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Applausi ed emozione per l’inaugurazione del centro giovanile “Papa Francesco”

di Isabella Puca

foto Giovangiuseppe Lubrano

Ischia – “Sognate cose grandi”. É questa la scritta che campeggia su una delle pareti del nuovo centro giovanile dedicato alla figura di papa Francesco inaugurato ieri mattina in uno degli ambienti del centro polifunzionale di Ischia. Don Emanuel Monte ha dato il benvenuto ai numerosi presenti invitando il vescovo Pietro Lagnese alla benedizione del luogo e di tutti coloro che hanno permesso ai giovani di avere uno spazio dove crescere nell’ amore e nella fraternità. Presente quasi tutta l’amministrazione comunale di Ischia per quest’importante esperienza di condivisione con la consapevolezza che “se non avessimo la carità non saremmo nulla”. Dopo il momento della solenne benedizione la parola è passata a Rosaria, Antonio e Rosa, alcuni giovani della parrocchia che hanno spiegato quello che sarà la funzione di questo centro creato a “misura di giovane”. Per l’occasione erano presenti rappresentanze studentesche del liceo statale, del Mennella, del Mattei e del Telese; presenti anche i sindaci di Ischia, Forio e Lacco Ameno. «Questo centro diverrà luogo d’ incontro per relazioni e dialogo tra noi giovani, sarà un punto di ritrovo tra le diverse realtà presenti sul territorio e ci auguriamo che presto possa diventare una rete a servizio dei giovani. Sarà casa vostra». Con un video è stata spiegata la funzione che avrà il centro giovanile, un luogo dove s’incontrano anche diverse associazioni già operanti sul territorio come il centro d’accoglienza Il Girasole che guarda alla lotta ai disturbi alimentari. Toccante il risuonare dele parole pronunciate da Papa Francesco durante l’ultima giornata mondiale della gioventù alla quale erano presenti numerosi ischitani. “Non siamo venuti al mondo per “vegetare”, per passarcela comodamente, per fare della vita un divano che ci addormenti; al contrario, siamo venuti per un’altra cosa, per lasciare un’impronta. E’ molto triste passare nella vita senza lasciare un’impronta. Ma quando scegliamo la comodità, confondendo felicità con consumare, allora il prezzo che paghiamo è molto ma molto caro: perdiamo la libertà”; un invito a sognare fatto a tutti i presenti, ancor auna volta, così come il papa lo ha fatto a Cracovia. «Quella di Cracovia – ha raccontato Rosa – è  un’esperienza che si deve fare almeno una volta nella vita. Eravamo milioni di giovani, un’esperienza davvero entusiasmante. Mi porto le parole del Papa quando diceva di aprirci alla vita e noi in quel momento eravamo testimonianza concreta di ragazzi al centro del mondo. “Se non dai il meglio di te le cose non cambiano”. Questa é la frase che mi porto di più, siamo fatti per sognare cose grandi. Credo che la realizzazione di questo centro sia l’inizio di questo sognare in grande e potete sognare insieme con noi». Anche Rosaria ha voluto raccontare l’esperienza vissuta con la giornata mondiale della gioventù e quella gioia che si riesce a respirare anche sotto al diluvio, «quando siamo rientrati da Cracovia abbiamo pensato a cosa poter fare: non lasciarsi anestetizzare su un divano. Motivo per cui impegnarsi in un centro, in un progetto e questo é il modo più bello per essere testimoni nella gioia». La chiesa d’ Ischia accogliendo queste parole ha deciso d’inaugurare questo laboratorio di umanità dove i giovani della nostra isola potranno sentirsi a casa. «É il secondo monumento della Misericordia che inauguriamo – ha detto al microfono il vescovo Lagnese – tutti possiamo farcela a vivere alla grande e diventare strumento di speranza per il mondo e per la nostra isola. “Sognate cose grandi” é lo slogan migliore per ciò che vuole essere il centro. Sarete ascoltati e vorremmo che fosse luogo per il protagonismo dei giovani. Hanno bisogno di aiuto ma la chiesa di Ischia ha bisogno dei giovani. Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questo progetto in modo particolare al sindaco Giosi Ferrandino e all’amministrazione tutta che  ha accolto con lungimiranza il nostro desiderio. All’ inizio avevamo pensato di realizzare un luogo per il banco alimentare poi, venendo qui, abbiamo pensato che si poteva fare altro e con grande disponibilità ci sono venuti incontro. Restaurato anche con l’8×1000 è oggi un’opportunità per i nostri giovani e per quelli che verranno qui a prendersi e a dare una mano. È un modo anche per riqualificare quest’ ambiente, segno di speranza per la nostra isola». Visibilmente emozionato, il sindaco di Ischia Giosi Ferrandino ha sottolineato l’importanza, per lui, di essere lì e di veder inaugurato quel luogo, «qui accanto abbiamo un centro di psicologia clinica, il teatro, due asili nido che speriamo di inaugurare prima della fine del mandato e poi avrebbero dovuto esserci una serie di uffici comunali. Erano pronti, ma quando è arrivata la richiesta del vescovo pensammo che era una cosa troppo importante e che perdere questa occasione significava perdere una grande opportunità da dare all’ isola. Allora, abbiamo pensato di fare insieme qualcosa per il sociale ed è una pagina importante per la nostra comunità. Ci tenevo a essere qui come sindaco; credevo di essere abituato e invece questo evento colpisce al cuore». Don Gianfranco Del Neso, in rappresentanza della pastorale giovanile, ha sottolineato la bellezza di condividere la gioia e di sperimentare lo stare insieme, «il vescovo ci ha affidato questo centro, cuore pulsante di questa realtà. Speriamo che la sala piena di stamane (ieri n.d.r.) possa essere sempre piena cosi e fare quell’ esperienza di conoscere Dio, se stessi e l’altro».

 

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