CRONACA

L’ALLARME RC auto, assicurazioni in crisi: e scatta l’impennata delle tariffe

Dopo anni di risultati positivi, il saldo tecnico del lavoro diretto delle compagnie assicurative del ramo Rc auto  (differenza tra premi incassati, costi per incidenti e spese di gestione) ha chiuso il 2022 con una perdita pari a 318 milioni di euro. È quanto emerge dalla relazione annuale Ania pubblicata a luglio 2023 e ripresa dall’Osservatorio assicurativo di Segugio.it, secondo il quale la conseguenza di questa perdita è stato un progressivo aumento dei prezzi da parte delle compagnie. Nel 2022, evidenzia il portale, il ritorno alla normale circolazione ha portato a un aumento del numero di incidenti ed è esploso il costo dei sinistri.

Secondo le rilevazioni di Segugio.it si è registrato a luglio un premio medio di 437,6 euro, in crescita del 21% sullo stesso mese dell’anno precedente e del 4% su giugno 2023. Gli aumenti superano il 20% su tutto il territorio, con picchi del 24,7% al Nord e del 24,5% al Centro, con l’eccezione del Sud che in media registra un +11,7%. Spostando l’attenzione sulle province più abitate si nota lo stesso trend, rileva l’osservatorio, con aumenti dei prezzi delle assicurazioni auto più marcati al Nord e al Centro con Milano +33,9%, Bergamo (+26,3%), Brescia (+25,6%), Torino (+25,4%) e Roma (+25,3%). Tra le province del Sud, con l’eccezione di Bari, gli aumenti sono più contenuti e sotto la media nazionale: Palermo (+18,2%), Catania (+16,7%), Napoli (+15%) e Salerno (+6,2%). Tra le altre province si nota come gli aumenti superino il 40% ad Aosta (+42,5%), a Siena (+41,2%) e a Campobasso (+40,7%). Al contrario si registrano aumenti sotto il 5% in alcune province del Sud, tra cui Avellino (+2,3%), Crotone (+2,8%), Benevento (+3,5%), Isernia (+4,2%) e Caserta (+4,8%).

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