CRONACAPRIMO PIANO

Ascoltare, riflettere, decidere: la ricetta di Giovanni Legnini

Ieri prima tappa isolana per il neo commissario alla ricostruzione che ha visitato i luoghi danneggiati dal sisma e poi incontrato sindaci del cratere e tecnici. A Ischia anche la Regione Campania con il vicepresidente Bonavitacola e l’assessore Discepolo. Poi l’incontro con i giornalisti e le prime “novità” per pigiare sull’acceleratore

Una sorta di battesimo, di insediamento sul territorio, di occasione per conoscere gli attori (tutti, indistintamente protagonisti e comparse, laddove in casi del genere possano esisterne di comparse) di un film, quello della ricostruzione post sisma, che va avanti ininterrottamente dal 21 agosto 2017. E che, forse, aveva bisogno di una “rinfrescata” per scrivere nuovi capitoli. Quello di ieri, come avevamo già annunciato sul nostro giornale, è stato il “Legnini day”, il giorno caratterizzato dalla prima volta sull’isola del nuovo commissario per la ricostruzione. Lo stesso che sta operando anche nel centro Italia, a dimostrazione di quel principio di unificazione che si intende seguire e perseguire nel trattare allo stesso modo i terremoti. Un approccio strategico, questo, che mai come in questa circostanza sembra aver messo d’accordo tutti.

UN TOUR TRA ZONA ROSSA, NAPOLEON E CAPRICHO PER IL NEO COMMISSARIO

Legnini ha fatto la sua comparsata di buon’ora nella centralissima Piazza Marina. Con lui i componenti del suo staff, ma anche il vicepresidente della giunta regionale della Campania, Fulvio Bonavitacola, e l’assessore regionale all’Urbanistica Bruno Discepolo. Altre due presenze significative e preponderanti, visto che il piano di ricostruzione dovrà essere “griffato” proprio dall’ente di Palazzo Santa Lucia. Giovanni Legnini ha consumato un veloce caffè poi con la vettura del Comune di Casamicciola Terme (guidata personalmente dal sindaco Giovan Battista Castagna), ha visionato personalmente in lungo e in largo tutti i luoghi colpiti dall’evento sismico di oltre quattro anni fa. Particolarmente importante è stata anche la tappa presso l’ex sede municipale del Napoleon, gravemente danneggiata dal terremoto. Il tour, al quale ovviamente hanno partecipato anche gli altri due sindaci del cratere, Giacomo Pascale e Francesco Del Deo, si è poi spostato presso la sede temporanea municipale nei locali dell’ex Capricho di Casamicciola. Qui c’è stato un primo momento di incontro alla presenza di amministratori e tecnici comunali, con una serie di linee guida e argomenti che poi sarebbero stati oggetto anche della successiva conferenza stampa. Non sono mancati alcuni “fuori programma”, su tutti l’intervento di Arnaldo Ferrandino che rivolgendosi a Legnini lo ha paragonato addirittura alla “Madonna”, con l’ex vicepresidente del CSM che ci ha subito precisato di non potersi nemmeno lontanamente paragonare alla Madre Celeste. Poi, sempre nel municipio del Comune termale, un incontro di natura tecnica prima dello spostamento a Lacco Ameno dove il commissario ha incontrato i rappresentanti dei comitati e un gruppo di cittadini che ha espresso una serie di considerazioni relativamente al modo con cui procede il processo di ricostruzione. Tutto questo prima che alle 14.30, presso la sala consiliare del Comune di Lacco Ameno, andasse in scena la programmata conferenza stampa alla presenza degli operatori dell’informazione.

PASCALE E CASTAGNA: «STOP A DIVISIONI, ADESSO SI ACCELERI»

In quel contesto il primo a prendere la parola è stato Giacomo Pascale, sindaco di Lacco Ameno e padrone di casa: «C’è una forte interlocuzione da sempre con la Regione Campania, con il vicepresidente Bonavitacola così come con l’assessore Discepolo. Legnini? La sua fama lo precede, cogliamo con favore i provvedimenti legislativi approvati nel Milleproroghe, questo mette in condizione il commissario di potersi muovere alla stregua di quanto già fatto nel Centro Italia. Finalmente la politica si adopera anche per noi, è chiaro che la Legge 189 produceva altrove i benefici che a noi mancavano con la 130, non sufficiente per accelerare in maniera compiuta». Poi un monito: «Vi dico fuori dai denti: smettiamola di essere uno contro l’altro, comitati contro sindaci, sindaci contro Regione, insomma remiamo nella stessa direzione e diciamo basta a inutili e sterili divisioni. Il fatto che oggi tutti siano seduti allo stesso tavolo è un segnale confortante, adesso diamo risposte ai cittadini che aspettano da quattro anni».

