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Ambrosino: “PD in linea con il risultato nazionale,” Scala (FI): “Abbiamo vinto”

PROCIDA – Dell’esito elettorale del 4 marzo con numeri, percentuali e statistiche, si è già ampiamente detto e scritto nei giorni scorsi. E’ il momento, quindi, di raccogliere impressioni e commenti di coloro che, anche sull’isola di Procida, hanno portato avanti questa o quella posizione politica nel corso della campagna elettorale.  Da questo punto di vista, in un post sulla sua pagina facebook, il Sindaco Dino Ambrosino scrive: “Il PD a Procida è al 17,73 % Camera, 18,91 % Senato, in linea con le difficoltà dell’ambito nazionale, ma uno dei migliori nella regione Campania. Facciamo il miglior risultato rispetto a tutti i comuni del nostro collegio elettorale, dove ci sono diverse amministrazioni PD, e il dato medio si attesta intorno al 10%. È difficile tradurre questi numeri in termini di competizione comunale. Basti pensare che nel 2015, quando staccammo l’altra lista di 800 voti, il PD alle regionali prese meno consensi di quelli che ha preso oggi. I nostri avversari del centro destra a Procida prendono meno voti di 5 anni fa, in un momento in cui hanno tentato di approfittare anche dell’argomento dell’arrivo dei migranti sull’isola.

Poi c’è da considerare il grande consenso al Movimento 5 stelle, che a Procida arriva quasi agli stessi voti di Forza Italia. Sono un gran bel numero di cittadini che anche oggi hanno ribadito la voglia di cambiamento. In Italia questo giro tocca a loro, tanti auguri di buon lavoro!”.

Anche il commissario di Forza Italia per l’isola di Procida, Menico Scala, affida ad una nota le considerazioni post elettorali del partito. “A poche ore dalla chiusura delle urne – scrive Scala – sentiamo il dovere di ringraziare i quasi 2.000 elettori procidani che hanno ritenuto di dare fiducia a Forza Italia ed al centrodestra ritenendolo, così come avevamo detto nei giorni scorsi, l’unica forza politica in grado di arginare il dilagante populismo che, a leggere i commenti del dopo elezioni di alcuni personaggi di spicco della vita politica procidana, sono ampiamente fondati.

Ma, per parlare di questo, ci sarà spazio e modo. A tutti quei “personaggetti” che, invece, dopo le elezioni comunali del 2015, ritenevano che il nostro movimento politico fosse finito ed oggi cercano di banalizzare, con farneticanti analisi del voto, il fatto che Forza Italia e il centrodestra abbiano raggiunte percentuali di tale porta, diciamo che si sbagliavano di grosso.

La ricreazione è finita, quindi, ed il nostro fantastico risultato elettorale, con Forza Italia al 32% ed una coalizione che sfiora il 40% dei voti espressi a Procida (tra le percentuali più alte raggiunte in Campania ed in Italia, contribuendo “alla grande” a fare del centrodestra il primo raggruppamento politico italiano), così, come l’ampio consenso di “protesta” ottenuto dal Movimento 5 Stelle, sul quale molti “avvoltoi politici” stanno cercando già di accaparrarsi brandelli di merito, dimostrano chiaramente che una parte considerevole dei procidani è stufa di chi è al timone della barca isolana da “soli” tre anni e chiede con forza un vero cambiamento. Per il prossimo futuro, quindi, – conclude il commissario di Forza Italia – mentre altri continueranno a dire e fare “tanto peggio tanto meglio” in nome del fantomatico bene comune, proprio in virtù della forza che gli elettori ci hanno riconosciuto, vogliamo riconfermare che nostro movimento sarà impegnato per avere sempre e maggiore rappresentanza, a tutti i livelli, in modo tale che i procidani possano avere punti di riferimento certi. Noi ci siamo e ci saremo”.

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Sincero e schietto il commento del segretario del Circolo del Partito Democratico di Procida, Raimondo Scotto di Covella che dice: “Abbiamo perso. Il voto si può non condividere, ma si rispetta. E in queste elezioni politiche le urne ci impongono di stare all’opposizione, senza sé e senza ma. Certo il PD lascia un Paese migliore rispetto al 2013, e l’augurio per chi dovrà governare non può che essere quello di non disperdere quanto di buono fatto. Chi oggi esulta dovrà però mendicare l’appoggio delle altre forze politiche e venirne a capo non sarà facile.

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Si aprirà una fase di rinnovo nel partito con l’obiettivo soprattutto di ricostruire il rapporto di fiducia con i cittadini. Noi ci abbiamo messo la faccia, sempre, provando a portare avanti le ragioni del Partito Democratico; localmente abbiamo tenuto e anzi, in termini percentuali, rispetto ad altri comuni siamo stati tra i migliori e per questo ringraziamo quanti hanno espresso il proprio voto a favore del Partito Democratico e della coalizione di centro sinistra. Come Circolo abbiamo quindi poco da rimproverarci e ringrazio la comunità del Partito Democratico e i nostri rappresentanti di lista, dalla più piccola al più grande, che si sono impegnati in questa campagna elettorale. Ripartiamo anche con il coinvolgimento di quei giovani che con dedizione, correttezza, educazione possano riportare uno slancio di entusiasmo all’azione del Partito Democratico. Di certo non ci faremo dettare l’agenda da nessuno e soprattutto da chi, come commissario, è stato già commissariato a pochi mesi dall’insediamento, pena una sonora sconfitta. Seguiremo lealmente, come abbiamo sempre fatto, le linee che il Partito, con i suoi organi sovralocali e in ragione del nostro Statuto, darà nei prossimi giorni. Una nota personale che forse a molti farà storcere sicuramente il naso. Al di là dei modi, delle persone, dei perché, ma i due Partiti presenti con una propria struttura sull’isola, PD e FI, sono stati gli unici a fare una campagna elettorale vera, sul territorio, a presentarsi sui seggi con i propri rappresentanti (dalle 7:00 e non alle 23 per seguire lo spoglio senza autorizzazione), a incontrare i cittadini e alcune associazioni di categoria. Nessuna polemica, ma la faccia mettiamola anche sul territorio e non solo su Facebook. E oggi che la campagna elettorale è finita, che le ricreazioni sono finite e le conte si sono fatte (che poi questi conti non mi sembra tornino pienamente anche perché si esulta solo a Procida, ma neanche tanto) bisogna iniziare anche a parlarsi. Come ho detto dal primo giorno di segreteria la guerra tra bande serve a poco. Già viviamo su un’isola, se poi ci isoliamo ancora di più non credo si facciano grossi passi in avanti. Il rinnovamento passa anche da un diverso modo di affrontare le problematiche e fare politica. È difficile? Impossibile? Chissà, ma resto sempre una persona che vede qualcosa, seppur piccolo, di buono negli altri”.

Guglielmo Taliercio

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