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IL CASO – Parlano di paradiso e giocano con la sabbia dell’inferno

Parlano di paradiso e giocano con la sabbia dell’inferno. Forse l’arguto vignettista dimentica (o non sa) che Lina Balestrieri (fervente Cattolica, la maiuscola non è un errore) è morta proprio per la caduta del cornicione della Chiesa del Suffragio, al Maio, e non risulta che il luogo di culto ultracentenario sia una costruzione abusiva. E’ a dir poco raccapricciante che proprio un settimanale cattolico, legato a doppi fili ai principi evangelici e caritatevoli, faccia ironia su una tragedia che ha tolto due vite e gettato nello sconforto circa duemila persone per la perdita delle proprie abitazioni.

L’indignazione è corsa subito veloce sul web. Pungente Luciano Castaldi: «Non c’è qui nessun accenno a quella stessa ‘carità’ che, sovente, questi ipocriti invocano per analoghe tragedie. E se si fosse trattato di un rogo in un campo nomade?». Ma sono tanti gli isolani (e cattolici) che hanno scritto disgustati sulla pagina facebook del settimanale cattolico. Eppure, quando scoppiò il caso sulle vignette del settimanale satirico francese Charlie Hebdo, lo stesso settimanale (che sostiene di raccontare “i fatti mai separati dai valori”) criticò e attaccò aspramente il giornale parigino per aver offeso Papa Francesco in una dissacrante vignetta.

Questa volta, però, Famiglia Cristiana è riuscita a superare sé stessa e il giornale satirico francese. «Se le due vittime fossero stati immigrati, forse avrebbero avuto più rispetto», dicono in coro alcuni cittadini baranesi. E’ doveroso un pensiero alle due vittime del sisma ed uno in particolare alla meravigliosa famiglia di Lina Balestriere, già affranta dal dolore e dalla tragedia, morta sotto il cornicione della Chiesa del Suffragio per la sua fervente fede. Per la Chiesa, invece, un minuto di assordante silenzio. Indignazione e squallore sono sentimenti che il popolo ischitano sta provando in questi momenti, resi più accentuati per un’infelice scelta del settimanale cattolico. Altro che “Famiglia Cristiana”, è “Famiglia Disgraziata”. Più inquietante il silenzio di chi dovrebbe parlare e preferisce comportarsi come le tre scimmiette di Desmond Morris. E sì, perché ormai tutto è diventato un circo: anche il dolore.

Luigi Balestriere

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