CRONACA

«Ascoltateci: di giovani e futuro ne dobbiamo parlare noi», l’appello di Davide Laezza

Dall’sos del giovane isolano è nato un gruppo di coordinamento con i rappresentanti degli istituti superiori per parlare di sviluppo e progettazione per l’isola

«Vogliamo essere protagonisti del nostro futuro e del futuro della nostra isola». Così Davide Laezza giovane studente universitario con i rappresentanti degli istituti superiori dell’isola ha messo in piedi un percorso di coinvolgimento prima di ragazzi isolani e poi delle istituzioni. Tutto è nato inseguito all’incontro tra le amministrazioni comunali isolane, le associazioni di categoria e gli assessori regionali Lucia Fortini e Felice Casucci per parlare del futuro dell’isola partendo dal “Recovery Plan” e dalla ripartenza turistica. «Una sala consiliare gremita ed “unita”, pronta ad affrontare l’ostico tema del “Recovery Plan” e della ripartenza turistica. Peccato, invece, che all’ordine del giorno ci siano stati: ripetitività -tema dei vaccini ripetuto a iosa, non inerente alle progettualità- improvvisazione, balbettii.  Su un campione di 20 “protagonisti” (tra amministratori, rappresentanti di categoria ed organizzatori) l’eta media è di 56 anni; ben 10 punti oltre la media nazionale e ancor di più rispetto a quella isolana (43,5). Fa sorridere, inoltre, constatare che, su questi 20, solo due partecipanti sono donne, tra queste l’assessore Fortini; 27,6 sono i miliardi previsti, salvo modifiche del Governo Draghi, dal “Recovery Plan” (PNRR), in linea con il programma “Next Generation UE”, per il punto “inclusione e coesione sociale”, la riduzione del gender gap», ha spiegato Davide che così ha coinvolto le scuole superiori presenti sull’isola. «Adesso ci sono anche Marco Trofa del Liceo Statale Ischia, Ivan Zavota dell’Istituto “V. Telese” e Valerio D’Ambra dell’ITCG G “E. Mattei”. Siamo un gruppo di giovani che conosce ed ascolta i giovani e che vuole portare all’attenzione di tutti le nostre proposte per il futuro».

«Al contrario del titolo del noto film dei fratelli Coen, la nostra Isola non riesce o non vuole passare il testimone?», questa la domanda che Davide si è posto ed ha posto all’indomani dell’incontro isolano con gli assessori regionali. Ed ancora: «Questa è chiaramente una provocazione. Chi mi conosce sa che mi nutro di ideali superati, esperti consigli di pescatori e il mio cantate rap preferito è De Gregori. Il punto non è la vecchiaia ma la vecchia politica. Il vecchio schema che esclude donne e giovani ad avere voce in capitolo. Il problema non è la politica giovanile ma i giovani nella politica. Dove sono?». E da questa riflessione ne è nata una proposta: «Lanciamo un evento online su una piattaforma a nostra scelta; mettiamoci in gioco e parliamo, questa volta sul serio, di progetti, programmazione e PNRR. Facciamo nascere un dibattito che coinvolga tutte le personalità della vita associata, le tante sensibilità ed intelligenze della nostra isola, giovani e meno giovani, ma che condividono una visione unitaria di presente e futuro e hanno voglia di avvicinare i disinteressati alla cosa pubblica. Spero che, da questo accorato appello, si tenga in considerazione un piccolo parterre di giovani impegnati, da invitare ai prossimi incontri istituzionali». E così è stato attraverso il coinvolgimento delle scuole superiori con i dirigenti scolastici ed i rappresentanti di istituto.

«Un antico detto greco, a cui sono molto legato, dice che una società progredisce quando gli anziani piantano alberi alla cui ombra siederanno solo le generazioni successive». Davide e gli altri ragazzi hanno partecipato alla manifestazione della scorsa settimana dei lavoratori del turismo ed hanno incontrato alcune amministrazioni comunali. Intanto è nata la prima proposta: «istituzione una zona franca urbana per l’isola di Ischia». Le Zone Franche Urbane (ZFU) sono ambiti territoriali, di dimensione prestabilita, dove si concentrano programmi di defiscalizzazione e decontribuzione rivolti alle imprese. Nate sulla base dell’esperienza francese delle Zones Franches Urbanes nell’obiettivo di favorire lo sviluppo economico e sociale di quartieri e aree urbane caratterizzate da disagio sociale, economico ed occupazionale, le ZFU intervengono anche per favorire la ripresa e lo sviluppo di territori colpiti da calamità naturali. «Ci stiamo lavorando – conferma Davide – e speriamo che questa possa essere la prima proposta da realizzare da parte di noi giovani ischiani». E chiosa: «C’è chi pensa che io sia spocchioso e ha provato a smorzare l’entusiasmo di tutti noi. Ma ci sono state anche davvero tante persone che ci hanno incoraggiato a continuare. Chiediamo di esserre ascoltati. Siamo noi il futuro».

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Vito Iacono

Lodevole iniziativa. La verità è che il problema non riguarda solo la politica, come qualcuno vorrebbe lasciare intendere, ma il tessuto socio economico nel suo complesso. C’è una generazione che non ha favorito il necessario cambio della guardia nelle imprese familiari, nel mondo dell’associazionismo, nei partiti politici sulla nostra Isola. Molti degli attuali cinquantenni e quarantenni hanno avuto un ruolo marginale, subalterno, o strumentalmente utilitaristico, in un momento fondamentale di trasformazione delle dinamiche economiche e sociali. Bisogna impegnarsi perché questo non investa i nuovi giovani che devono, insieme alle donne, rivendicare e farsi riconoscere, non elemosinare, un ruolo da protagonisti per dare voce alle tante sensibilità, competenze, intelligenze di cui sono portatori insieme ad idee e progetti.
Non è un caso che i giovani sono state le vittime sacrificate all’altare non della pandemia, ma dei disastri di un paese che non funziona, perché non era stato pensato un mondo per loro. Nessuno se ne era preoccupato ed occupato. E qualche cialtrone continua a puntargli l’indice contro parlando di movida senza chiedere scusa perché gli abbiamo fatto perdere il tempo ed i momenti più belli per studiare, laurearsi, giocare misurare i propri talenti. Un tempo ed un ruolo che gli dobbiamo, tutti!

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