CULTURA & SOCIETA'

Ammirate, discusse e temute. 8 marzo 2021, la Festa della Donna: Con la pandemia in atto si ha voglia di festeggiare?

L’isola d’ Ischia è orgogliosa della sue donne spose, madri, sorelle, zie, nonne ed anche sante come la storia ci dirà a partire dalla giovane Restituta di Cartagine poi per noi isolani Santa Restituta. La storia antica della nostra isola, prim’ancora di quella moderna e corrente, ci tramanda figure femminili di spessore, autentiche icone di un prestigioso passato che ha espresso altre grandi figure di donne che in questo servizio sono ricordate

Oggi 8 marzo, data ormai diventata storica, è la festa della donna o delle donne sulla nostra isola, in Italia e nel mondo. Essa purtroppo, si accompagna ad un evento meno felice, anzi felice per niente, che è il Coronavirus, l’influenza contagiosa che sta seminando morti, paura e dubbi seri sulle sorti della prossima stagione nuova turistica che è alle porte col pericolo reale altresì di poter subire il contagio da un momemto all’altro.

IL MESSAGGIO ALLE DONNE DI MADRE TERESA DI CALCUTTA
IL MESSAGGIO ALLE DONNE DI MADRE TERESA DI CALCUTTA

Siamo tutti in stato di preoccupazione da un anno nonostante quest’anno ci siano le vaccinazioni (il sottoscritto l’ha fatta). Con questi cosiddetti chiari di luna,non so fino a che punto ha voglia la donna di festeggiare o di lasciarsi festeggiare. Si attraversa un momento difficile dove quasi in tutti i settori del sociale vige il senso responsabile della rinuncia comportamentale per alcune proprie abitudini nel rapporto fra le persone per ordine dall’alto o per autodisciplina precauzionale, almeno fino a quando la bufera non passi. Ma oggi 8 marzo 2021 nonostante tutto, la festa della donna rimane, non è rimandabile come se fosse una normale partita del campionato di calcio o di altra competizione sportiva. Insomma è una festa istituzionale intoccabile, elevata dal 1977 ad Evento e Giornata Internazionale dei diritti della donna che ricorre l’8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, economiche e politiche, sia le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in quasi tutte le parti del mondo. Il fiore simbolo della celebrazione è da sempre la mimosa.

ALESSANDRA BENINI, ARCHEOLOGA SUBACQUEA DI AENARIA SOMMERSA
ALESSANDRA BENINI, ARCHEOLOGA SUBACQUEA DI AENARIA SOMMERSA

In questo giorno, perché si regala una bella mimosa e non un altro fiore? Per scoprirlo bisogna tornare indietro di quasi 70 anni  e arrivare al 1946, quando due donne iscritte all’UDI (Unione donne italiane), Rita Montagnana  (moglie di Palmiro Togliatti, uomo politico di primo piano e segretario nazionale del Partito Comunista Italiano) e Teresa Mattei, proposero di adottare questo fiore come simbolo della Festa della Donna. La decisione fu messa ai voti e le donne dell’UDI votarono all’unanimità per questo fiore. Bello e insolito, la mimosa è uno dei tanti fiori che fiorisce a marzoed è economico, quindi può essere regalato da tutti (anche se, solitamente, il giorno della Festa della Donna i prezzi dei mazzolini di mimose aumentano tantissimo!). Quali erano gli altri fiori in gara? Anemoni e garofani, arrivati rispettivamente al secondo e al terzo posto.

ANNA COLUCCI
ANNA COLUCCI

La mimosa ha vinto anche per le sue caratteristiche: è un fiore che riesce a crescere, nonostante la sua fragilità apparente, anche su terreni difficili . Perfetto per rappresentare la figura della donna! I fiorai dell’isola di questo prezioso fiore hanno fatto abbondante rifornimento da alcuni giorni per essere pronti alla vendita da stamattina, lunedì che segue la giornata festiva di ieri dove le mimose sono circolate anche in anticipo. Quindi oggi Festa della Donna a tutti i livelli: alto, basso, medioalto,mediobasso e nel mezzo senza distinzioni e discriminazioni di sorta, ma protagoniste ciascuna nel proprio spazio conquistato in piena libertà di movimento e di pensiero. In una società organizzata come la nostra, antica e moderna, la posizione della donna nel corso della storia nella realtà sociale isolana ha seguito gradualmente il passo con i tempi riuscendo ad evolversi e centrare obiettivi notevoli.

CATERINA MAZZELLA CESAREO
CATERINA MAZZELLA CESAREO

Per le nostre donne, per il gentil sesso della nostra isola, festeggiare è legittimo, contare le conquiste sociali e culturali è nel pieno diritto, dimostrare personalità e carattere ormai è in particolare prerogativa di quelle donne forti che sanno determinare e diventare punti di riferimento di una società in continua evoluzione. Il mondo femminile ischitano, dal Castello a Sant’Angelo, può dirsi ben d’onde in festa per essere parte viva di un ‘isola straordinariamente bella. ricca di storia e di protagoniste che in tempi diversi e ruoli diversi lo hanno degnamente rappresentato e continuano a farlo dal focolare domestico alla cattedra,dalla comune lavoratrice all’impiegata di concetto come si diceva una volta. L’isola d’ Ischia è orgogliosa della sue donne spose, madri, sorelle, zie, nonne ed anche sante come la storia ci dirà a partire dalla giovane Restituta di Cartagine poi per noi isolani Santa Restituta.

