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Pasticcio baranese: il bando per le strisce blu è “nullo”

BARANO. Mettiamola così, sono cose che capitano e possono succedere anche nelle “migliori famiglie”. Ma quando fatti del genere avvengono all’interno della pubblica amministrazione, è chiaro che la cosa crea parecchi problemi. Anche perché, di fatto, può finire col pregiudicare un intero procedimento che era ormai concluso e che si riteneva portato a compimento in maniera corretta. Ma in realtà, come vi spiegheremo tra poco, le cose non stanno affatto così. Oggi, grazie ad internet, uno strumento particolarmente gettonato è quello del “copia e incolla” che però non sempre funziona a dovere ed anzi può riservare sgradite sorprese. In alcuni casi, e questo potrebbe rientrare nel novero, anche irreparabili.

Soprattutto, aggiungiamo, se nel frattempo sono intervenute importanti e significative modifiche normative di cui la farraginosa burocrazia di casa nostra (oltre che le norme) non può non tendere in debita considerazione. L’episodio in questione è accaduto a Barano ma dobbiamo fare una doverosa premessa: il 16 aprile 2016, con il decreto legislativo 50, entrava in vigore il nuovo codice degli appalti che andava a sostituire il precedente D. Lgs 163/2006: una variazione di cui evidentemente però il comandante dei vigili urbani del Comune collinare, Ottavio Di Meglio, non è a conoscenza. E, attenzione, parliamo di un laureato in giurisprudenza.

Ma qual è il pasticciaccio che è stato combinato nel caso di specie? Semplice, più o meno. E’ successo che a distanza di ben due anni il comandante ha pubblicato sul sito internet del Comune un bando relativo ad “affidamento in concessione del servizio di gestione delle aree di parcheggio a pagamento, senza custodia, mediante parcometri ed ausiliari del sosta” in linea di massima uguale a quello pubblicato nel 2014 senza tener conto che nel frattempo il codice degli appalti di cui al D.Lgs. 163/2006 non è più vigente. La domanda di partecipazione porta lo stesso marchiano errore. Nel frattempo è scaduto il termine per la presentazione delle offerte e speriamo non si sia andati avanti con la procedura. Perché se questo fosse accaduto, non crediamo ci sia bisogno nemmeno di spiegarlo, potremmo ritrovarci con una serie di offerte presentate che rappresenterebbero null’altro che carta straccia, visto che di fatto tutto è stato sbagliato all’origine. Insomma, una gaffe in salsa baranese anche se vogliamo credere che si sia trattato di un errore di distrazione e superficialità. Altrimenti, staremmo proprio freschi.

Gaetano Ferrandino

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