Annamaria e Lello, due navigator in attesa della firma di De Luca
I vincitori del concorso Anpal sono in attesa della stipula della convenzione con la Regione Campania
Chiedono risposte i navigator della Campania, anche ieri in protesta davanti alla sede della Regione, davanti palazzo Santa Lucia a Napoli. Senza la firma per la stipula della convenzione con l’Anpal, Agenzia nazionale per il lavoro, da parte di Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, non potranno iniziare il loro lavoro. In tutto, in Campania, sono 471 le persone dichiarate idonee come navigator, con il compito di guidare chi percepisce il reddito di cittadinanza nella ricerca di un lavoro. Senza la firma di De Luca non possono essere contrattualizzati dall’Anpal e cominciare il percorso lavorativo.
Davanti all’ingresso, i manifestanti hanno srotolato uno striscione con la scritta: “Con la scusa del precariato sono un navigator disoccupato”. Il Governatore a più riprese ha detto che non intende firmare per “non dar vita a nuovo precariato”. A manifestare c’è anche Aniello ‘Lello’ Vespoli, 32enne di Casamicciola. “Ho partecipato alla selezione per navigator – ci spiega – dopo aver perso il lavoro. E quando sono risultato tra i vincitori per me è stata un’iniezione di speranza”. Lello, laureato in sociologia con indirizzo in Politiche sociali del territorio prima del concorso in Anpal come navigator lavorava in un centro assicurativo. “Adesso, però – continua – mi trovo in una situazione paradossale. Il presidente della Giunta regionale della Campania Vincenzo De Luca ha deciso di non voler firmare la convenzione con l’Anpal e ciò ci impedisce di cominciare la nostra attività. In pratica resto disoccupato”. E chiosa: “Questa è davvero una situazione paradossale”. Domani i 471 navigator della Campania, con quelli del resto d’Italia, avrebbero dovuto cominciare il percorso di informazione-formazione “ma non c’è l’accordo e noi restiamo fermi”, ci conferma Annamaria Florio, 47 anni di Forio. “Per tanti anni ho lavorato sull’isola di Ischia nel settore privato con alterne fortune. Tra chi pagava in ritardo e chi non pagava proprio, sono precaria da una vita e non certo un contratto di ‘soli’ 20 mesi come quello per navigator mi spaventa. Anzi”. E continua nel suo racconto Annamaria: “E così a maggio mi sono ritrovata disoccupata. E certamente maggio non è il mese migliore per cercare lavoro sull’isola di Ischia. Così ho cominciato a studiare per dei concorsi e ho superato quello per navigator. È stata una gioia immensa”, che però è durata poco.
“Dopo la gioia, infatti, c’è stata la rabbia per la mancata firma di De Luca. Avere un contratto di 20 mesi è già tanto rispetto al nulla che ci offre l’isola di Ischia. Sulla nostra isola, infatti, si è sempre precari. Bisogna affidarsi alla sorte quando si cerca un lavoro perché non si sa mai se si ha la ‘fortuna’ di trovare un datore di lavoro serio che paga puntualmente”. Annamaria è laureata in scienze economiche e finanziarie. La laurea l’ha conseguita lo scorso gennaio con una votazione di 110 e lode. “Dopo uno stop degli studi per dedicarmi alla famiglia ed ai lavori precari, ho deciso di riprendere gli studi con l’auspicio, finalmente, di trovare un lavoro un minimo più stabile”. Ma per lei, così come per gli altri 470 navigator della Campania, al momento, il lavoro non c’è. “È precario anche vincere un concorso? Evidentemente in Campania sì. E questo solo grazie al capriccio politico del presidente della giunta regionale della Campania Vincenzo De Luca”, dice ancora sfiduciata Annamaria. E conclude: “De Luca non danneggia solo noi navigator, ma l’intera Regione Campania. Con la mancata firma della convenzione con l’Anpal la nostra Regione resta indietro nelle politiche attive del lavoro. Spero che il nostro presidente rinsavisca presto”.
Mentre i navigator continuano nella loro protesta la Campania resta l’unica Regione in Italia a dover ancora firmare la Convenzione con ANPAL Servizi S.p.A- agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro- La firma della Convenzione è fondamentale perché consente di avviare, anche in Campania, la “seconda fase” del Reddito di Cittadinanza, garantendo maggiore occupazione, incentivi alle imprese e un rafforzamento generale delle politiche attive del lavoro, di cui si occuperanno i 471 vincitori del concorso in Campania. la Campania ha registrato il più alto numero di percettori di Reddito in Italia, oltre novantamila nuclei familiari. Negare la firma della Convenzione significherebbe non garantire i livelli minimi essenziali di prestazioni (LEP) ai cittadini campani, creando così una ingiustificata situazione di disparità di trattamento rispetto alle altre Regioni.