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Applausi ed emozioni per i giovani attori della Luca Brandi Onlus

di Isabella Puca

Ischia – Sono state tre serate ricche d’emozione quelle di venerdì, sabato e domenica scorsa; sul palco del teatro Polifunzionale prima i bambini e poi i ragazzi del laboratorio teatrale dell’Associazione Luca Brandi Onlus curato da Salvatore Ronga. A essere applauditi per primi, sin dall’apertura del sipario, sono stati i bambini che emozionati, ma attenti alla recitazione, hanno messo in scena, venerdì scorso,  “A che serve un libro?” Sul palcoscenico tanta energia sprigionata da un divertente viaggio tra favole rilette a rovescio, personaggi non convenzionali impersonati da piccoli attori davvero bravi e divertiti che hanno concluso un percorso davvero entusiasmante.ASA_1797 Sabato e domenica l’attenzione si è spostata sui ragazzi del laboratorio che hanno messo in scena “Faust, un travestimento”, un’opera di Eduardo Sanguineti con la drammaturgia e regia di Salvatore Ronga. Più di 20 gli attori sul palco, ciascuno nel suo personaggio ben delineato e ben presentato al pubblico. Difficile l’opera, ma ottima la messa in scena dei  ragazzi che hanno saputo ben interpretarla trasmettendo chiaro e  forte il messaggio al pubblico. Al centro della scena il vecchio professore Faust e un patto stipulato con Mefistofele che lo ha portato alla discesa negli inferi: la società consumistica senza ideale alcuno, senza valori, che tende allegramente all’autodistruzione. Il desiderio di Faust è quello di sperimentare la vita fino in fondo senza preoccuparsi dell’aldilà. L’opera di Sanguineti reinterpretata da Ronga e dai ragazzi del laboratorio teatrale, d’un tratto ha acquisito tratti pop. ASA_1818La “banda” dei ragazzi non perde mai il ritmo, la recitazione diventa musicale grazie al rap, i ragazzi si muovono sul palco, facendo diventare la narrazione veloce, un turbinio di emozioni contrastanti. La troupe delle ragazze si muove, invece, sinuosa, sensuale e, così come i loro corpi, anche la recitazione. Per due sere i ragazzi, qualcuno alla sua prima esperienza teatrale, sembrano aver incarnato le regole del teatro, come se nei loro 15, 16 anni null’altro avessero fatto che recitare. Bravi tutti davvero, da Mefistofele preciso, ironico e scattante, a Greta intensa e commovente. Vedere dei giovani cimentarsi anima e corpo nel teatro, vederli interpretare un’opera complessa, che sembra lontana dai nostri giorni, ma che è stata trasformata in dramma attuale dal maestro Ronga, lascia davvero senza fiato. Gli applausi del pubblico, tra amici, genitori o ASA_1994puri appassionati, testimoniano che il messaggio di questi ragazzi è giunto al cuore. Nel teatro c’è la vita, con il teatro si apprende, si studia, si diventa amici, si ride, si piange, ci si emoziona.

 

 

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