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Andar per cantine e sentieri, l’enoturismo che emoziona

di Malinda Sassu
Chi non lo sapeva, si attrezzi per le prossime vacanze. A Ischia si brinda sotto le stelle e si esplorano a piediarcaici sentieri, sconosciuti anche agli stessi ischitani. Si va a braccetto con turisti o semplici appassionati, inerpicandosi su vigne terrazzate e respirando i profumi del mosto a settembre.Tutto per scoprire un territorioinedito e ricco di tesori bellissimi e non sempre aperti al pubblico. A Ischia, guardare al futuro riscoprendo il passatosi chiama “Andar per Cantine”.
Ed è così che, con la Pro Loco di Panza, i turisti appassionati del “buon bere” scoprono un’altra realtà dell’Isola, oltre a quella termale e vacanziera, mentre il territorio (si spera) inizia a capire di avere un potenziale che, in realtà, aveva da millenni, aspettando solo di essere stimolato. Tutto questo, grazie all’idea di Leonardo Polito e al lavoro della “sua” Pro Loco, che vide la luce nel 2008, quando decise, insieme ad alcuni amici, che era ora di dare voce alle tradizioni. Quando si dice “una buona idea”. Tifosissimo del Napoli, classe 1961, sposato e con una figlia di 25 anni, Leonardo si sente cittadino dell’Isola e soprattutto orgoglioso delle sue origini. Fiero di essere Presidente di una Pro Loco attivissima,uno dei pochi info point presenti sull’isola, composta di ragazzi giovani, appassionati e professionali. Io aggiungo, come pochi.
Leonardo ha voglia di fare sempre meglio, parla di soddisfazioni eresponsabilità, di messaggi importanti alle istituzioni. Di amici e soci fondatori «tra i quali Tommaso e Bruno che ci hanno lasciato troppo presto»,ma soprattutto di iniziative: «credo ci vada riconosciuto il merito di aver dato inizio alla riscoperta dei nostri sentieri, attraverso la sensibilizzazione alla pulizia e al ripristino degli stessi. Ma la cosa di cui siamo maggiormente orgogliosi è tutto il movimento nato attorno alla manifestazione “Andar per cantine” con la quale, pensiamo di aver lanciato l’enoturismo sulla nostra isola». Intanto, ricordate di segnarlo in agenda: la bellissima manifestazione “Andar per sentieri” è alle porte, dal 25 aprile al 1 maggio.
gruppocantine
Chi è l’enoturista che si approccia alle vostre attività e come spieghi il successo dell’enoturismo in generale? Ma soprattutto come far capire l’importanza economica del settore?
«L’enoturista che arriva a Ischia è sicuramente un appassionato di enogastronomia, rispettoso della natura e dell’ambiente, spesso facoltoso e ben disposto all’acquisto dei nostri vini e dei nostri prodotti tipici, desideroso di scoprire l’Isola d’Ischia in una luce diversa da quella conosciuta finora. Sole, mare e terme, sono cose che purtroppo oggi non bastano più per richiamare nuovi flussi turistici.Il successo dell’enoturismo è dovuto alla voglia di conoscere le identità locali, attraverso le tipicità del posto e il gusto delle cose buone. Questo può avere un impatto positivo non solo sulle aziende agricole ma anche sul territorio nel suo complesso, a condizione che sia compreso nella programmazione e nella promozione turistica da parte delle istituzioni.Credo basti poco, solo la capacità di rinnovarsi e proporre in chiave moderna tutte le nostre tradizioni, abbinate a quel senso di ospitalità’ che ci ha sempre contraddistinto, sin dagli anni 60, e che bisogna necessariamente ritrovare».
gruppoproloco
Il successo di un vino è legato al territorio eIschia è unica sotto questo profilo.Ci sono però una serie di questioni, chiamiamole pure “di contesto”, che possono facilitare o limitare il turismo in generale e l’enoturismo in modo particolare. Parlo di strade, mezzi di trasporto, o connessioni a Internet. Rispetto a tutto questo, avete qualche problema che vi sta a cuore?
«Credo ci sia bisogno di un lavoro di squadra, senza protagonismi, che coinvolga le associazioni, i produttori, le istituzioni e anche gli operatori commerciali che si occupano della vendita e della promozione di prodotti turistici. La nostra isola ha un legame antichissimo con la viticoltura, sin dall’VIII secolo a.C,a dimostrazione che Ischia è soprattutto un’isola di terra, ma dove puoi trovare mare, montagna, sorgenti termali, profumi e sapori, cose che difficilmente si possono trovare tutte insieme in altri posti. La nostra Isola sta attraversando una crisi profonda e purtroppo i tanti problemi che ci attanagliano non sono di facile e prossima soluzione. In parte dovuto, credo, alla mancanza di cooperazione tra le istituzioni locali e penso che, partendo almeno dal recupero del decoro urbano e dal miglioramento dei trasporti marittimi e terrestri, potremmo averne un beneficio immediato. Madre Natura ci ha donato un paradiso che non può essere continuamente trascurato»

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Professionalità e passione per il territorio. Puoi farci una scheda dei vostri operatori? Conosciamoli meglio, insomma.
«Nelle nostre iniziative cerchiamo di avvalerci di persone competenti e professionali, proprio per dare quel valore aggiunto a quel famoso spirito di gruppo da cui tutto è partito. Tra i nostri soci ci sono guide escursioniste, chef, sommelier, operatori turistici, produttori e tante persone di buona volontà che spesso tolgono tempo alle loro famiglie e al loro lavoro per dedicarsi al volontariato. È a tutte queste persone che va il mio pensiero e il mio ringraziamento per aver sostenuto la Pro Loco, anche e soprattutto economicamente, nelle sue tante iniziative, e senza i quali nulla sarebbe stato possibile. Permettimi, infine, di dire cosa abbiamo imparato in questi anni e quale messaggio vorremmo far passare attraverso questa opportunità che ci dai. Abbiamo imparato che bisogna promuovere il territorio, ossia individuarne le peculiaritàambientali e culturali, alimentare nei suoi abitanti il senso di appartenenza e rispetto. Abbiamo imparato a non restare sotto il nostro campanile, bensì a salirvi sopra e guardare al di là, cercando di vedere se oltre a noi ci fosse qualcuno che condividesse i nostri ideali e i nostri progetti. Abbiamo imparato a mettere a disposizione passione e professionalità al servizio della comunità, cercando di essere una preziosa risorsa per il bene comune e vorremmo trasmettere anche agli altri questo spirito. Perché sostenere la Pro Loco? Perché siamo presenti quando c’è bisogno di noi, perchéabbiamo passione,entusiasmo e fantasia, operiamo in campi fondamentali quali turismo, cultura e ambiente, e sappiamo soffrire per raggiungere un obiettivo; perchéle nostre manifestazioni sono di tutti e per tutti, perché lavoriamo gratis e soprattutto perchésiamo disponibili a lavorare con tutti».

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