marina di Procida. Alle nostre richieste di concedere una proroga di sei mesi rispetto alla scadenza programmata del 31 dicembre 2015, è stato espresso formale parere negativo anche se c’è l’impegno che, attraverso un ulteriore atto deliberativo, si pongano le basi di rientrare in possesso di tutto il 49%. Il rammarico – continua Ambrosino- è che il porto turistico, in questi anni, è costato ai procidani oltre 1milione di euro senza ricavarne alcun utile». Sempre sulla questione Marina di Procida, si è approfondito l’aspetto riguardante le nomine effettuate dal Sindaco lo scorso agosto sia per quanto riguardo i membri del Consiglio di Amministrazione (Eugenio Michelino designato alla carica di presidente e Rachele Scotto di Marrazzo) che del Collegio Sindacale. «Chi ci ha preceduto in amministrazione, nel maggio 2015, ha rinnovato il mandato agli attuali componenti del cda e collegio sindacale del Marina di Procida. Ragion per cui, al momento, ed a meno che non si trovino altre strade, visto le mancate dimissioni degli stessi e la volontà di non avviare azioni legali che potrebbero avere un ulteriore costo per la comunità, quelle nomine, fino al 2018, non saranno efficaci. Mi spiace in modo particolare per Eugenio Michelino al quale ho chiesto di non entrare in Consiglio in Comunale, ma che resta un uomo della squadra “momentaneamente in panchina” e lo ringrazio per la sua continua e costante collaborazione». Ritornando alla situazione finanziaria e a quelli che potrebbero essere gli sviluppi da qui ai prossimi giorni, il Sindaco ha sottolineato che «Qualora la Corte dei Conti dovesse formalizzare lo stato di dissesto dell’Ente si valuterà l’ipotesi di ricorre alla Sezione Riunita della Corte dei Conti contro tale decisione. Di certo se l’iter dovesse concludersi con il decreto prefettizio che ci intima di portare l’argomento in Consiglio Comunale chiederò ai membri della maggioranza di votare per il dissesto. Ci stiamo mettendo la faccia e non ci tireremo indietro. Non andremmo a nuove elezioni in quanto dobbiamo scongiurare l’eventualità che i responsabili di tale situazione possano ridiventare amministratori di questo Comune».
