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Applausi per Visone alle prese con Edoardo

di Isabella Puca

foto Lucia De Luise

Ischia – Due belle serate di teatro quelle andate in scena sabato e domenica scorsa con gli Uomini di Mondo e la loro versione di “Sabato, domenica e lunedì” del grande Eduardo De  Filippo. Negli anni scorsi, mentre il gruppo, capitanato, anche questa volta, dalla regia di Valerio Buono e dalle idee di Corrado Visone, andava in scena con lavori appartenenti a  un genere completamente diverso,  erano in tanti a chieder loro di portare in scena Eduardo e… detto fatto. Sì, sul palco del Polifunzionale c’era Eduardo, ma rimodernato a modo loro. Il marchio “Uomini di mondo” si è visto in primis nella scenografia ricreata da Dario Conte; abiti maschili e scatoloni pendevano dal soffitto fin sul palcoscenico come fossero  le sbarre di una prigione, quella di una quotidianità che si trascina nel ring della vita, ricreato da una striscia di luci a led poggiata in terra; bellissima la musica composta per loro da Nick Pantalone. Sette gli attori in scena per un unico atto, una prima rivoluzione dell’originale che vede tre atti e un gran numero di personaggi. Molto intensa l’interpretazione dei due protagonisti Rosa e Peppino Priore inscenati rispettivamente da Sara Migliaccio e Valerio Buono, un gradito ritorno sul palco quello di quest’ultimo che ha dimostrato tutta la sua passione per la recitazione, nascosta, negli ultimi anni, in cabina di regia. Divertenti i coniugi Ianniello, in scena con  Marilla Palumbo e Corrado Visone, energica, invece, l’interpretazione di Valentina Lucilla Di Genio nel ruolo di Virginia. Bravi anche Zia Memè, in scena con  una veterana del palco, Alessandra Criscuolo, e una new entry del gruppo, Bruno Granito nel ruolo di Raffaele.  Tutti e sette gli attori sono rimasti in scena per tutta la durata della rappresentazione, un’ulteriore prova di bravura che non li ha visti mai perdere la concentrazione. Nell’atto unico della versione “visionana” c’era tutta l’intensità della tragi- commedia di De Filippo; l’attualità dei fatti riportati, la vita, che alle volte è leggera e altre volte no, e quel mettersi a tavola che la domenica, per il tempo che si ha a disposizione, sembra rivelare  chi siamo veramente. Nel mentre gli attori recitavano, l’odore del fondo che si usa per preparare il ragù della domenica ha pervaso il Polifunzionale; è stato il piatto forte della domenica dei napoletani a scandire il ritmo della vicenda, conosciuta ai più, dove al centro della scena è la famiglia che litiga perché si ama troppo. Il fragoroso applauso del gruppo ha accompagnato la chiusura di questa rassegna che, tra riconferme e piacevoli sorprese, ha regalato tante belle serate di buon teatro agli ischitani.

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