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Antimo Puca in corsa per un seggio alla Camera

Antimo Puca, lo storico ufficiale giudiziario della sede ischitana del Tribunale, sarà candidato alle prossime elezioni politiche nazionali che si terranno a marzo. È lui stesso a confermare tale indiscrezione, senza però dare ulteriori dettagli sulla decisione di “scendere in campo”. Non a caso usiamo questa espressione, analoga a quella usata da Silvio Berlusconi quando nel ’94 decise di entrare nell’agone politico: infatti Antimo Puca correrà per un seggio alla Camera dei Deputati con la coalizione di centrodestra, che vede come principale formazione politica proprio Forza Italia, il partito aziendale creato da Berlusconi. Com’è noto, l’imprenditore al momento risulta ineleggibile a causa della condanna per frode fiscale, ma ciò non ha impedito al suo partito di presentarsi col nome del fondatore nel simbolo. Il dottor Puca si recherà in settimana nella Capitale, per apporre la sua firma alla candidatura ufficiale. Solo dopo tale passaggio si conosceranno i particolari della nuova avventura cui si dedicherà il funzionario del Tribunale ischitano. Pare che egli sarà in lista con Gianpiero Samorì, avvocato e banchiere modenese,  che sta compiendo una “campagna acquisti” per presentarsi alle prossime elezioni politiche con il suo movimento politico, Moderati in Rivoluzione.

Samorì ha recentemente appoggiato la candidatura di Vittorio Sgarbi alla regione Sicilia. Proprio Sgarbi fu colui che introdusse Samorì alla “corte” di Berlusconi, suscitando le gelosie dei presunti “successori” di Silvio. Per quanto concerne l’aspetto “ischitano” della faccenda, la candidatura di Antimo Puca giunge alquanto inattesa, anche se l’instancabile ufficiale giudiziario ha sempre dimostrato grande interesse per l’attualità sociale e politica, giungendo più volte a elaborare proprie riflessioni e suggestioni in articoli giornalistici molto seguiti, pubblicati sui media isolani. Puca è in forza al Tribunale di Ischia, e prima ancora all’allora Pretura, sin dall’ormai lontano 1979: trentanove anni di lavoro senza mai praticamente andare in ferie, come raccontò una volta proprio a Il Golfo. Uno stakanovista che, si può esserne certi, non si risparmierà nemmeno in questa inedita avventura, alla conquista di un seggio di deputato alla Camera.

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