CULTURA & SOCIETA'

Arte, fede e emozioni a Forio: il maestro Gaetano Maschio prepara per sabato santo la terza edizione dell’opera in musica dedicata ai dolori della Vergine Maria Addolorata

Da un’idea di Gaetano Maschio torna a Forio “Allor che nel sepolcro Gesu’ fu rinserrato - “Già negli anni scorsi – ci ha rivelato Gaetano Maschio – ho avuto la percezione di aver donato al cuore degli astanti la stessa emozione, che aveva pervaso il mio cuore ed il cuore della grande famiglia di professionisti ed amici, con cui normalmente collaboro, nel momento in cui avevo esposto il progetto per la prima volta. Le musiche ed i versi del M. Giacinto Lavitrano, unite ai testi ed all’actio scenica presentata, commuovono, fanno riflettere, colmano di profonde sensazioni le ore antecedent“ la gioia pasquale.

Forio incantata fra emozioni e senso delle tradizioni, fra spirito di fede e desiderio della festa è protagonista in questi giorni santi di passione che precedono la Pasqua di Resurrezione con la sua gente in “campo largo” tra misticismo diffuso e preghiera di speranza. Venerdi 18 all’ombra del Torrione occuperà la scena del Venerdi Santo l’Associazione Tragicus Actus con la Passione di Cristo 2025 diretta da Luca Patalano e Pier Paolo Mandl. Domenica 20 giorno di Pasqua tutto il centro di Forio è mobilitato per la storica corsa dell’Angelo.

MARIA TORNA DAL CALVARIO

Nel mezzo di questi due attesi eventi popolar-religiosi e cultural-turistici, si pone imponente la rappresentazione scenica in terza edizione dell’opera “Allor che nel sepolcro Gesu’ fu rinserrato” dalla Desdolata del foriano Giacinto Lavitrano e adattata dal maestro Gaetano Maschio. Insomma un “Triduo” esplosivo di Arte, Fede e Emozione in cui sono coinvolti tutti i foriani menandone vanto. Sabato Santo con le campane ancora legate e il Crocifisso ritualmente anch’esso ancora coperto, in questa giornata il cuore dei Cristiani è davanti al Sepolcro di Cristo. Per coloro che seguiranno le struggenti e coinvolgenti immagini della Passione di Cristo, che trasformeranno Forio in Gerusalemme, lo sguardo è già rivolto al Santuario del Soccorso. Lì è conservata da secoli la taumaturgica immagine del Crocifisso, lì si concluderà l’azione scenica del Venerdì Santo. Da questo simbolico luogo di Forio ripartiranno, in perfetta consecutio, l’Opera in musica “ Allor che nel Sepolcro Gesù fu rinserrato” e l’arte del grande protagonista Mastro Gaetano Maschio. Dopo il successo dello scorso anno, il 19 aprile Sabato Santo, a Forio sarà rappresentata, con il Patrocinio del Comune di Forio, a cura dell’Associazione Fantasynapoli aps la terza edizione dell’Opera in musica “Allor che nel Sepolcro Gesù fu rinserrato”, nata da un’idea di Gaetano Maschio, prendendo spunto dalla “Desolata” del M° Giacinto Lavitrano, illustre figura della storia di Forio. L’azione scenica ripartirà, in perfetta consecutio, dai tristi momenti in cui si era fermata il Venerdì Santo con la “Passione di Cristo” dell’Ass. Actus tragicus. I protagonisti della Rappresentazione alterneranno momenti di recitazione in costumi d’epoca a momenti di canto conducendo gli astanti ad emotiva riflessione sull’immenso dolore della Vergine Maria dopo la morte di Cristo. L’opera in musica, infatti, va ad innestarsi cronologicamente in quelle ore, che segnarono le acute sofferenze della Vergine Maria di ritorno dal Calvario, elemento che ne sottolinea l’originalità. La “Decimana Santa” del Comune all’ombra del Torrione, iniziata proprio con la Memoria dell’ Addolorata ed in questo Anno Giubilare caratterizzata dalla peregrinatio della venerata immagine del Ss.mo Crocifisso del Soccorso, completerà il suo percorso tra Fede ed Arte, prima dell’apoteosi pasquale, soffermandosi sulla figura di Maria.

PILATO E CLAUDIA

Il carattere delle musiche è di sublime bellezza. Si avrà l’impressione di avvertire “l’affanno del cuore” della Vergine, in un’osmosi di emozioni e sentimento tra protagonisti e pubblico. Ricordiamo che gli Attori saranno dell’Associazione Fantasynapoli aps, il Coro ed i Solisti della “Schola Cantorum Lauretana –M° Cav. Giuseppe Colella”, l’Orchestra la “Pithecusa Brass”. L’esecuzione dei brani di Lavitrano e Iacono, la direzione musicale di Orchestra, solisti e coro sarà affidata al M° Peppino Iacono mentre il disegno delle atmosfere musicali sarà curato dal M° Silvano Trani. Voci narranti Giovanni Castagliuolo, Lucia Penza e Luciano Iacono. Il mixing & editing del DM Studio del M. Gianvito Di Maio. Il disegno dei costumi e la sartoria sono stati affidati alle esperte mani delle Maestre Teresa Mennella e Rosaria Maschio. Aiuto-regista Elisabetta Maschio, i testi originali e la regia sono di Gaetano Maschio. ”Già negli anni scorsi – ci ha rivelato Gaetano Maschio – ho avuto la percezione di aver donato al cuore degli astanti la stessa emozione, che aveva pervaso il mio cuore ed il cuore della grande Famiglia di Professionisti ed Amici, con cui normalmente collaboro, nel momento in cui avevo esposto il progetto per la prima volta. Le musiche ed i versi del M. Giacinto Lavitrano, unite ai testi ed all’actio scenica presentata, commuovono, fanno riflettere, colmano di profonde sensazioni le ore antecedenti“ la Gioia pasquale. La terza edizione vuole confermare il cammino, che spero possa continuare nel tempo con il sostegno dell’Amministrazione comunale, cui va il nostro grazie, rendendo omaggio al Maestro Lavitrano, che dalla lontana Annaba in Algeria, dove riposa, non ebbe più a tornare alla sua Forio, senza però dimenticarla. Ho guardato le immagini dello scorso anno, spesso le lacrime rigano i nostri volti, non sono solo “lacrime di scena”, sono espressione di quel Sentimento che muove i passi del nostro artistico dire, certi di star tramandando al futuro una bella pagina di Arte, Fede e Tradizione, che viene da un illustre Passato. In ogni nota, in ogni verso c’è il palpito della nostra Storia. Invito i Foriani, gli Isolani ed i Turisti ad essere con noi per emozionarci ancora una volta insieme. Appuntamento, dunque, Sabato Santo 19 aprile 2025 alle 16.30 sul Sagrato della Chiesa del Soccorso a Forio. Le foto pubblicate sono di Vito Colella, Mena Del Deo e del compianto Gerardo Calise, cui va sempre il nostro nostalgico e grato pensiero”.

Fotoricerca di Giovan Giuseppe Lubrano Fotoreporter

Scatti di Vito Colella e Gerardo Calise e Mena Del Deo

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