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Intronizzata in Cattedrale l’icona della Madonna di Fatima

Straordinario evento nella diocesi d’Ischia con la venuta in Cattedrale già dalla fine di aprile della Statua della Madonna di Fatima, proveniente dal famoso Santuario portoghese e che resterà per sempre in mezzo a noi. Mercoledì 10 maggio scorso l’Icona è stata portata, con l’esemplare e lodevole Parroco don Carlo Candido, in Piazza San Pietro, ove Papa Francesco l’ha benedetta e incoronata. Con la splendida Icona sono altresì giunte da Fatima le Sacre Reliquie dei santi pastorelli Francesco e Giacinta che oggi 13 maggio il Papa Francesco canonizzerà proprio sulla spianata di Fatima, in occasione del Centenario delle Apparizioni (1917 – 2017). Le Apparizioni della Madonna avvennero tra il 13 maggio e il 13 ottobre 1917 a tre poveri pastorelli di nome Francesco, Giacinta e Lucia. Già nel 1930 la Chiesa Cattolica ha sottoscritto ufficialmente col Papa Pio XI il Messaggio di Fatima “come degno di fede” e i Papi successivi (Pio XII, Paolo VI, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco) hanno mostrato pubblicamente la loro approvazione e la loro fiducia nella decisiva validità, nell’importanza cruciale delle Apparizioni a Fatima. Diversi Papi come Paolo VI, Giovanni Paolo I da Cardinale, Giovanni Paolo II (ben tre volte), Benedetto XVI e oggi Papa Francesco si sono recati pellegrini a Fatima e Giovanni Paolo II attribuì nell’omelìa del primo viaggio la sua salvezza in seguito al tentativo di assassinio in Piazza San Pietro proprio il 13 maggio 1981. Egli affermò che “una mano ha sparato, un’Altra Mano ha deviato la traiettoria” e aggiunse che “il Messaggio  (‘addolcito’pubblicato in parte, trattandosi di rivelazione privata, ndr) di Fatima è più importante e più pressante oggi persino rispetto a quando Maria apparve la prima volta”. In sintesi il Messaggio di NS di Fatima riguarda l’intera umanità e l’apostasìa (tradimento) nella Chiesa “quando in essa sarà entrato l’uomo iniquo (2Tessalonicesi 2, 3), che porterà a compimento l’abominio della desolazione e che avrà il suo culmine nell’orribile sacrilegio (Daniele 12, 11), mentre la grande apostasìa si sarà ovunque diffusa, allora il mio Cuore Immacolato raccoglierà il piccolo resto fedele che, nella sofferenza, nella preghiera e nella speranza, attenderà il ritorno di mio figlio Gesù nella gloria”, da dove uscirà il Sole divino di una nuova Era, dall’umanità mai conosciuta, di grazia e di santità, di amore e di giustizia, di gioia e di pace. Tutta la creazione, liberata dalla schiavitù del peccato e della morte, conoscerà lo splendore di un secondo Paradiso terrestre, in cui Dio dimorerà: “Venga il tuo Regno, sia fatta la tua Volontà come in cielo così in terra”.

 

DIES  DOMINICA – 5a domenica di Pasqua (anno A)

Da oggi sabato 13 maggio al 13 ottobre CENTENARIO DELLE APPARIZIONI DI FATIMA: stamane dopo la S. Messa delle ore 9,00 in Cattedrale si terrà un CENACOLO MARIANO straordinario dinanzi all’Icona benedetta e incoronata da Papa Francesco mercoledì scorso in Piazza S. Pietro a Roma.

“Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto prodigi; a tutti i popoli ha rivelato la salvezza. Alleluia.”: è l’invito festoso che apre oggi la liturgia d’ingresso. Sappiamo bene quali sono questi prodigi: la liberazione vera, cioè dal peccato, la rigenerazione a figli di adozione, la chiamata all’eredità eterna con la restaurazione dell’universo al suo stato primitivo (Catechismo Chiesa Cattolica, 1047). Anche nella Chiesa primitiva (Atti degli Apostoli 6, 1-7) sorgono screzi e dissapori. Non dobbiamo idealizzarla. Là dove ci sono degli uomini, ci sono limiti e imperfezioni. Gli apostoli provvedono, ma non in qualche modo, bensì scegliendo “sette uomini di buona reputazione, pieni di Spirito Santo e di saggezza”. Tutti i credenti (1Pt 2, 4-9) formano “un sacerdozio santo”. Tutti sono chiamati a “offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, per mezzo di Gesù Cristo”. Questi sacrifici spirituali sono la nostra vita vissuta in grazia: “Ecco io pongo in Sion una pietra angolare, scelta, preziosa e chi crede in essa non resterà confuso”. Non vediamo in modo sensibile il Signore (Gv 14, 1-12), ma non per questo egli è lontano. Anzi, proprio perché asceso al cielo, alla destra del Padre, può essere presente, e lo è di fatto soprattutto nell’Eucaristia, Sole Nuovo del mondo che verrà: “Io sono la via, la verità e la vita…Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se conoscete me, conoscete anche il Padre…Chi ha visto me ha visto il Padre…Io sono nel Padre e il Padre è in me…”(tutto falsificato nella grossolana traduzione della spa tdg di Brooklyn per negare, -come già l’eretico Ario-, la divinità di Cristo !).

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CENTENARIO (1917 – 2017)

Il Disegno sta per compiersi

chiamando i figli a consacrarsi

al Suo Cuore Immacolato e Rifugio

e formando schiera di piccoli bambini

con la quale porterà Lei a compimento

la più grande Vittoria e Liberatrice.

 

Il Messaggio di Fatima si compie

nella diffusione mondiale di Cenacoli

domandati per raccogliere nella preghiera

fatta con Lei e per mezzo di Lei e per offrire

grande forza di intercessione e riparazione

in maniera straordinaria ad abbreviare

il tempo doloroso della grande prova

purificatrice invocando dono seconda

nuova Pentecoste in cui si compirà

questo divino prodigio per la Chiesa

e intera umanità a conoscere e vivere

tempi nuovi di comunione piena attesa

di amore e di vita con Dio solo Signore.

 

Il Disegno annunciato si compie

col trionfo del Cuore Immacolato

di Maria Regina della Pace e Parusìa,

Aurora Nuova che sorge a sentinelle.

 

a cura del prof. Pasquale Baldino, responsabile diocesano Cenacoli Mariani, docente Liceo, poeta (mail: prof.pasqualebaldino@libero.it)

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