CULTURA & SOCIETA'

La chiesa di Ischia apre il nuovo anno pastorale in Cattedrale l’omelia del Vescovo Lagnese «rimettiamoci in cammino»

LE PAROLE MIRATE DEL VESCOVO DI ISCHIA MONS. PIETRO LAGNESE ALL’INTERO CLERO DIOCESANO E IL RIFERIMENTO AL RUOLO DELLA DONNA NELLA SOCIETA’ – Senza proclami e senza rivendicazioni, con quella scelta Egli vuole mostrare nei fatti già il vangelo del Regno, l’inizio di un mondo nuovo che viene, l’avvento del Regno nel quale i piccoli, i poveri, gli ultimi, i deboli, coloro che non contano e non sono considerati, sono beati perché amati da Dio, beati perché in Gesù Dio si è fatto come loro e viene a dire nei fatti che Egli sta dalla loro parte e proprio di loro ha deciso di servirsi per annunciare il Suo amore al mondo

DI GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO Fotoreporter

La Chiesa di Ischia del Vescovo Mons. Pietro Lagnese muove tutto il suo apparato organico presbiteriale per celebrare l’avvio dell’anno pastorale fra la larga comuntà’ delle 25 parrocchie dislocate sul territorio dell’isola. Voglia di incidere sulle coscienze altrui, diffondere come meglio si può la parola del Signore, invito a vivere nella grazia di Dio e condurre a sé le pecorelle smarrite è l’azione pastorale viva di una Chiesa che nell’isola fa sentire bene ed in maniera efficace la propria voce.

Quindi, in occasione della festa dell’Apostolo San Matteo, nella Chiesa Cattedrale di Ischia S.E. Mons. Pietro Lagnese ha presieduto la Solenne Concelebrazione Eucaristica di apertura per l’appunto del nuovo anno pastorale diocesano. Durante la cerimonia ecclesiale è stato conferito il mandato ai membri del nuovo Consiglio Pastorale Diocesano oganizzata nella Chiesa Madre di Ischia Ponte , e quanto sia grande l’occasione per pregare insieme! “Radunati nella lode alla SS. Trinità e nell’ascolto della Sua Parola”, Mons. Lagnese inoltre – ha così proseguito: “invocheremo sulla nostra Chiesa una rinnovata effusione dello Spirito Santo che sempre ci chiama a fare esperienza dell’Amore del Signore, ci raccoglie in unità e ci spinge alla missione!”.

Il punto focale della celebrazione dì apertura dell’anno pastorale, è stata la lunga ed interessante omelia del Vescovo Lagnese pronunciata all’insegna di una Chiesa tutta al servizio del Vangelo!”, Ad esempio quando dice che“c’è qui la Chiesa in nuce: una sorta di schizzo, di bozza di quella che sarà, dopo la Pentecoste, la Chiesa del Signore: una Chiesa tutta missionaria, tutta al servizio del Vangelo, dove tutto si fa per il Vangelo. Una Chiesa nella quale, certo, ci sono funzioni e ministeri diversi, in primo luogo quello degli Apostoli, ma che, al di là delle differenze dei ruoli, al di là delle responsabilità e dei carismi diversi, si riconosce – come leggiamo nell’Evangelii Gaudium– come la comunità dei discepoli missionari nella quale i due aggettivi o stanno insieme o non stanno: «non diciamo più – dice perciò il Papa – che siamo “discepoli”e“missionari”, ma che siamo sempre “discepoli-missionari».

Ma il Vescovo Lagnese, rivolgendosi in particolare alle donne della Diocesi ha iniziato la sua omelie con le seguenti parole:“ fratelli e sorelle, convenuti nella nostra Chiesa Cattedrale per la consueta celebrazione di inizio anno, innanzitutto un saluto a tutti voi ma in modo speciale il mio abbraccio di pace a tutte le donne della Chiesa di Ischia. Oggi – lo avete sentito – la Parola parla di voi, carissime sorelle, San Giovanni Paolo II di voi ha scritto delle cose bellissime nella Mulieris Dignitatemesaltando il genio femminile, e di voi parla continuamente Papa Francesco e non smette di ricordarci che voi siete l’immagine della Chiesa, perché la Chiesa è donna: la Chiesa è vergine, è sposa, è madre, e, figura eminentissima, la Chiesa è Maria, la madre del Signore…

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Un saluto allora a tutti voi: a tutte le mamme, a tutte le nonne della nostra Chiesa, a tutte le consacrate, a tutte le donne che crescono i figli, che si occupano dell’educazione delle giovani generazioni, a tutte le operatrici pastorali della nostra dioces”-.Il Vescovo nel suo intervento non ha tralasciato nulla, specie quando ha che detto che “In Gesù, c’è la Via che riconduce al Padre, Dio tende nuovamente la mano all’uomo, e gli offre la possibilità di passare dalla Sua parte, di essere liberato da colui che rende schiavi ed è signore della morte, e di accogliere il dono della Vita eterna, la Vita vera. «Sono venuto– dirà Gesù – perché gli uomini abbiano la Vita e l’abbiano in abbondanza».Tutti i suoi atti sono così al servizio del messaggio e sono segni ed espressione che il Regno di Dio sta sorgendo, anzi è già presente.Per questa causa Gesù non si risparmia, mai! Non conosce l’orologio Gesù!

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Questa causa è la Sua ragion d’essere e non gli interessa altro! È il Suo motivo di vita e per essa sacrifica tutto di sé: finanche il mangiare, lo stesso riposo – mai però la preghiera! – ogni cosa e persino la sua stessa vita”. Poi il Vescovo Lagnese ha concluse cos’ loa sua omelia.“Coraggio; allora. Ricominciamo! Rimettiamoci in cammino, mettiamo da parte i pessimismi, mettiamoci tutti dietro a Gesù. Pronti come ci suggerisce l’Apostolo a combattere la buona battaglia della fede, cercando di raggiungere la vita eterna alla qualesiamo stati chiamati e per la quale tanti santi, già prima di noi, e attorno a noi, hanno fatto la loro bella professione di fede davanti a molti testimoni. Chiediamo a Maria, la donna bellissima, la discepola per eccellenza, immagine e modello della Chiesa, Regina degli Apostoli e dei Martiri, la Regina dell’Isola d’Ischia e l’Aiuto dei Cristiani. Amen”.

info@ischiamondoblog.bom

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