ANTONIO D’AMORE «Lo screening salva la vita, sfruttate questo strumento»
«Oggi è una bella giornata, che ripetiamo dopo l’ultima fatta in epoca pre-covid. Ringraziamo la Fondazione Leonessa e la sua presidente, che è sempre vicina a quelli che sono i bisogni dell’ospedale, che poi di fatto sono i bisogni della cittadinanza e delle donne. Ringraziamo le undici professioniste dell’isola, le imprenditrici, le insegnanti, ossia quella parte di società presente ogni giorno nella nostra vita comune. Hanno fatto da testimonial a questa bellissima manifestazione. E questa testimonianza la riporteranno per sollecitare gli screening, soprattutto quelli alla mammella, al collo dell’utero e al colon. Speriamo di fare una bella campagna, di avere tante richieste di screening mammario. Lo screening – lo ricordo ancora una volta – salva la vita. Oggi, grazie alla Fondazione Leonessa, abbiamo delle attrezzature d’eccellenza, e quindi ci aspettiamo che in molte utilizzino questi strumenti. L’ospedale Rizzoli è stato oggetto di una rivisitazione tecnologica completa. Qui è stata cambiata, dopo quindici anni, la tac; la struttura è dotata di ecocardiografi di terza generazione, che ospedali della terraferma non possiedono. È stata fatta un’innovazione tecnologica che ci voleva». Per quanto concerne l’imminente ampliamento del Rizzoli, d’Amore ha confermato: «Tra meno di un mese verremo a mettere la prima pietra con il presidente De Luca. È un ampliamento che l’isola aspettava da molto tempo. Oltre all’ampliamento, ci sarà un rifacimento delle facciate. Insomma, abbiamo fatto un lavoro che possa rimanere negli anni».