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LA PRESIDE ANNA BALDINO DI MEGLIO
LA PRESIDE ANNA BALDINO DI MEGLIO

La storia antica della nostra isola, prim’ancora di quella moderna e corrente, ci tramanda figure femminili di spessore, autentiche icone di un prestigioso passato , ha espresso altre grandi figure di donne come la pasionaria del Borgo di Celsa e sarta di Corte Maddalena Cigliano e battagliera “vedova del mare” che fra il ‘400 ed il ‘500 perse al largo del Castello, il suo giovane marito e un figlio di 18 anni pescatori. Altra donna famosa protagonista della vita e della storia di Ischia è quella Vittoria Colonna che dal Castello diffuse le sue rime poetiche che colpirono l’animo nobile e la sensibilità artistica del sommo Michelangelo. Altro nome di donna carismatica e benefattrice era quello di Laura Sanseverino consorte del governatore dell’isola insieme a sua sorella Costanza, Innico D’Avalos. A queste per diritto va assegnato la mimosa alla memoria.

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LADY SUSANA WALTON
LADY SUSANA WALTON

La storia ci ricorda nostre grandi donne del passato ‘900 distintesi a Ischia per spiccate doti di vere educatrici, senso della carità cristiana ed in prima linea per la solidarietà verso persone in difficoltà quali Sisina De Laurentiis, Felicita Scotti, Anna Baldino Di Meglio fu la prima donna laureata dell’isola, andando a superare quell’antico pregiudizio per il quale le donne dovevano essere solo mamme e casalinghe. Grazie al suo impegno per gli studi divenne la prima preside donna a Ischia e fondò tutte le scuole medie dell’isola, lasciando una traccia indelebile. Rosa Verducci Capezza di Casamicciola presidente della Croce Rossa di Ischia, Nunzia Mattera benefattrice e animatrice della Catena alimentare per i bisognosi, Peppenella caratteristico personaggio di Porto d’Ischia e pioniera del primo turismo in casa di affitto estivo, Antonietta Giusto donna di scuola, della politica ed impegnata nel sociale ed anchella come Rosa Veducci Capezza presidente della Croce Rossa di Ischia, Carmelina Conte-Ferrandino presidente diocesana dell’Azione Cattolica dell’isola,

LUCIA ANNICELLI
LUCIA ANNICELLI

Lady Susanna Walton fu donna straordinaria, sbarcò a Ischia con suo marito il compositore inglese Ser Wiliams e con lui fondò i famosi Giardin i la Mortella nel bosco di Zaro a Forio, Maria Cervera-Baiocco fu ostetrica famosa a Ischia Ponte sempre pronta ad aiutare chi si rivolgeva a lei, lo stesso à stata la sua collega Eleonora Ferrandino levatrice di grande disponibilità. Maria Senese del famoso bar Internazionale di Forio pioniere del turismo culturale in piazza con artisti, scrittori, musicisti e poeti internazionali, Lucia Capuano fu la prima donna guardiana del faro di Punta Imperatore A Forio . Alla fine degli anni ’30, in quello stesso faro, suo marito vi morì fulminato, ma Lucia non si perse d’animo e, con i suoi 7 figli, prese l’incarico del suo Francesco, Agata Oliviero Banfi fondatrice coni figli Angelo e Beppi della storica Radio Ischia. Anche per loro una mimosa alla memoria.

LUCIANA MORGERA
LUCIANA MORGERA

Grandi donne in vita che meritano di essere citate e di ricevere la mimosa della riconoscenza e della salute sono la professoressa Anna Colucci (103 anni), l’insegnante Franca Barile (98 anni a maggio), Caterina Mazzella-Cesareo già presidente nazionale della Fidapa, Luciana Morgera presiedente della Borsa verde e Catena Alimentare, Tuta Irace primo sindaco donna di Lacco Ameno e già presidente Fidapa di Ischia, Nunzia Mattera-Sena presidente Garden Club di Ischia, Professoressa Raffaella Baldino presidente ed animatrice dell’Unicef isola d’Ischia, Gianna Napoleone per le sue battaglie in favore della salute pubblica, Carmen Cuomo brava ed attivissima presentatrice di spettacoli sull’isola e conduttrice televisiva locale, Marianna Sasso già assessore alle politiche sociali presso il Comune di Ischia e animatrice sociale sul territorio, Rosa Iacono di Serrara Fontana battagliera donna in favore dei disabili, Anna D’Amico donna di primo piano a Ischia nelle iniziative di promozione turistico-culturale tipo la spettacolare sfilata in costume d’epoca di Sant’Alessandro ed altro,

Maria Italiano devota curatrice e conservatrice della Casa natale del Santo Concittadino San Giovan Giuseppe della Croce,’ Suor Rosa Lupoli Superiora monache di clausura storico Convento delle trentatre in Napoli promotrice di un moderno apostolato e direttrice di un seguitissimo Sito di preghiere e buoni consigli su Facebook, Lucia Annicelli direttrice ed animatrice culturale della Biblioteca Antoniana Comunale a Ischi, Alessandra Benini ischitna d’adozione archeologa subacquea e curatrice degli scavi sottomarini alla scoperta di Aenaria Sommersa, Maria Lauro direttrice ed animatrice delle edizioni di ‘Pe Terre Assaie Luntane rassegna culturale dell’emigrazione ischtana nel mondo e curatrice e relatrice dell’iniziativa di restauro dell’antico Cappuccio di San Giova Giuseppe della Croce.

Foto Giovan Giuseppe Lubrano Fotoreporter

antoniolubrano1941@gmail.com

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