Ads

Pascale ha poi ringraziato Schilardi, cosa che ha fatto anche Giovan Battista Castagna quando ha preso la parola, prima di aggiungere: «Il mio è un benvenuto sincero al commissario Legnini, di cui abbiamo già testato le qualità personale. Conosce i problemi, ha operato al Centro Italia dove le difficoltà sono simili alle nostre. Grazie anche a Bonavitacola e Discepolo che ci hanno sempre supportato, mai con spirito di polemica e contraddizione. Non siamo mai stati su posizioni contrapposte, anche se talvolta avere idee diverse rappresenta il sale della democrazia». Spazio poi al primo cittadino di Forio, Francesco Del Deo: «Conosco già l’operatività di Giovanni Legnini, ricordo bene quando da vicepresidente del CSM ci ha dato una grossa mano per ottenere la proroga della sezione distaccata di Tribunale di Ischia».

Ads

BONAVITACOLA, IL PREGIUDIZIO SU ISCHIA E LA SCEMENZA ABOLITA

A prendere poi la parola è stato il vicepresidente della giunta regionale Fulvio Bonavitacola che dopo aver ringraziato Legnini per aver accettato l’incarico («visti i suoi tanti impegni la cosa non era affatto scontata», ha detto) ha spiegato: «Il nuovo commissario, da persona sensibile qual è, ha capito che a Ischia andava riconosciuta un’attenzione e riparato un torto. Sì, perché l’evento sismico è stato trattato come minore e deve tornare ad avere la dovuta attenzione. Basti pensare che noi abbiamo trovato ospitalità in maniera quasi semi-clandestina all’interno del Decreto Genova, un qualcosa di inaccettabile, e per giunta dopo un anno. Poi nel 2019 siamo riusciti a porre rimedio a una serie di strafalcioni. Oggi, dopo la pandemia, c’è bisogno di un cambio di passo radicale e i primi segnali sono evidenti. Ischia è rimasta vittima di un pregiudizio, passando per una terra di abusivi, addirittura si è dovuto faticare per vedere ammessi a contributo pure gli immobili regolarmente condonati, che però paradossalmente non potevano essere demoliti e ricostruiti. Ma questa scemenza, per fortuna, è stata abolita, poi i criteri della ricostruzione dal punto di vista normativo sono stati equiparati al Centro Italia».

I “COMANDAMENTI” DI LEGNINI PER LA RICOSTRUZIONE: «INSIEME SEMPLICITA’ E LEGALITA’»

L’intervento più atteso era naturalmente quello di Giovanni Legnini, che è partito da una digressione personale: «Da giovane sono stato il sindaco di un Comune dell’entroterra abruzzese della Maiella che fu distrutto da una ciclopica frana che nel 1765 causò 500 morti. Insomma, ho nel dna la cura delle ferite dalle catastrofi naturali, tra l’altro da ragazzo partecipai come volontario ai soccorsi dopo il terremoto dell’Irpinia». Poi ha aggiunto: «Non sono così presuntuoso da indicare soluzioni, voglio innanzitutto ascoltare, riflettere e poi decidere. Ho sentito Bonavitacola, Discepolo, ma anche i sei sindaci e i cittadini che hanno posto sul tavolo temi interessanti. E’ vero, le nuove norme varate dal Parlamento già consentono di iniziare un nuovo percorso. Ringrazio Schilardi, ma se sono qui è perché devo percorrere una via diversa». Poi fissa le prime novità che caratterizzano l’inizio della sua gestione: «In primo luogo è un fatto importante aver messo nella condizione i titolari dei fabbricati che devono essere demoliti e ricostruiti di poter accedere a contributo. Poi è stato chiarito che il superbonus al 110% nella parte sisma ed eco si applica anche agli edifici inagibili dei tre Comuni del cratere fino al 31 dicembre 2025 e questo consentirà di affrontare un processo di ricostruzione che presumibilmente non graverà sulle tasche dei cittadini: e si badi bene, parliamo di una opportunità per aggiungere qualità alla ricostruzione». Legnini ha poi annunciato che la struttura commissariale riaprirà i battenti ad Ischia, entro il mese di maggio all’interno del Palazzo Reale di Ischia, con «uffici che non saranno di rappresentanza ma operativa, con i collaboratori che garantiranno una presenza costante al servizio di amministratori locali, cittadini e tecnici». Una precisazione sull’opera di discernimento che va fatta tra edifici che potranno essere ricostruiti senza una previa attività di pianificazione e quelli che invece la richiederanno («E’ evidente che i primi viaggeranno più veloci, gli altri spero non lo sarano molto meno, ma questo dipenderà anche dai Comuni e dalla Regione») e poi un’altra sottolineatura: «Per la ricostruzione guardo a un binomio tra semplicità e legalità. Sono due cose che possono viaggiare di pari passo, la semplicità non significa assenza di controlli ma anzi rendere tutto più trasparente». A chiudere la conferenza stampa le domande dei giornalisti, con Giovanni Legnini che ha detto di vedere «complicata» una riapertura dello stato di emergenza, ha rifiutato paragoni tra Ischia e il Centro Italia e sul piano preliminare è stato laconico: «E’ la costituzione che assegna il compito di redigerlo alla Regione, eventualmente il commissario non può che prestare la propria collaborazione».

Foto Franco Trani

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex