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“Cancellato” il carcere per gli abusi edilizi nelle zone vincolate

ISCHIA – Una pronuncia davvero rivoluzionaria, anzi definirla tale potrebbe essere addirittura riduttivo. Con una sentenza depositata lo scorso 23 marzo la Corte Costituzionale ha, in motivazione, ritenuto irrazionale il diverso trattamento sanzionatorio riservato a chi esegue opere senza autorizzazione su beni paesaggistici assoggettati a vincolo in base a provvedimento ministeriale (dichiarativo dell’interesse pubblico alla speciale tutela, come avvenuto, ad es., per i comuni dell’isola d’Ischia, di Procida, Capri ed Anacapri, qualificati come “bellezze panoramiche di insieme”) rispetto a quelli assoggettati a vincolo in base alla legge (come avvenuto per i territori costieri compresi in una fascia di profondità di 300 metri dalla linea di battigia, i fiumi, i torrenti, i ghiacciai, i parchi, le riserve nazionali e regionali, ecc.), puntualmente elencati all’articolo 142 del d.lgs. n. 42/04. Di fatto la Consulta cancella così il carcere per gli abusi nelle zone vincolate avvicinando molte, moltissime prescrizioni.

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