CRONACA

Andrea Marcucci chiede 12mila euro di danni ad Aldo Presutti

Il capogruppo in Senato del Partito democratico ha citato l’albergatore ischitano per un tweet ritenuto lesivo

Andrea Marcucci capogruppo al Senato del Partito democratico ha citato in giudizio l’albergatore ischitano Aldo Presutti. La richiesta è di 12mila euro per alcuni tweet pubblicati sull’account dell’hotel Solemar. “È vergognoso che il senatore Marcucci attacchi me ed il mio albergo”, ha detto Presutti. “Siamo alla follia totale”. Presutti si difende: “Sono un imprenditore e credo che i nostri politici, al di là dello schieramento, debbano solo augurarsi che la classe imprenditoriale lavori e dia lavoro a tante persone. Così come faccio io. Ma in questo caso, evidentemente, Marcucci non vuole questo. Marcucci, come qualsiasi politico, dovrebbe premiare l’Italia che lavora e crea economia. In questo caso, invece, con il suo atteggiamento fa perdere tempo in un giudizio dando vita ad un’inutile causa”. Aldo Presutti è l’albergatore di Ischia che solidarizzò con il Salvini dichiarato non gradito a Maiorca. Da quando l’albergatore ha lanciato in rete il suo tweet, lo scorso luglio, è un continuo di insulti e polemiche. Adesso anche una denuncia. “Siamo davvero toccando l’assurdo”, ha detto ancora Presutti raccontandoci l’intera vicenda. “Dopo il mio messaggio di solidarietà al Ministro Salvini sono stato ricoperto di insulti e volgarità. Tra le varie telefonate, i primi giorni di agosto, mi arrivò quella di un signore che si definì come portavoce del senatore Andrea Marcucci. Nel corso della telefonata mi diceva che avevo fatto una goliardata. Questa telefonata l’ho riportata in un tweet e per questo il senatore Marcucci mi ha chiesto 12mila euro come risarcimento per i danni di immagine che gli ho causato”.

“Davvero non capisco – continua l’albergatore – dopo aver parlato con quell’uomo al telefono ho controllato da chi provenisse la telefonata. Essendo una struttura alberghiera abbiamo la registrazione di tutte le telefonate sia in entrata che in uscita con i relativi numeri. E grazie a ciò posso dire con certezza che la chiamata è partita dalla segreteria del senatore Marcucci. Il numero di telefono che mi ha chiamato è lo stesso presente sulle pagine internet del senatore del Partito democratico”. E continua, con affanno e dispiacere il racconto di Aldo Presutti: “Dopo il mio tweet è arrivata una diffida di Marcucci. Il mio legale, poi, si è messo in contatto con il suo ed avevano pensato ad un incontro a Roma. Ma non se n’è fatto nulla”. C’è stato, poi, un tentativo di conciliazione caduto nel vuoto. Ed ora la notificadell’atto di citazione depositato presso il Tribunale di Lucca. “Mi ha chiesto 12 mila euro per danni”. In passato Andrea Marcucci, nel tentativo di conciliazione, oltre i danni aveva chiesto all’albergatore di rimuovere il tweet ‘incriminato’. E continua: “Non ho insultato nessuno. Intendo difendermi ma non capisco ancora perché sono stato denunciato. Forse perché ho difeso Salvini? Forse perché ho un’idea diversa da quella di Marcucci? Per me è davvero una vergogna”.

Presutti non è più presente sui social network. “Ho subito troppi danni per me e per la mia attività dopo aver espresso la propria opinione politica”.  un anno fa con un ‘cinguettio’ Presutti si schierò nella difesa nei confronti di Salvini. “Mi sono sentito offeso come italiano nel momento in cui hanno insultato un nostro Ministro della Repubblica. Poteva anche chiamarsi Renzi, Berlusconi o Gentiloni. Mi sarei offeso allo stesso modo. Con il mio tweet volevo solo difendere la mia Patria e le Istituzioni dai consiglieri comunali di Maiorca che hanno definito Salvini “persona non gradita”. Se il Ministro fosse stato Marcucci, lo avrei difeso allo stesso modo. Tutti gli italiani dovrebbero avere un sussulto di orgoglio e sentirsi feriti da chi quotidianamente offende la nostra Nazione e le nostre Istituzioni. Ma, confesso, non mi aspettavo tutto questo clamore. Sono stato minacciato, aggredito, insultato. Mi sento violentato. Ma non mollo. Non mollo per tutte le persone che lavorano con me. Siamo una grande famiglia e per loro e per difendere il loro lavoro sto lottando. I ‘leoni da tastiera’ hanno dato, e stanno dando tutt’ora il meglio del peggio di sé. Ormai non riesco più a contare le recensioni negative e gli insulti sul web. Il mio avvocato ogni giorno invia alla Polizia postale le segnalazioni di tutte le persone che ci insultano. Ma non mi arrendo. Nemmeno dinanzi ad un senatore della Repubblica italiana quale è Andrea Marcucci e chi dei due, tra me e lui, ha sbagliato lo deciderà la legge”. “Io – conclude – sono con la coscienza a posto. Non ho insultato nessuno. sono stato insultato. Sono vittima e non certo carnefice”.

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