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Amici di Ischia 2016, tutti i premiati al Torrione di Forio

Gianluca Castagna | Forio – Si è svolto sabato sera, sulla terrazza ai piedi dell’antico Torrione Saraceno di Forio, il galà di premiazione dell’edizione 2016 di “Amici di Ischia”, iniziativa di promozione turistica e valorizzazione del territorio che premia quei personaggi della cultura, dell’arte, dell’imprenditoria e dell’informazione legati in qualche modo all’isola d’Ischia, diventandone testimonial a livello nazionale e internazionale. La cerimonia, condotta con brio dall’attrice e scrittrice Claudia Conte e dal giornalista Massimo Zivelli, è stata l’occasione per raccontare e ricordare l’amore, la passione, le esperienze che legano così tante personalità, pur molto diverse tra loro, all’Isola Verde. Intrecciando memorie personali, aneddoti e suggestioni che mescolano passato e presente, momenti privati e sfide pubbliche che il mercato internazionale pone non solo a un realtà circoscritta come l’isola d’Ischia, ma a un sistema più ampio di segni, culture e ricchezze come l’intero Meridione d’Italia.
Ricchezze che diventano formidabili sponsor di un turismo di qualità come i parchi termali dell’isola, Giardini Poseidon e Aphrodite su tutti, come ricordato dal Dott. Nicola Coscia, commercialista napoletano premiato nella categoria “professioni tecniche”.

13443039_1176539459033505_8297104546635488028_oPer l’imprenditoria di successo, il Premio Amici di Ischia 2016 è stato consegnato al professor Danilo Iervolino, Presidente (il più giovane in Europa) della Università Telematica Pegaso, che negli ultimi anni si è imposto quale colosso della formazione universitaria in Italia ed all’estero, grazie alla sua forma “fluida” di insegnamento che utilizza tutte le potenzialità tipiche di Internet.
«Più che un amico – ha confessato l’imprenditore – sono un innamorato dell’isola d’Ischia. Ho tanti ricordi anche molto personali: qui è stato concepito mio figlio, quindi è qui che si è formata la mia famiglia. Come imprenditore sono impegnato su tre fronti: un progetto editoriale, con il Quotidiano Il Golfo; con l’Università, perché qui sull’isola abbiamo realizzato il più poderoso progetto formativo per i comuni isolani, formando tanti tecnici e dirigenti; e il terzo vedrà la luce a settembre quando porterò a Ischia un laboratorio di start up. Credo molto nella rivoluzione digitale – continua Iervolino – nelle infinite possibilità che offre la rete, si aprono grandi opportunità per i giovani, cercherò di trasferire sul territorio isolano questa importante ventata di innovazione ed effervescenza che anima la nostra Università».

Per la Moda, premio speciale ad Antonello Esposito, che da Napoli, con l’agenzia Pierangeli Fashion Business, cura la diffusione internazionale dei più famosi brand italiani del settore. Non solo creatività, dunque, ma anche promozione. «E’ un momento pazzesco per questo settore – sostiene Esposito – tutto sta cambiando, ma la moda resta l’orgoglio del nostro Paese. Stiamo cercando, con un progetto in fase di start up, di coinvolgere sinergicamente tutti i grandi stilisti e le aziende di moda italiane con il tessuto dell’isola d’Ischia».
La napoletanità è stata certamente una delle chiavi del successo di Gianni Simioli, dee jay e performer poliedrico, una delle voci più popolari della radiofonia italiana e Premio speciale Amici di Ischia 2016 per la carriera radiofonica. “Noi campani sappiamo produrre grandi cose grazie alla creatività e all’entusiasmo, pur senza grandi mezzi. Invidie in questo ambiente? Quando sei sereno, nemmeno te ne accorgi. I miei ricordi più belli di Ischia sono legati alle discoteche, a serate fantastiche in locali come il Mamounia, il Jane, il Valentino, Zi Carmela, credo di aver lavorato e frequentato davvero le più belle discoteche dell’isola, in anni assolutamente fantastici».
Anche per questa edizione, il Premio Amici di Ischia è stato veicolo privilegiato per rinsaldare il legame di sincera amicizia fra i popoli. Come quello armeno, vittima di un tragico genocidio, enclave unica di tradizione cristiana e cattolica in una tormentata area geografica notoriamente dominata da paesi di confessione islamica. «Sono riconoscente al comitato organizzativo – ha dichiarato Victoria Bagdassarian, nuovo Ambasciatore della Repubblica di Armenia – per aver deciso di assegnare il premio internazionale al Paese che rappresento: l’Armenia. Un paese distante solo geograficamente dall’Europa, poichè la sua storia e i suoi valori sono intimamente europei grazie alla presenza secolare, in Italia, di forti comunità di commercianti, intellettuali, monaci armeni che hanno rinsaldato i legami con le nazioni europee, trovando ospitalità e accoglienza. A queste aperture – ha proseguito l’Ambasciatore – gli armeni hanno risposto con il loro duro lavoro in ambito accademico, medico, legale e in altri settori, contribuendo a costruire l’Italia come la conosciamo oggi». Una storia comune e un’amicizia tra i due paesi suggellati da uno scambio di doni con il comune di Forio, rappresentato dal vicesindaco Gianni Matarese.

