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An Odissey Story, l’Odissea moderna raccontata dai ragazzi dell’IC di Forio

di Isabella Puca

Forio – “An Odissey Story” s’intitola così il corto che ha portato l’Istituto Comprensivo di Forio, diretto dalla  dirigente scolastica dott.sa Maria Chiara Conti, a vincere il  concorso regionale “Informaticando” 2015, indetto dall’USR Campania  e da AICA. Una delegazione dell’istituto si è recata,  lo scorso 29 ottobre, a Città della Scienza dove, alla presenza degli assessori regionali al lavoro e all’istruzione, nell’ambito della XIII edizione della Convention Nazionale del mondo della scuola “Smart Education& Technology days, ha ricevuto un premio di 800 euro che verrà investito in attività laboratoriali per i ragazzi. «Il bando – ci ha spiegato il professor Filippo Castagna, che insieme ai prof. Vanna Palladino, Nico Buono e Tuta Irace, ha curato il progetto – chiedeva di unire un prodotto informatico con un argomento studiato a scuola e noi abbiamo scelto l’Odissea; il filo conduttore era che a fine anno ne avremmo fatto una rappresentazione teatrale.  Ovviamente,  si trattava di una sorta di Odissea moderna di  4 minuti,  una storia odissiaca ambientata ai nostri tempi».  A interpretare l’Ulisse moderno è Modu che, nato a Ischia, ha i genitori che provengono dal Senegal e il colore della sua pelle ha reso bene l’idea di quello che si voleva rappresentare. Al giorno d’oggi, infatti, le disavventure vissute in mare dai tanti extracomunitari che approdano le nostre coste carichi di speranza, sono vicine alle avventure vissute da Ulisse, «nel video- ed è Modu  a dircelo con un po’ di emozione –  ho affrontato gli stessi pericoli di Ulisse come le sirene o i ciclopi che però erano rappresentati dai bulli. Io ho interpretato Ulisse, un valoroso combattente che ha lasciato la sua patria per andare a combattere ma che è stato maledetto dagli dei. Sono stato scelto per fare Ulisse ma in realtà  non mi sono rispecchiato molto, non ho dovuto come lui dovuto superare delle imprese. Sono nato qui a Ischia anche se i miei vengono dal Senegal». A raccontarci di questa esperienza c’è anche Alessandro, il narratore della storia, che ci dice che l’insegnamento più grande appreso da questa storia  è legato all’integrazione. «Nel corto – ci racconta – la mia voce racconta le scene, compreso i messaggi più nascosti. Da questo progetto ho imparato come si superano le difficoltà d’inserimento. Spesso quando arriva un ragazzo nuovo viene trattato male o perché è nuovo o perché è piccolo ma poi si fa coraggio, trova altri amici e inizia a integrarsi nel gruppo.  Ho capito che l’argomento di cui abbiamo parlato nel corto è reale». Il momento in cui sono state girate le scene è rimasto impresso nei ragazzi che, oltre a vincere,  hanno capito una lezione importante: la storia si ripete ancora oggi, a cambiare sono solo i protagonisti.

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