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Arte e devozione nell’ultima opera di Antonella Buono

di Isabella Puca

Ischia – Il volto è quello che noi ischitani siamo abituati a vedere o in Chiesa o sulle immaginette che, ognuno di noi, conserva nella propria casa e presto sarà visibile a tutti proprio nei giorni di una delle feste più attese qui sull’isola. Parliamo del quadro dipinto dall’artista ischitana Antonella Buono che ha deciso di ritrarre il nostro Santo Patrono San Giovan Giuseppe della Croce. L’opera sarà benedetta domenica prossima nella Chiesa dello Spirito Santo e sarà esposta lì fino al 3 marzo per poi essere trasferito prima nella casa del Santo e poi, il 5 marzo, sul Castello Aragonese in occasione della tradizionale messa che si terrà alle 15:00 alla Cappella del Santo. Chi ha fede, qui a Ischia, non può non essere devoto a San Giovan Giuseppe della Croce; questa profonda devozione appartiene soprattutto alla gente di Ischia Ponte dove Carlo Gaetano Calosirto nacque nel 1654 e dove una tra le feste più attese, sta per entrare nel vivo. «Il dipinto nasce da una lunga ricerca sul nostro Santo Patrono – ci racconta Antonella –  è da diversi anni che seguo la festa e i vari eventi legati al Santo andando, quindi, a documentarmi. Ho iniziato  ritraendolo e ispirandomi esclusivamente alla statua lignea che si trova nella Chiesa Collegiata dello spirito Santo. Noi ischitani, io,   siamo abituati e sentiamo questo volto. Il suo viso, in quasi tutte le immagini che abbiamo a disposizione, è sofferente, provato, ma ho cercato di coglierne la dolcezza». Si racconta che il Santo avesse impiantata nella schiena una croce di latta, da lì quella perenne espressione di sofferenza nel suo volto. «A parte la devozione che c’è per lui, artisticamente ci tenevo a farne un dipinto. In passato quasi tutti i pittori isolani l’ hanno ritratto e poi il Santo, nel suo tempo libero, amava frequentare studi di pittori come quello di De Matteis,  non a caso fu a lui che commissionò una Madonnina; quella che noi oggi chiamiamo” la Madonnina di San Giovan Giuseppe». La figura del nostro Santo Patrono ha dato forte suggestione  a tanti artisti  ischitani; tra questi anche Mario Mazzella. Nella casa delle famiglie ischitane era una consuetudine avere una effige del Santo, che continua a ripetersi ancora oggi. Lo studio della Buono rivive, però, anche di un’altra suggestione; si trova infatti nella zona di Calosirto, la stessa  dove San Giovan Giuseppe abitò con la sua famiglia durante l’estate. «Questo quadro è un punto di partenza; ho intenzione di realizzare una mostra tutta dedicata alla festa di San Giovan Giuseppe, sono legata a Ischia Ponte e alle sue tradizioni. Ci tenevo a farlo. Di sicuro non lo venderò».

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