CRONACAPRIMO PIANO

Ambulanze sui traghetti, aspettando la deroga ecco la fumata “grigia”

Ieri giornata intensa per sindaci, guardia costiera, Asl e tutti gli attori coinvolti in una vicenda francamente dai risvolti intollerabili. Trovata una soluzione tampone, si lavora per quella definitiva

E’ stato un vero e proprio tour de force, e non lo si può definire diversamente. Perché, se ci pensate bene, capita certo molto di rado che per discutere di una materia – per quanto delicata – vengano convocati due riunioni in terraferma e sull’isola a distanza di sei ore l’una dall’altra. Praticamente nella giornata di ieri i sindaci, la guardia costiera, la Regione, le compagnie di navigazione e tutte le parti in causa hanno di fatto trascorso la giornata a cercare di venire a capo della questione sollevata con forza dalla presidentessa dell’associazione disabili dell’isola d’Ischia, Rosa Iacono, legata al mancato permesso per le ambulanze con pazienti al seguito di potersi imbarcare sulle navi traghetto dirette sulle isole di Ischia, Procida e Capri.

Risolvere il problema non era la cosa più agevole di questo mondo e la partita si giocava di fatto su due tavoli: in primo luogo la necessità di trovare una soluzione nell’immediato (sia pure tampone), poi reperirne una completa, funzionale, definitiva ed evidentemente senza falle. Negli uffici di Piazza Plebiscito, nella mattinata di ieri, ci si è presentati con una freccia di non poco conto al proprio arco, frutto di un’intuizione del t.v. Andrea Meloni. La normativa, come è ormai noto a tutti, impedisce questi trasferimenti in navi che non dispongono di ponti aperti. Ebbene, la motonave della Medmar Maria Buono ha quello superiore che dispone di questa caratteristica e dunque potrebbe ospitare alcune ambulanze anche se soltanto di limitate dimensioni e facciamo riferimento ai mezzi tipo Porter. Un altro traghetto che potrebbe essere utilizzato, ma evidentemente solo nelle tratte in cui viaggia vuoto, è quello che si occupa del trasporto speciale di gas, mezzo che all’occorrenza potrebbe tornare utile alla bisogna.

I mezzi di soccorso che trasportano pazienti potranno viaggiare sulla motonave della Medmar “Maria Buono”, che ha il ponte superiore aperto. L’eccezione alla norma vigente prevede che saranno sindaci ed Asl a stabilire i casi gravi per i quali consentire il trasporto su altri mezzi, a Rina e capitaneria il compito di stabilire le misure di sicurezza
 

Al tavolo tecnico in prefettura, al quale erano davvero presenti tutti gli attori preposti, si è lavorato e non poco anche per studiare un sistema che consenta di arrivare alla deroga della norma in vigore. Attenzione, qui si parla di Ischia ma non dimentichiamo che lo stesso problema lo vivono anche Procida e Capri. La deroga, poi, dovrebbe essere operata di concerto da Regione, Guardia Costiera ed Asl attraverso il concetto di una condivisione di responsabilità. Anche a deroga arrivata, infatti, si potranno imbarcare solo i casi urgente ed è chiaro che l’urgenza dovrà essere attestata da sindaci e/o autorità sanitaria. Ma la deroga stessa è fondamentale perché – particolare non trascurabile – mentre Ischia e Procida hanno mezzi che collegano con la terraferma con ponti mobili (ci sono anche le motonavi della Gestour), a Capri questo tipo di traghetto manca e di fatto senza le cosiddette eccezioni la paralisi resterebbe pressochè totale. Da qui la necessità, sull’isola azzurra, di doversi sempre muovere in idroambulanza fino a Sorrento per poi raggiungere la destinazione.

La solzuione, che nel frattempo era stata condivisa dai partecipanti al tavolo in Prefettura, è stata successivamente discussa in termini operativi nell’ambito dell’incontro pomeridiano che si è svolto presso la sede del municipio di Ischia. Al quale, per la cronaca, erano presenti i sindaci di Ischia e Lacco Ameno Enzo Ferrandino e Giacomo Pascale, il vicesindaco di Barano Raffaele Di Meglio e quello di Forio Mario Savio, il consigliere delegato di Casamicciola Ciro Frallicciardi, la direttrice sanitaria dell’ospedale Rizzoli Elvira Bianco, la dott.ssa Carmela Aiardo Esposito per il distretto sanitario di Ischia e Procida, Andrea Meloni comandante dell’ufficio circondariale marittimo di Ischia e Umberto Buono in rappresentanza della compagnia di navigazione Medmar.

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Nel concreto l’ipotesi è stata ribadita e riguarderà, come recita un comunicato diffuso alla stampa nella serata di ieri, “la possibilità per il paziente, impossibilitato per ragioni sanitarie a raggiungere il ponte passeggeri, di permanere nell’ambulanza che potrà essere trasportata con la nave Maria Buono (Medmar). Per tale trasporto, considerata l’altezza del ponte garage dell’unità, potranno essere utilizzate ambulanze con altezza massima di mt. 2 (tipo Piaggio Porter). Tale limite, in ogni caso, rispetta l’esigenza per la quale è stata attivata questa procedura, ovvero consentire i trasferimenti sanitari, da e per la terraferma, per cure o prestazioni mediche che non richiedono particolari esigenze di assistenza”.

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Ovviamente, e questo dettaglio deve essere sempre sottolineato perché l’impressione è che nella cittadinanza possa essersi generata una certa confusione, è che per i casi di emergenza o per tutti quelli nei quali sono richieste particolari precauzioni, sarà necessario attivare il servizio 118 con il ricorso a strumenti già noti come l’idroambulanza o l’elisoccorso. Nella nota si legge infine anche che “È stata inoltre condivisa, per quei casi nei quali il trasferimento necessita dell’utilizzo di una ambulanza dotata di particolari strumentazioni, la possibilità di trasportate il paziente con unità dotate di ponti scoperti che effettuano trasporto passeggeri e merci. Le soluzioni condivise nel tavolo pomeridiano garantiranno, nell’immediato, una risposta concreta e in linea con le norme di sicurezza al problema, in attesa che la procedura discussa in Prefettura possa essere attuata”.

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