All’ombra del Torrione c’è stato poi spazio per i ricordi di Francesca Rondinella, figlia e nipote d’arte, erede di una tradizione familiare presente nel mondo dello spettacolo napoletano già dall’Ottocento. «Ischia è legata agli inizi della mia carriera – racconta l’attrice e cantante napoletana – c’era un teatro all’aperto, in pieno centro a Ischia Porto, un meraviglioso teatro-giardino gestito da mio padre con Tato Russo. Lì ho debuttato, ero appena 19enne, due mesi di spettacolo che mi hanno forgiata. Ecco perché ritorno qui volentieri, sono molto onorata di ricevere il Premio Amici di Ischia, un riconoscimento che mi riporta indietro di molti anni e mi sembra foriero di tanta fortuna». La Rondinella ha seguito una carriera riproponendo la rilettura del grande patrimonio della musica napoletana, dal classico al contemporaneo; impegnata da anni nella diffusione e conservazione della sua tradizione letteraria, poetica e musicale con progetti didattici/spettacolari destinati alle nuove generazioni.
Tra gli altri premiati della serata, l’attore, figlio d’arte, Corrado Taranto, che ha ricordato la figura di Massimo Troisi con cui aveva lavorato in “Pensavo fosse amore invece era un calesse”; il cantautore Carlo Missaglia, noto per essere stato l’appassionato che per primo scopri i tesori archeologici di Baia sommersa; Arnaldo Delehaye, grande napoletano che ha vissuto la stagione gloriosa del cinema italiano degli anni Sessanta al fianco di Luchino Visconti e Nanni Loy, e che ha avuto il merito di formare intere schiere di giovani registi, attori e giornalisti della televisione.
Infine un riconoscimento a Giulio Baffi, celebre critico teatrale e presidente della associazione nazionale di categoria. «Dei tanti spettacoli teatrali che ho visto nel corso della mia lunghissima carriera – ha precisato Baffi davanti alla platea del Torrione – voglio ricordare “La Gatta Cenerentola” di Roberto De Simone, spettacolo straordinario di cui si celebrano i 30 anni dalla sua prima rappresentazione. E’ stato il grande spartiacque del teatro italiano, l’opera che ci ha permesso di capire che si poteva fare del teatro in maniera differente. Certo, il teatro non si ferma, va sempre avanti, cambia insieme a noi, resta un momento di fantasia straordinario, ma “La Gatta Cenerentola” è un punto fermo nella mia memoria e in quella di tantissimi spettatori che l’hanno amato».

Il Galà di premiazione è stato arricchito dagli interventi musicali del soprano Antonia Terracciano (musiche da Lehar, Puccini, Morricone e standard del canzoniere partenopeo, da “Core ‘ngrato” al finalissimo “O sole mio”) e dalle letture dell’attore Eduardo Cocciardo tratte da una raccolta di appunti di Truman Capote, leggendario scrittore nel Novecento e tra gli amici di Ischia negli anni Cinquanta, prima del boom turistico, quando l’isola era meta privilegiata dei grandi viaggiatori di terra e di mare, di passione e riserbo, di calma e furore.

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