CRONACAPRIMO PIANO

Ancora violenza al Mojto: sedia in faccia, ferita una ragazza

La giovane 23enne è stata colpita da un ragazzo appena maggiorenne: sul posto gli agenti della Polizia di Ischia, che ha identificato l’autore dell’aggressione denunciandolo per lesioni

Ancora una notte bollente sulla Riva Destra di Ischia, ancora una volta protagonista uno dei locali più gettonati dal popolo della movida, il Mojito. Poco dopo le due di notte, secondo una prima ricostruzione dei fatti, un giovane, tale I.G., appena maggiorenne, ha colpito violentemente con una sedia una giovane ragazza di 23 anni, che è rimasta ferita ed ha dovuto far ricorso alle cure dei sanitari dell’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno: tre giorni di prognosi.

Sul posto si sono immediatamente portati gli agenti del Commissariato di polizia guidati dal Vicequestore dottor Alberto Mannelli, che hanno identificato il violento: condotto presso gli uffici di via delle Terme, è stato denunciato in stato di libertà con l’accusa di lesioni. La cronaca testimonia della ormai più che preoccupante frequenza di episodi del genere. Alcuni giorni fa, la Riva destra era stata teatro addirittura di un accoltellamento, ma altrettanto recentemente un’altra ragazza, sempre al Mojito, aveva subìto una violenta aggressione: come si ricorderà, la giovane era stata colpita da una bottiglia, fortunatamente senza gravi conseguenze.

Una frequenza che, secondo alcune indiscrezioni, potrebbe portare anche alla richiesta di adottare drastici provvedimenti per il locale in questione, come una chiusura per un certo periodo di tempo. Nei prossimi giorni si conoscerà l’eventuale evoluzione della vicenda. Fra l’altro, costituisce motivo di ulteriore preoccupante riflessione la circostanza che nei due casi le vittime siano state due ragazze, destinatarie di vili aggressioni da parte di individui che di maschile possono vantare solo l’aggettivo formale. Un segnale del generale decadimento delle semplici regole della normale convivenza civile, ove si pensi che tali vicende maturano in contesti deputati al divertimento e alla vacanza in luoghi di pregio della vita notturna estiva dell’isola. Anche tali vicende inducono a ripensare alle conseguenze del turismo che l’isola è capace di attrarre: certo, la maggioranza dei visitatori non sono certo criminali, ma ormai è sotto gli occhi di tutti cosa può derivare dal non aver mai impostato una politica turistica in grado di selezionare con maggiore cura i flussi a cui indirizzare l’offerta.

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