ARCHIVIO 3ARCHIVIO 5

Asilo conteso alla Sentinella, adesso è “giallo” sulla proprietà dell’immobile

CASAMICCIOLA TERME. Per adesso il Tar ha applicato la sospensiva e, soprattutto, rinviato la discussione nel merito al prossimo 6 dicembre. Risultato, l’asilo (almeno nei programmi dell’amministrazione di Casamicciola) sulla Sentinella resta nella disponibilità della Curia, a meno di una mediazione tra le parti in grado di chiudere anche un “antipatico” contenzioso giudiziario. Ma intanto emerge un retroscena abbastanza singolare, legato alla titolarità dell’immobile. Perché sembra che la stessa potrebbe non essere della Diocesi ma del Demanio. Lo si evince da una nota indirizzata proprio all’agenzia del Demanio Direzione Generale Campania dal sindaco della cittadina termale, Giovan Battista Castagna. Un documento che già dall’oggetto è tutto un programma “Immobile sito in via Castanito località Sentinella, riportato in catasto al NCEU fal. 1 p.la 118 denominato ‘asilo infantile Maria SS Immacolata’, richiesta di ricognizione di proprietà dello Stato, richiesta di attribuzione del bene al Comune di Casamicciola”.

Ma che cosa è successo da poter rimettere in discussione lo stato dell’arte? Il Comune di Casamicciola ha eseguito una serie di verifiche dalle quali, è vero, che con un atto risalente al 1962 e firmato dal notaio Francesco Nonno il parroco pro tempore della Parrocchia della Maddalena accettava la donazione dell’immobile in questione. L’anno successivo la Cassa del Mezzogiorno concesse alla Parrocchia l’esecuzione dei lavori relativi alla costruzione di un asilo infantile per un importo di lire 29.494.800, somma che successivamente – a seguito di una serie di perizie di variante – venne elevata a 48.698.480 lire. Una somma, attenzione, concessa interamente a fondo perduto e non in quota parte e tenete a mente questa sottolineatura che ha ua sua valenza (ovviamente all’interno del documento in esame). Il sindaco fa infatti riferimento alla legge n. 1073 del 1962 che all’articolo 15 ultimo comma, prevede che “Lo Stato si riserva la proprietà degli edifici di cui al presente articolo per la quota parte corrispondente al contributo concesso. La manutenzione degli edifici grava sugli enti ed edifici che gestiscono le scuole (quale corrispettivo di locazione per la quota di proprietà dello Stato), il contributo può essere riscattato con quote ventennali senza interessi”. Il passaggio successivo è chiaro perché Castagna ricorda che nel caso del finanziamento concesso dalla Cassa per il Mezzogiorno alla Parrocchia si sarebbe accertato che i 48 milioni e rotti di vecchie lire hanno coperto l’intero importo dei costi necessari alla costruzione dell’opera e di tutto quanto necessario per rendere funzionale l’asilo, compresi arredi e impianti, il tutto come risultante inequivocabilmente dagli atti contabili consultati presso l’Archivio Generale dello Stato di Roma. Da qui ne conseguirebbe che lo Stato non è comproprietario di “quote” ma dell’intero edificio.

Di fatto Castagna chiede ai suoi interlocutori di “accertare se la Parrocchia di Santa Maria Maddalena in Casamicciola Terme, destinataria del contributo pari al 100 per cento dei costi di costruzione e funzionalità dell’asilo infantile Maria SS Immacolata (il riferimento è al finanziamento che la Diocesi locale ha ottenuto dalla Conferenza Episcopale Italiana per rifare il look all’immobile, ndr) di Casamicciola Terme ha provveduto a chiedere il riscatto, ei termini previsti di prescrizione del diritto e se ha provveduto al pagamento dell’intero importo; in caso di mancato esercizio del diritto di riscatto da parte della Parrocchia di S. Maria Maddalena, dichiarare formalmente che l’immobile denominato ‘Maria SS Immacolata di Casamicciola Terme’ è interamente di proprietà dello Stato e quindi attribuirlo a titolo gratuito al Comune di Casamicciola Terme secondo l’uso originario di destinazione scolastica procedendo a tutte le formalità nei pubblici registri”. Non è tutto  perché il sindaco Castagna formula altre richieste: “Che in caso di mancato esercizio del riscatto e, con decorrenza dall’accertamento ricognitivo della proprietà dello Stato, verificare se la Parrocchia di S. Maria Maddalena ovvero la Diocesi di Ischia, debbano corrispondere allo Stato indennizzi e/o canoni per l’utilizzo dello stabile, tenuto conto chye, prima di abbandonarlo da alcuni anni, la Parrocchia di S. Maria Maddalena ha utilizzato l’immobile ricavandone profitto quale asilo privato”. La nota si conclude con l’ultimo passaggio nel quale si legge: “Nelle more dello svolgimento del procedimento amministrativo di ricognizione della proprietà e di attribuzione del cespite, a titolo non oneroso, al Comune di Casamicciola Terme, il Comune di Casamicciola Terme nelle forme e con le modalità di legge e fermo restando la detenzione del bene già acquisite in virtù della ordinanza di requisizione n. 188/2017, si dichiara a corrispondere al Demanio dello Stato eventuali canoni demaniali, se del caso, al netto delle somme per i lavori effettati al fine di rendere agibile l’immobile dopo la detta requisizione”.

Gaetano Ferrandino

Ads

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex