La delusione del presidente di Confesercenti Francesco Pezzullo: «Più che low cost parlerei di no price»

Cariche di amarezza sono state le dichiarazioni di Francesco Pezzullo, presidente di Confesercenti: «Se già a Pasqua abbiamo un segnale di questo tipo vuol dire che qualcosa non va per il verso giusto. Indubbiamente il terremoto e il covid ci hanno impoverito, ma non voglio credere che quest’offerta choc sia un grido d’allarme generale. Se così fosse ci sarebbe da preoccuparsi non poco. Al netto delle polemiche e dell’indignazione generale, io sono dell’idea che si debba assolutamente puntare sulla qualità e non sulla quantità per quanto riguarda la clientela che viene da noi a trascorrere le proprie vacanze. Sull’isola, invece, sembra che si facciano sempre passi indietro sul versante dei prezzi e per questo motivo molto spesso, soprattutto d’estate, ci troviamo a convivere con dei turisti che non eccellono certo per qualità». Francesco Pezzullo ha proseguito: «Se offriamo un pernottamento a 10,50 euro diamo una pessima immagine di noi stessi perché vuol dire che non diamo importanza alle nostre bellezze e alle nostre risorse. Chi ha fatto questo tariffario molto probabilmente non si è reso conto che l’immagine dell’intera isola rischia di essere compromessa. Da commerciante, poi, posso dire che tutto questo si ripercuote sulla filiera e sui comparti delle micro aziende, già messe a dura prova». Il presidente di Confesercenti ha concluso: «Per superare determinate problematiche, è necessario fare un tavolo attorno al quale devono sedersi le istituzioni e le categorie. Invoco da anni un incontro in cui si possa discutere di varie tematiche, cercando di trovare soluzioni che risollevino le sorti del turismo isolano. Tutti devono fare la propria parte onde evitare che le solite promesse rimangano lettera morta».